Una settimana ho perso 3 kg

Gentili Dottori,
sono una ragazza di 26 anni, ho una famiglia alle spalle che mi ha sempre sostenuto e aiutato, con i miei genitori e la mia sorella ho un rapporto bellissimo, siamo una famiglia felice e peraltro non abbiamo problemi economici. Lavoro da 7 anni come collaboratrice in un noto studio di commercialisti di Prato e le soddisfazioni che ho avuto sono state tantissime, io amo il mio lavoro anche se ho passato momenti difficili, ho tante responsabilità ma sono proprio felice di averle, lo stipendio direi che è ottimo. Da 10 anni sto con un ragazzo e non abbiamo mai avuto problemi, non ci siamo mai lasciati (come spesso capita) per poi riprendersi, siamo stati bene, abbiamo fatto un'infinità di viaggi insieme e abbiamo ricordi bellissimi, esattamente 1 anno fa, tornati da un viaggio, abbiamo deciso di andare a convivere e così abbiamo deciso di comune accordo (anche se lui non era tanto propenso) di ristrutturare l'appartamento di proprietà del mio ragazzo.Tutto è iniziato a inizio luglio, quando ci hanno consegnato la casa e quindi dovevamo ritornarci,mi è preso il panico, crisi di pianto forte e per tutto l'arco della giornata anche a lavorare non ero concentrata, così dopo 4 giorni che dormivo a casa nuova ho deciso di ritornarci a settembre per "guadagnare più tempo e per passare le vacanze in tranquillità", pensando che avevo avuto queste crisi di pianto per paura di staccarmi dalla mia famiglia e dalla mia casa nella quale ci stavo tanto bene, e perchè ero in un periodo stressante del mio lavoro. In questo periodo si sono susseguiti molti litigi, scontri etc e questo non ci ha aiutato, tanto che dopo aver passato 2 settimane insieme, ho deciso di passare l'ultima settimana di vacanze che mi era rimasta in sardegna con tutta la mia famiglia e sono stata benissimo, ridevo, scherzavo, mangiavo ero felice. Anche persone che non conoscono la mia situazione sentimentale mi hanno detto che sono una persona diversa quando non sono con il mio ragazzo, più divertente.Settembre è arrivato e io mi sono dovuta trasferire, ovviamente ho passato una settimana d'inferno, tra pianti continui, sensi di ansia, pensieri brutti, la mattina ho forti palpitazioni, dolore allo stomaco e non ho fame, in una settimana ho perso 3 kg e non riesco a risolvere il problema. Non vedo alcuna soluzione, non vedo nessuna via di uscita, vedo tutto buio e preferirei essere morta oppure addormentarmi e risvegliarmi quando tutto è finito. Il mio ragazzo non si sente più amato e purtroppo io non vorrei essere in quella casa, e starei più volentieri con altre persone come i miei familiari che con lui e questo lui lo sa. Questo mi fa male perchè non vorrei far del male a nessuno, è ovvio che gli voglia bene e se penso ad una vita senza lui adesso non la immagino. ma non vorrei che fosse solo abitudine, mi sento proprio morta dentro e non ho voglia di fare l'amore con lui. Nessuno mi può aiutare ma io sto male. Il vs parere sarebbe graditissimo. Vi ringrazio infinitamente.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente

la nuova situazione ha scatenato insicurezze che potrebbero non essere indicative di patologie sottostanti.
Una consultazione psicologica potrebbe essere di aiuto.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
come già detto dal collega, parrebbe che la situazione contingente legata al trasferimento sia imputabile rispetto ai disturbi avuti. Tuttavia occorre essere cauti ed escludere che tali sintomi siano più marcati ma non unici.

In ogni caso un colloquio con uno specialista le permetterà di chiarire bene la attuale situazione. Non escluderei, d'altra parte, che la crisi sia legata alla situazione di coppia, in cui il trasferimento in casa singola non è che un aspetto.

Per questo motivo il consiglio è di rivolgersi ad un professionista che abbia anche competenze in materia di coppia.

Sono peraltro sicuro che la possibilità di affrontare in modo efficace il problema esista e sia praticabile.

Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Ringrazio infinitamnete il Dott. Ruggiero e il Dr. Garbolino per avermi risposto celermente. Seguirò senza ombra di dubbio i vs consigli, in quanto credo anch'io che sia necessario un colloquio con uno psicologo magari di coppia. Sapreste indicarmi qualcuno nella zona di Prato, Pistoia o Firenze? Grazie di nuovo.