Non so più chi sono

Buonasera sono un ragazzo di 28 anni
Scrivo qua perché sono arrivato al limite.

Circa 11 anni fa quando avevo ancora 17anni fumai uno spinello e li la prima volta ho avuto un attacco di panico come se stessi morendo poi rientrati a casa e inizia a tremare tutta la notte mi sono addormento per circa 24h.
Poi una settimana dopo a casa di amici rifumai e li e come se tutto quello che mi circondasse fosse una finzione non riuscivo più a muovermi a capire nulla da quel giorno la mia vita è cambiata ho fatto 3 mesi chiuso in casa ho finito la scuola ma non so neppure io come.

Ho iniziato ad andare da un psicologo ho fatto un paio di sedute e li mi fu consigliato di andare da uno psichiatra che mi diagnostico un disturbo d'ansia dopo un po' inizi ad uscire e bere e sentivo di stare bene e senza pensieri però mi stavo facendo solo del male.
Ho provato a cambiare psichiatra per vedere se mi potesse aiutare e sopratutto ascoltare ma vedo che non riescono a capirmi.
Perché non so più chi sono oppure avvolte mi sento perso e non riesco a vivere sereno magari sono ossessivo
Ma appena mi alzo e inizia la giornata mi stressa questa cosa che mi passa per la testa mi devo guardare allo specchio perché non so chi sono

non lo però così non c'è la faccio più vorrei piangere ma non ci riesco.
Sto prendendo una pastiglia di zoloft la mattina e la sera mirtazapina metà pastiglia e 0.25 risperidone e non so mi stanno aiutando oppure mi stanno solo facendo male
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Sono sindromi frequenti. La diagnosi lascia pensare che possa esservi qualcosa inerente ciò che si chiama umore, perché inizia con un ritiro sociale assoluto con quei sintomi di straniamento, e poi è seguito da una fase di abuso alcolico con ripresa sociale. Adesso c'è questo stato di perplessità, di umore evidentemente non sempre buono, e i sintomi che presumo riportino a quelli post-cannabis.
La terapia è stata data con una diagnosi di che cosa ? Siccome il risperidone può essere utile, ma può anche produrre quel che dice Lei come sintomo, se è continuo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Sto pensando e cercando mille risposte perché una situazione insopportabile e vivibile così.
Cerco di vivere la giornata ma sono sopprafatto dai i pensieri che non riesco a capire chi sono, cosa sono e perché proprio a me tutto ciò soffro vorrei piangere ma non ho le lacrime, vorrei delle risposte se non sia che stia impazzendo oppure sia un esaurimento nervoso mi scoppia la testa,.
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Utente
Utente
Sto pensando e cercando mille risposte perché una situazione insopportabile e vivibile così.
Cerco di vivere la giornata ma sono sopprafatto dai i pensieri che non riesco a capire chi sono, cosa sono e perché proprio a me tutto ciò soffro vorrei piangere ma non ho le lacrime, vorrei delle risposte se non sia che stia impazzendo oppure sia un esaurimento nervoso mi scoppia la testa,.avvolte mentre cammino o faccio qualcosa non capisco se sono io o qualcun altro ho gli occhi persi
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Si ma non è che i pensieri segnano la via verso il benessere, sono sintomi. Quindi se si deve far curare non è che debba prima "capire".

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Si sto andando da uno psichiatra ma non vedo nessun risultato. Non riesco ad avere una giornata tranquilla perché anche se impegno il tempo questo disturbo mi opprime e mi urto e non mi permette di vivere sereno. Cosa può essere?
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Anche perché non mi sto fissando devio proprio. Impegnando a fare qualcosa però è un cosa che viene in automatico anche quando parlo e come se non fossi io e come se fossi disorientato
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Si sta ponendo domande a vuoto, esattamente quel che le accennavo prima. Invece di andare a farsi vedere, cerca di capire. Sarebbe anche normale, ma in questo caso è proprio la spinta a capire al di là di quel che ha senso capire, che emerge come sintomo.

Dr.Matteo Pacini
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