Perché mio figlio ha i linfonodi del collo ingrossati?

buon pomeriggio, chiedo gentilmente un consulto per mio figlio di 2 anni e mezzo.
Sono una mamma molto ansiosa, con problemi di ipocondria, e in questo periodo sono preoccupata per il mio bambino.
Un mese fa, gli è stata diagnosticata dalla pediatra un’otite e presenza di muco nelle prime vie respiratorie.
Già prima di allora avevo notato un linfonodo ingrossato nella parte destra del collo.
Lei, senza toccarlo ancora, mi disse che era dovuto sicuramente alle orecchie.
Prese l’antibiotico per una settimana.
Dopo circa un mese il linfonodo era ancora lì, quindi tornai dalla pediatra, che questa volta gli controllò il collo e mi disse che ne aveva più di uno infiammato al tatto, ma dovuto ancora all’otite, poiché riscontrò nuovamente un’infiammazione acuta alle orecchie per via del muco.
Mi prescrisse un altro antibiotico per un’altra settimana, che il bambino ha appena concluso.
Il linfonodo però è sempre lì, visibile quando si gira dal lato opposto.
Lui è molto magro di costituzione.
Vorrei una vostra opinione per cercare di stare tranquilla, anche perché io, sbagliando, glielo tocco spesso per verificare se ingrandisce o meno
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Dr. Livio Antonazzo Pediatra, Neonatologo, Allergologo 42 2
Buonasera, I linfonodi dei bambini sono quasi sempre in attività e quasi sempre palpabili, restano così per alcuni anni, quando il sistema immunitario dei bambini sta imparando a riconoscere gli ospiti indesiderati, sono come i muscoli di un atleta, tonici finchè si allena e in questo momento il piccolo si sta allenando, ha riconosciuto un'otite, ha riconosciuto probabilmente qualche faringite lieve che non ha dato al piccolo grande fastidio per cui si è notata poco. I primi anni di asilo sono una grande palestra per i piccoli, che spesso hanno anche necessità di qualche giorno a casa, il suo piccolo sembra uno tosto che supera le infezioni in scioltezza. I linfonodi sono dei laboratori in cui gli invasori, virus e batteri, vengono smontati ed esaminati da cellule specializzate che poi si dividono il lavoro, attaccare di persona, tirare frecce (gli anticorpi) e tenere un archivio delle fotosegnaletiche degli invasori.
La sua Pediatra è stata molto attenta, se riterrà rivisiterà il bambino o proporrà esami, ma la segue molto bene. Le si affidi.

Dott. L. Antonazzo

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Salve dottore, intanto la ringrazio, seppur in ritardo, per la risposta. Sono passati quasi 3 mesi da quando notai il linfonodo e il mio bambino, frequentando l’asilo, è stato male una settimana sì e una no per tutto il tempo. Nell’ultima settimana abbiamo anche preso tutti il covid, portato dalla sua scuola. Dopo la visita dalla pediatra che le dicevo nel messaggio precedente, 20 giorni fa siamo stati in vacanza dai miei genitori e ne ho approfittato, essendo medico anche mio papà, di farglielo visitare (più volte) e mi disse di non preoccuparmi, che era tutto apposto e che il linfonodo che si vede ogni volta che si gira è poco più grande di un chicco di mais, innocuo. Ad oggi, ovviamente, il linfonodo è ancora lì, e lui attualmente ha, come al solito, tosse e naso che cola, nonostante la pediatra gli stia facendo prendere l’antibiotico. Una volta negativizzati lo porterò ad un controllo, anche per capire se può tornare all’asilo, e le farò controllare nuovamente il linfonodo. Io cerco di non toccarlo e di non guardarlo, però mi chiedo perché dopo quasi 3 mesi non se ne sia ancora andato
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Aggiungo che lui visibilmente sta benissimo (sperando continui sempre così), a parte appunto il naso che cola e la tosse, è costantemente in movimento, gioca, non vuole mai dormire, mangia tranquillamente.
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