Emoftoe in addensamento polmonare
Gentili dottori di MEDICITALIA,
avrei bisogno di una vostra consulenza su quanto occorso a mia madre, che ha 83 anni e che ha sempre goduto di buona salute tranne un pò di bronchite cronica (non è mai stata, però, una grande fumatrice, e ha smesso di fumare da parecchi anni) e i soliti problemi di ipertensione che penso siano normali per una persona della sua età, -sottolineo che sta curando la sua pressione da circa otto anni, ovvero fino a 75 anni non ha avuto bisogno di farmaci di questo tipo-. Tre anni fa ha avuto una broncopolmonite che ha curato.
Mercoledì 7 maggio alle 21.30 ha emesso, con un colpo di tosse, anziché catarro –era un po’ raffredata- parecchio sangue e si è sentita male. Al Pronto Soccorso, dove l’abbiamo immediatamente portata, le hanno somministrato dell’ossigeno e le è stata anche fatta una lastra al torace. Il giorno dopo il pneumologo che l’ha visitata, riscontrato che l’ipossemia era inferiore al normale -circa il 60% -, decideva di ricoverarla. Trasferita a Medicina d’urgenza le veniva fatta una Tac : il responso era che mia madre aveva un tumore nella zona del mediastino, primitivo, e operabile. Veniva anche contattato il chirurgo toracico, che confermava l’operabilità in quanto mia madre era in buone condizioni, ma era pur sempre una paziente di una certa età per cui l’operazione presentava dei rischi Si dovevano fare altre analisi -broncoscopia- mentre le erano già stati fatti i test per escludere la tubercolosi ed erano risultati negativi.
Il giorno 12 però mia madre ha avuto, in ospedale alle 18.30–noi non eravamo presenti- un secondo episodio di emottisi e quando siamo arrivati il medico ci ha informati che stava avendo un edema polmonare…- successivamente un altro medico dirà che non era un edema, ma una crisi ipertensiva con la pressione quasi a 200!-. Ho temuto di perderla ! Quando ci hanno fatto entrare respirava a fatica, le avevano messo il catetere e la flebo, oltre che l’ossigeno!
E pensare che fino a poche ore prima stava bene!! Durante la notte rimetteva parecchio sangue –sangue digerito, diranno le infermiere-. Verso l’una di notte riprendeva a respirare normalmente. Veniva curata, oltre che coi farmaci della pressione, con un cerotto messo sul petto (per il cuore, ci hanno detto).
Due giorni dopo, 14 maggio, trasferita a Pneumologia, veniva eseguita la broncoscopia che dava esito negativo. Il fenomeno dell’emottisi non si ripresentava più e i medici del reparto, che le davano solo i farmaci per la pressione più gli antibiotici, escludevano l’intervento, anche perché non si era certi del tumore -il chirurgo toracico, però, insisteva col dire che era un tumore maligno, che la broncoscopia non permette di arrivare ovunque, che il tumore era situato in una zona troppo delicata per effettuare una biopsia: ci riproponeva l’intervento, in cui avrebbero prelevato il tumore, fatta la biopsia e anche la resezione del lobo superiore sinistro del polmone. Prima però mia madre doveva essere visitata dall’anestesista per vedere se era in grado di sopportare l’anestesia totale-.
Ma i medici del reparto di pneumologia, di parere diverso, in data 21 maggio mandavano a casa mia madre –in dimissione protetta- con la richiesta di una Tac Pet da eseguirsi presso un’altra struttura e prescrivendo come terapia i farmaci per la pressione, il cerotto per il cuore Keritrina, dietro mia richiesta Ugurol nel caso di una nuova emottisi, e l’ossigeno terapia –la notte e un paio di ore al giorno-.
La diagnosi in dimissione è “Emoftoe in addensamento polmonare in corso di accertamenti, ipertensione arteriosa, insufficienza respiratoria”; la relazione clinica recita:”la paziente è giunta al PS per emoftoe e dispnea. Alla RX del torace si evidenziava un’opacità parailare polmonare del lobo superiore sinistro ed all’EGA una lieve insufficienza respiratoria. Ricoverata nel nostro reparto ha iniziato terapia medica ed ha eseguito diversi accertamenti tra cui marcatori oncologici negativi, fbs in cui sono stati eseguiti prelievi inviati per esame citologico, microbiologico e per BK tutti negativi, tac torace che ha confermato l’opacità. E’ stata richiesta TAC PET che verrà eseguita al Policlinico Tor Vergata con appuntamento non ancora fissato e che verrà comunicato telefonicamente alla paziente” .
Mia madre da quando è a casa sta bene, l’emottisi non si è più verificata, ma io mi chiedo: chi dei due medici ha ragione e cosa ha veramente mia madre? Una semplice infiammazione, un esito di una polmonite? O un tumore? Come è possibile dare due diagnosi così differenti? E come è possibile dire che un tumore è maligno se non è stata fatta nessuna biopsia?
Sono terribilmente confusa e preoccupata anche perché tutti i medici quando chiedo se il fenomeno dell’emottisi si può ripresentare non mi dicono con certezza che non si ripresenterà.
Vi prego di rispondermi e vi invio cordiali saluti
Daniela
avrei bisogno di una vostra consulenza su quanto occorso a mia madre, che ha 83 anni e che ha sempre goduto di buona salute tranne un pò di bronchite cronica (non è mai stata, però, una grande fumatrice, e ha smesso di fumare da parecchi anni) e i soliti problemi di ipertensione che penso siano normali per una persona della sua età, -sottolineo che sta curando la sua pressione da circa otto anni, ovvero fino a 75 anni non ha avuto bisogno di farmaci di questo tipo-. Tre anni fa ha avuto una broncopolmonite che ha curato.
Mercoledì 7 maggio alle 21.30 ha emesso, con un colpo di tosse, anziché catarro –era un po’ raffredata- parecchio sangue e si è sentita male. Al Pronto Soccorso, dove l’abbiamo immediatamente portata, le hanno somministrato dell’ossigeno e le è stata anche fatta una lastra al torace. Il giorno dopo il pneumologo che l’ha visitata, riscontrato che l’ipossemia era inferiore al normale -circa il 60% -, decideva di ricoverarla. Trasferita a Medicina d’urgenza le veniva fatta una Tac : il responso era che mia madre aveva un tumore nella zona del mediastino, primitivo, e operabile. Veniva anche contattato il chirurgo toracico, che confermava l’operabilità in quanto mia madre era in buone condizioni, ma era pur sempre una paziente di una certa età per cui l’operazione presentava dei rischi Si dovevano fare altre analisi -broncoscopia- mentre le erano già stati fatti i test per escludere la tubercolosi ed erano risultati negativi.
Il giorno 12 però mia madre ha avuto, in ospedale alle 18.30–noi non eravamo presenti- un secondo episodio di emottisi e quando siamo arrivati il medico ci ha informati che stava avendo un edema polmonare…- successivamente un altro medico dirà che non era un edema, ma una crisi ipertensiva con la pressione quasi a 200!-. Ho temuto di perderla ! Quando ci hanno fatto entrare respirava a fatica, le avevano messo il catetere e la flebo, oltre che l’ossigeno!
E pensare che fino a poche ore prima stava bene!! Durante la notte rimetteva parecchio sangue –sangue digerito, diranno le infermiere-. Verso l’una di notte riprendeva a respirare normalmente. Veniva curata, oltre che coi farmaci della pressione, con un cerotto messo sul petto (per il cuore, ci hanno detto).
Due giorni dopo, 14 maggio, trasferita a Pneumologia, veniva eseguita la broncoscopia che dava esito negativo. Il fenomeno dell’emottisi non si ripresentava più e i medici del reparto, che le davano solo i farmaci per la pressione più gli antibiotici, escludevano l’intervento, anche perché non si era certi del tumore -il chirurgo toracico, però, insisteva col dire che era un tumore maligno, che la broncoscopia non permette di arrivare ovunque, che il tumore era situato in una zona troppo delicata per effettuare una biopsia: ci riproponeva l’intervento, in cui avrebbero prelevato il tumore, fatta la biopsia e anche la resezione del lobo superiore sinistro del polmone. Prima però mia madre doveva essere visitata dall’anestesista per vedere se era in grado di sopportare l’anestesia totale-.
Ma i medici del reparto di pneumologia, di parere diverso, in data 21 maggio mandavano a casa mia madre –in dimissione protetta- con la richiesta di una Tac Pet da eseguirsi presso un’altra struttura e prescrivendo come terapia i farmaci per la pressione, il cerotto per il cuore Keritrina, dietro mia richiesta Ugurol nel caso di una nuova emottisi, e l’ossigeno terapia –la notte e un paio di ore al giorno-.
La diagnosi in dimissione è “Emoftoe in addensamento polmonare in corso di accertamenti, ipertensione arteriosa, insufficienza respiratoria”; la relazione clinica recita:”la paziente è giunta al PS per emoftoe e dispnea. Alla RX del torace si evidenziava un’opacità parailare polmonare del lobo superiore sinistro ed all’EGA una lieve insufficienza respiratoria. Ricoverata nel nostro reparto ha iniziato terapia medica ed ha eseguito diversi accertamenti tra cui marcatori oncologici negativi, fbs in cui sono stati eseguiti prelievi inviati per esame citologico, microbiologico e per BK tutti negativi, tac torace che ha confermato l’opacità. E’ stata richiesta TAC PET che verrà eseguita al Policlinico Tor Vergata con appuntamento non ancora fissato e che verrà comunicato telefonicamente alla paziente” .
Mia madre da quando è a casa sta bene, l’emottisi non si è più verificata, ma io mi chiedo: chi dei due medici ha ragione e cosa ha veramente mia madre? Una semplice infiammazione, un esito di una polmonite? O un tumore? Come è possibile dare due diagnosi così differenti? E come è possibile dire che un tumore è maligno se non è stata fatta nessuna biopsia?
Sono terribilmente confusa e preoccupata anche perché tutti i medici quando chiedo se il fenomeno dell’emottisi si può ripresentare non mi dicono con certezza che non si ripresenterà.
Vi prego di rispondermi e vi invio cordiali saluti
Daniela
[#1]
Cara Daniela,
in effetti occorre fare luce su questa questione. La PET-TC può essere una buona soluzione. Inoltre certamente senza un esame bioptico la diagnosi di neoplasia può essere solo presuntiva.
Tienimi aggiornato, se credi sia opportuno e ritienimi a disposizione (essendo di Roma) anche per un consulto di persona visionando quanto è stato già fatto come accertamenti diagnostici.
un caro saluto
Carlo Pastore
in effetti occorre fare luce su questa questione. La PET-TC può essere una buona soluzione. Inoltre certamente senza un esame bioptico la diagnosi di neoplasia può essere solo presuntiva.
Tienimi aggiornato, se credi sia opportuno e ritienimi a disposizione (essendo di Roma) anche per un consulto di persona visionando quanto è stato già fatto come accertamenti diagnostici.
un caro saluto
Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Gentile dott. Pastore,
innanzitutto la ringrazio della risposta che leggo purtroppo solo oggi. La mamma ha eseguito la PET-TC sabato, ma ancora non sono noti i risultati... purtroppo non abbiamo in mano nessuna carta, tranne il foglio con cui viene dimessa, il cui contenuto ho descritto nella mia nota, e un foglio in cui viene prescritta l'ossigenoterapia domiciliare. Tutto il resto è ancora in ospedale, poichè, trattandosi di dimissione protetta, la cartella clinica è ancora aperta.
Mio fratello, a cui la cartella è stata affidata nel tragitto necessario ad accompagnare mia madre presso la struttura che ha eseguito la PET, ha però intravisto le parole "polmonite staffilococcica" sulla cartella!
Lei conosce questo tipo di polmonite? Sarei così felice se si trattasse solo di questo!!!
Mia madre in questi giorni , a parte il caldo, sta bene: ha ripreso la solita vita di sempre, è uscita, anche da sola,è sempre attiva come suo solito e fa sempre meno ossigenoterapia.
Speriamo bene! Perchè non sembra affatto una persona con un tumore!
Secondo la sua esperienza, invece, è possibile che questo si verifichi?
La ringrazio tantissimo del suo interessamento e le farò sapere l'esito della Pet.
Saluti
Daniela
innanzitutto la ringrazio della risposta che leggo purtroppo solo oggi. La mamma ha eseguito la PET-TC sabato, ma ancora non sono noti i risultati... purtroppo non abbiamo in mano nessuna carta, tranne il foglio con cui viene dimessa, il cui contenuto ho descritto nella mia nota, e un foglio in cui viene prescritta l'ossigenoterapia domiciliare. Tutto il resto è ancora in ospedale, poichè, trattandosi di dimissione protetta, la cartella clinica è ancora aperta.
Mio fratello, a cui la cartella è stata affidata nel tragitto necessario ad accompagnare mia madre presso la struttura che ha eseguito la PET, ha però intravisto le parole "polmonite staffilococcica" sulla cartella!
Lei conosce questo tipo di polmonite? Sarei così felice se si trattasse solo di questo!!!
Mia madre in questi giorni , a parte il caldo, sta bene: ha ripreso la solita vita di sempre, è uscita, anche da sola,è sempre attiva come suo solito e fa sempre meno ossigenoterapia.
Speriamo bene! Perchè non sembra affatto una persona con un tumore!
Secondo la sua esperienza, invece, è possibile che questo si verifichi?
La ringrazio tantissimo del suo interessamento e le farò sapere l'esito della Pet.
Saluti
Daniela
[#3]
Utente
Gentile dott. Pastore,
innanzitutto la ringrazio della risposta che leggo purtroppo solo oggi. La mamma ha eseguito la PET-TC sabato, ma ancora non sono noti i risultati... purtroppo non abbiamo in mano nessuna carta, tranne il foglio con cui viene dimessa, il cui contenuto ho descritto nella mia nota, e un foglio in cui viene prescritta l'ossigenoterapia domiciliare. Tutto il resto è ancora in ospedale, poichè, trattandosi di dimissione protetta, la cartella clinica è ancora aperta.
Mio fratello, a cui la cartella è stata affidata nel tragitto necessario ad accompagnare mia madre presso la struttura che ha eseguito la PET, ha però intravisto le parole "polmonite staffilococcica" sulla cartella!
Lei conosce questo tipo di polmonite? Sarei così felice se si trattasse solo di questo!!!
Mia madre in questi giorni , a parte il caldo, sta bene: ha ripreso la solita vita di sempre, è uscita, anche da sola,è sempre attiva come suo solito e fa sempre meno ossigenoterapia.
Speriamo bene! Perchè non sembra affatto una persona con un tumore!
Secondo la sua esperienza, invece, è possibile che questo si verifichi?
La ringrazio tantissimo del suo interessamento e le farò sapere l'esito della Pet.
Saluti
Daniela
innanzitutto la ringrazio della risposta che leggo purtroppo solo oggi. La mamma ha eseguito la PET-TC sabato, ma ancora non sono noti i risultati... purtroppo non abbiamo in mano nessuna carta, tranne il foglio con cui viene dimessa, il cui contenuto ho descritto nella mia nota, e un foglio in cui viene prescritta l'ossigenoterapia domiciliare. Tutto il resto è ancora in ospedale, poichè, trattandosi di dimissione protetta, la cartella clinica è ancora aperta.
Mio fratello, a cui la cartella è stata affidata nel tragitto necessario ad accompagnare mia madre presso la struttura che ha eseguito la PET, ha però intravisto le parole "polmonite staffilococcica" sulla cartella!
Lei conosce questo tipo di polmonite? Sarei così felice se si trattasse solo di questo!!!
Mia madre in questi giorni , a parte il caldo, sta bene: ha ripreso la solita vita di sempre, è uscita, anche da sola,è sempre attiva come suo solito e fa sempre meno ossigenoterapia.
Speriamo bene! Perchè non sembra affatto una persona con un tumore!
Secondo la sua esperienza, invece, è possibile che questo si verifichi?
La ringrazio tantissimo del suo interessamento e le farò sapere l'esito della Pet.
Saluti
Daniela
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.9k visite dal 20/06/2008.
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Approfondimento su Ipertensione
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