Bpco irreversibile?

Salve,vorrei chiedere un parere per un carissimo amico che al momento è in ospedale in coma farmacologico in seguito ad una gravissima crisi respiratoria insorta dopo 5 anni in cui si trovava in cura per la bpco.
I medici dicono che i polmoni sono collassati,dicono un sacco di parole difficili...io voglio sapere se si può risvegliare o se aveva ragione lui a dire che stava per morire.
Aggiungo che ha 27 anni e non ha mai fumato.
Che razza di malattia è questa??????
Grazie e scusate lo sfogo.
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buon giorno, sicuramente il suo amico è stato messo in coma farmacologico per poterlo intubare e connettere ad un respiratore automatico, poichè a causa della sua malattia la sua respirazione autonoma non era più sufficiente.
Noi però non sappiamo quale sia la sua malattia, dire che i polmoni sono collassati vuol dire che ha un pneumotorace bilaterale, ma se così fosse dovrebbe avere due drenaggi del torace a dx e a sn.
Per poterla aiutare dovremmo avere qualche elemento in più, tenga comunque presente che il punto non è sveliarsi, lui dorme perchè gli vengono somministrati farmaci, e se questi vengono sospesi lui si sveglia, ma in che condizioni? Il punto invece è risolvere la crisi respiratoria, se riuscirà a risolvere quella potrà essere svegliato. La BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) è una patologia respiratoria che in genere è propia di età più avanzate e che porta ad un progressivo deterioramento dei polmoni e della loro funzionalità, ora il sua amico ha 27 anni ed è una situazione insolita per l'età.
Forse all'origine c'è una forma di asma grave, o una grave patologia infiammatoria, o pneumotoraci spontanei frequenti? Sono solo ipotesi di lavoro
Cercate di parlare con i medici, chiedendo che diano spiegazioni a portata di profano, in modo che possiate rendervi conto della reale situazione e se vuole ci dia notizie.
Un saluto

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Dottoressa Anna Maria Martin

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dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Gentile dottoressa,la ringrazio moltissimo per l'umanità con cui ha risposto.
Non sa quanto piacere fa sentire che qualcuno ti ascolta e cerca di capire anche lo stato d'animo dei parenti e degli amici dei pazienti e non pensa solamente al paziente successivo.
La storia clinica io personalmente non la so...so solo quello che da amica ho visto in questi anni...
Ha sempre sofferto di asma,è allergico ai pollini,alle graminacee e alla polvere,ha fatto diverse broncopolmoniti, prende cortisone e altri medicinali e si sottopone all'ossigenoterapia notturna e spesso diurna.
I drenaggi li abbiamo visti.
I medici parlano di tracheotomia...siamo confusi,preoccupati e spaventati.
Potrebbe rimanere attaccato ad un respiratore per sempre???
Potrebbe non risolversi la situazione polmonare?
I polmoni sono così compromessi da non poter più funzionare?
Perchè la tracheotomia?
Ci hanno consigliato di informarci su un centro specializzato nella terapia della bpco a Salamanca (Spagna) ma non ne ho trovato nessuno in internet...sa dirmi se è una bufala?
Mi scusi per le tante domande che forse non dovrei neanche rivolgere a lei...ma trovo così ingiusto doversi arrendere a 27 anni.
Grazie ancora per la sua gentilezza.
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buona sera, ed infatti non vi dovete arrendere anche se la situazione è tanto seria.
Sinceramente non so nulla di Centri spagnoli, ma siamo validi anche in Italia, ed al momento attuale mi chiedo se lui sia trasportabile senza rischi.
I medici parlano di tracheotomia per due motivi credo:
1) perchè dopo un certo numero di giorni di intubazione bisogna passare a questa via per evitare tutta una serie di complicanze legate appunto alla intubazione.
2)nell'ottica di uno svezzamento dal respiratore, la tracheotomia aiuta la ripresa di una respirazione spontanea che sia valida, perchè riduce si dice "lo spazio morto", ossia l'aria inspirata fa meno strada per arrivare ai polmoni. La tracheotomia poi non è detto che sia definitiva.
Certamente io non so cosa ha fatto precipitare una situazione che lei descrive come tanto delicata, se un fatto infiammatorio o un evento di natura diversa, bisogna solo aspettare armati di molto coraggio.
Un saluto
[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Buona sera dottoressa.
Siamo un po' scoraggiati.
Dopo un tentativo di risveglio oggi,i medici ci hanno parlato di scarse possibilità di miglioramento.
Non le chiedo pareri,mi faceva solo sentire un po' meglio raccontarlo a qualcuno che non facesse parte delle persone che stanno soffrendo molto come me.
Attendiamo sviluppi.
Scusi se ho occupato il suo spazio per un motivo non medico e grazie ancora per la sua umanità.
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buona sera, non deve chiedere scusa, ci fa piacere anche solo se possiamo darle una parola di conforto, senza un vero parere medico, in quanto dalla tastiera del computer non potrei dire molto più di quello che ho detto. Il suo amico ha dalla sua la giovane età,pur con una patologia seria e voi dovete avere fiducia e stargli vicino. Lo svezzamento dal respiratore automatico non è una faccenda rapida e spesso i primi tentativi falliscono, secondo me già è un passo avanti che i medici abbiano pensato che potevano provare.
Ci dia notizie se vuole, a noi fà sempre piacere.
Un saluto
[#6]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Cara dottoressa Martin,ad oggi siamo ancora nelle stessa triste situazione.
Hanno fatto diversi tentativi di stubarlo,provando anche a metterlo nel "casco",ma non ci sono riusciti.
A quanto pare dobbiamo attenderci esiti tragici a breve.
Non volevo neanche scriverle perchè ormai la speranza ha lasciato posto allo sconforto.
Ci è stata di grande aiuto lo stesso per superare quei momenti così critici.
Grazie mille anche da parte dei famigliari che leggono con me.
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buona sera, in questa triste vicenda noi tutti vi siamo vicini, e sinceramente credo che i colleghi che lo seguono si stiano prodigando al massimo con tutti i mezzi disponibili.
Coraggio!
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dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
E' finita.
Dopo 65 giorni di agonia ci ha lasciati.
Non c'è giustizia in questo mondo.
Se c'è un Dio,dov'era???
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buon giorno, più volte in questi mesi ho pensato al suo caso e non creda che non comprenda il suo dolore.
Il suo interrogativo è lo stesso che noi ci poniamo quotidianamente quando vediamo soffrire dei bambini che si sono appena affacciati alla vita e non hanno un domani, quando vediamo genitori piangere perchè il figlio adolescente è stato falciato col motorino e potrei continuare all'infinito. Purtroppo non c'è una risposta, ciascuno ha la sua e la trova dentro di se, come dentro di se trova la forza di andare avanti dopo una esperienza che sembra schiacciarlo in un dolore insopportabile.
A nome di tutti le faccio le più sentite condoglianze, e, se mi permette, la abbraccio.