Immagine micronodulare
Salve Egregio dottore,
sono un signore di 55 anni, non più fumatore da 13 anni. Per un controllo otorinolaringoiatra, ho eseguito una tac torace con e senza contrasto nel 2009, la quale evidenziava immagine micronodulare a sede basale
postero-laterale sinistra.
Lo specialista mi consigliava di ripetere la tac senza contrasto dopo 6, 9 mesi.
Al controllo la seconda tac è sovrapponibile rispetto a quella precedente senza variazioni e così via fino al 2012 dove lo specialista parla solo di controllo clinico e non più tac.
Il mio medico di base, invece, mi suggerisce l’agoaspirato per chiarire la natura di questo nodulo sebbene risulta negli anni immodificato.
Le riporto il primo referto 2009:
“Campi polmonari simmetrici ed omogenei per regolare distribuzione della rete vascolare e conservate pervietà dei grossi bronchi. Immagine micronodulare a sede basale postero-laterale sinistra.
Non evidenza di zone di alterata densità e significato patologico in entrambi gli ambiti polmonari.
Mediastino in asse senza visibilità nel suo contesto di significative tumefazioni delle stazioni linfonodali.”
L ULTIMO REFERTO 2013 CONFERMA Immagine micronodulare a sede basale postero-laterale sinistra IMMODIFICATA RISPETTO AL 2012.
Le chiedo e’ sufficiente un controllo negli anni oppure insistere per una biopsia come dice il mio medico di base?
La ringrazio e invio cordiali saluti
Salvatore.
i
sono un signore di 55 anni, non più fumatore da 13 anni. Per un controllo otorinolaringoiatra, ho eseguito una tac torace con e senza contrasto nel 2009, la quale evidenziava immagine micronodulare a sede basale
postero-laterale sinistra.
Lo specialista mi consigliava di ripetere la tac senza contrasto dopo 6, 9 mesi.
Al controllo la seconda tac è sovrapponibile rispetto a quella precedente senza variazioni e così via fino al 2012 dove lo specialista parla solo di controllo clinico e non più tac.
Il mio medico di base, invece, mi suggerisce l’agoaspirato per chiarire la natura di questo nodulo sebbene risulta negli anni immodificato.
Le riporto il primo referto 2009:
“Campi polmonari simmetrici ed omogenei per regolare distribuzione della rete vascolare e conservate pervietà dei grossi bronchi. Immagine micronodulare a sede basale postero-laterale sinistra.
Non evidenza di zone di alterata densità e significato patologico in entrambi gli ambiti polmonari.
Mediastino in asse senza visibilità nel suo contesto di significative tumefazioni delle stazioni linfonodali.”
L ULTIMO REFERTO 2013 CONFERMA Immagine micronodulare a sede basale postero-laterale sinistra IMMODIFICATA RISPETTO AL 2012.
Le chiedo e’ sufficiente un controllo negli anni oppure insistere per una biopsia come dice il mio medico di base?
La ringrazio e invio cordiali saluti
Salvatore.
i
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Chirurgo toracico
Buona sera.
Innanzitutto le direi di stare tranquillo, nonostante una valutazione precisa si puo' dare solo con le TC alla mano, una lesione che non cresce in piu' di due anni e' difficilmente maligna, pertanto finche rimane immodificato, io le consiglierei di proseguire con i controlli radiologici.
Inoltre se lei mi parla di immagine micronodulare, e' molto difficile che si riesca a fare un esame citologico adeguato con un agoaspirato, si sottoporrebbe ad una procedura comunque invasiva, rischiando di concludere con un nulla di fatto, Il radiologo, pur bravo che sia, necessita' un nodulo di una certa dimensione per poter fare un agobiopsia.
Continui coi controlli clinici/ eventualmente radiologici, a discrezione del curante.
Se il nodulo mai dovesse aumentare di dimesnioni, allora si potra' prendere in considerazione un'approccio piu' aggressivo di diagnosi.
La saluto.
Innanzitutto le direi di stare tranquillo, nonostante una valutazione precisa si puo' dare solo con le TC alla mano, una lesione che non cresce in piu' di due anni e' difficilmente maligna, pertanto finche rimane immodificato, io le consiglierei di proseguire con i controlli radiologici.
Inoltre se lei mi parla di immagine micronodulare, e' molto difficile che si riesca a fare un esame citologico adeguato con un agoaspirato, si sottoporrebbe ad una procedura comunque invasiva, rischiando di concludere con un nulla di fatto, Il radiologo, pur bravo che sia, necessita' un nodulo di una certa dimensione per poter fare un agobiopsia.
Continui coi controlli clinici/ eventualmente radiologici, a discrezione del curante.
Se il nodulo mai dovesse aumentare di dimesnioni, allora si potra' prendere in considerazione un'approccio piu' aggressivo di diagnosi.
La saluto.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.7k visite dal 11/04/2013.
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