La sospensione totale della cura o se peggiorerà

Dopo una settimana dall'inizio della cura (1 pastiglia da 20 mg al giorno per frequenti stati di panico, ansia e depressione dopo un anno di intenso e particolarmente difficile lavoro), ho avuto tre forti malori (agitazione, tachicardia, difficoltà di respirazione, pallore labbra e volto, sbalzi improvvisi di pressione - la max da 100 a 150 - etc.) intervallati ogni 4 giorni. In accordo col medico curante abbiamo ridotto la dose giornaliera a 1/2 pastiglia ma ho continuato ad avere malori anche se meno intensi e frequenti. Non avendo alcun giovamento abbiamo deciso di sospendere gradualmente la cura riducendo la dose a 1/2 pastiglia ogni due giorni e successivamente ad 1/4, prima ogni due giorni e attualmente ogni tre. Quotidianamente mi capita di avere molti dei sintomi indicati nelle controindicazioni del farmaco (escluse le allucinazioni per fortuna !) che tengo sotto controllo con l'assunzione di 1/2 pastiglia di Tavor. Vorrei sapere se quanto sopra indicato continuerà dopo la sospensione totale della cura o se peggiorerà e se l'assunzione di Tavor (prescrittomi dallo stesso medico psichiatra) può continuare in caso di ulteriori crisi. Sto vivendo questa situazione con molta angoscia (ogni volta ho la sensazione di morire!), amplificata dal fatto che non ho il supporto del mio medico che attualmente è in ferie.
In attesa di una cortese (e urgente !) risposta, ringrazio in anticipo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La procedura è priva di senso, in particolare la seconda parte.
Eutimil funziona dopo circa un mese, alla dose minima di 20 mg.
Ridurre temporaneamente la dose può aver senso, in genere infatti si inizia con poco e si sale gradualmente fino ad almeno 20 mg. Ma ridurre per sospendere "perché non si hanno benefici" non ha senso.
Quasi tutte le persone che si curano per il panico continuano ad avere attacchi, uguali o anche di intensità maggiore o con sintomi diversi, nelle prime due-tre settimane di cura. E in genere l'ultima cosa a cui pensano è che sia dovuto al panico, imputandolo al medicinale punto e basta. Anche il suo stato attuale sembra che lei lo presenti come un effetto collaterale scordando che a monte c'è un disturbo di panico.
La terapia poteva anche essere corretta, ma la gestione mi sembra sia stata confusa. Forse era necessario spiegarle prima il modo in cui funziona e i tempi. Rimanere con il tavor al bisogno non è un modo corretto per trattare il disturbo di panico.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile Utente,

se i disturbi da lei lamentati sono dovuti al farmaco dovrebbero scomparire con la sua sospensione.
Tuttavia gli stessi sintomi potrebbero essere dovuti al disturbo per il quale si è rivolta allo psichiatra. Infatti lei descrive degli attacchi di panico abbastanza frequenti nei disturbi affettivi.
Gli effetti secondari dei farmaci solitamente scompaiono dopo qualche settimana dall'inizio del trattamento.
Il tavor può servirle per tamponare un ansia acuta ma non è consigliato utilizzarlo a lungo.

Cordiali slauti
Massimo Lai

Massimo Lai, MD

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