Respiro: ansia, allergia o entrambe?

Buonasera!
Ho 33 anni, 165 altezza per circa 64 kg, donna.
Circa 10 anni fa ho avuto le prime crisi d'ansia (prima, in adolescenza erano più che altro attacchi di panico) con fame d'aria, seguite da abbassamento di umore etc. Durata 6 mesi poi, complici probabilmente le svolte della vita, sparite e tornato tutto alla normalità. Quella volta fatto rx torace, visita cardiologica, tutto ok. Dopo qualche tempo, circa 5 anni fa, torna la fame d'aria-respiro corto. Inizio terapia psicologa che mi spiega i motivi, che non serve elencare ora, non prima di farmi però fare prik test per le allergie (tutto ok, non risulto allergica), test per l'asma (ok, non risulto asmatica) e spirometria (tutto ok) . Rifaccio ovviamente visite cardiologiche ed esami del sangue: tutto ok. Avevo una rinite allergica da vasocostrittori e quando sono guarita effettivamente ho notato che respiravo meglio, quindi forse una componente era anche quella.
Dopo un pò di tempo, anche stavolta dopo delle svolte date nella vita (es. lavoro. convivenza etc) miglioro sempre più e fino a pochi mesi fa ho avuto 2 anni buoni diciamo. Solo ogni tanto notavo la dispnea in situazioni un pò ansiogene ma ho iniziato ad averla anche in serate umide o in ambienti vecchi e chiusi ad esempio.
Da qualche mese mi si sono riproposti episodi di fiato corto (dispnea, o broncospasmo che dir si voglia? non ho il fischio però, mai avuto) che ora vanno migliorando (forse di nuovo dovute anche a fasi della vita particolari) ma la mia psicologa, dai miei racconti è giunta al la conclusione che, avendo io un sistema neurovegetativo iperattivo, ho queste reazioni sia per ansia talvolta che per motivi di natura organica altre volte. Anche se nei test non risulto allergica o asmatica. Questo perchè il fiato corto mi viene o non mi viene anche nella stessa situazione. Es. a volte cucinando i vapori mi infastidiscono (una sera cucinando pollo e pancetta con conseguente uscita di molto fumo ad esempio, fiato corto che cambiando stanza spariva), a volte passeggio all'aperto e va bene, a volte meno.

Ho chiesto se non fosse il caso di avere dei farmaci a portata di mano ma la dottoressa dice che, visto che le crisi non sono di lunga durata (max qualche minuto, ad esclusione dei periodi di forte stress dove un pò di fame d'aria era sempre li di sottofondo) non è il caso. Che capita di essere "intolleranti" verso qualcosa e che probabilmente io, spaventandomi, aumento l'intensità. ( purtroppo ho molto tempo libero che mi concede di rimuginare). Cerco di fare yoga e vorrei imparare delle tecniche di respiro ma mi chiedo, basteranno? Quello di cui sono certa è che forse si, ogni tanto è organico perchè mi sovviene dal nulla. Ma è altresì vero che ho avuto periodi molto lunghi dove il fiato corto compariva davvero rarissimamente. (il naso ormai è guarito, si chiude molto raramente ma ormai so distinguere quel tipo di episodio dagli altri).

Cosa ne pensate, può essere? avete dei consigli? vi ringrazio!
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Dr. Luigi Stella Anestesista, Algologo 266 15 10

Buonasera,

Ha mai provato a fare qualche seduta di training autogeno, la sua situazione potrebbe migliorare stabilmente senza usare psicofarmaci.

Cordiali saluti

Dr. luigi stella
Specialista in Anestesia e Rianimazione - Terapia del dolore.

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