La mia depressione è più forte di me
Buongiorno.
Io ho un problema con la vita; sono una ragazza di vent'anni e la mia vita è stata e continua ad essere un lento e costante declino verso l'autoannientamento.
Sin da piccola ero una bambina malinconica, ma riuscivo a trovare qualche soddisfazione nella scuola, ero comunque produttiva.
Con l'adolescenza la mia produttività è andata a mancare, la mia tristezza si trasformava sempre di più in qualcosa di insopportabile, finché alle superiori non sono andata dalla mia prima psicologa, poi dalla prima psichiatra; avevo scoperto di essere depressa.
Non sto ad elencare tutte le mie problematiche riguardanti il cibo, le droghe, i problemi sessuali, scriverei un romanzo.
Mi limito a dire che ciò che mi spinge a vedere il suicidio come unica soluzione è il fatto che tutte le cure psicoterapiche e psichiatriche che ho fatto (brintellix, prozac, venlafaxina, aripiprazolo) mi hanno dato lievi miglioramenti apparenti; non pensavo più al suicidio, ero un po' meno triste, un po' più energica; ma niente di tutto questo mi ha aiutato con il mio rifiuto verso la vita, primo fra tutti la mia assenza di produttività.
Io sono un peso per la società, consumo senza produrre niente: non studio (con o senza energie) non lavoro, ho un rifiuto per tutto ciò che mi serve a costruirmi un futuro, odio vivere con i miei eppure mi faccio bocciare ripetutamente, aumentando la mia permanenza con loro.
Non riesco a migliorare, rifiuto la vita, il movimento... La mia depressione è più forte di qualsiasi farmaco o droga... Neanche sotto anfetamine riesco a studiare! Mi rifiuto e quando penso al lavoro penso al suicidio; ma non ho ancora il coraggio di uccidermi.
Sono disperata e mi odio, mi odio con tutta me stessa.
Sono io stessa la mia rovina e non riesco a cambiare, voglio solo morire e finirla di essere un peso per tutti.
Vi è mai capitata una paziente come me?
Che pur rispondendo leggermente ai farmaci continua a peggiorare il suo comportamento?
Io ho un problema con la vita; sono una ragazza di vent'anni e la mia vita è stata e continua ad essere un lento e costante declino verso l'autoannientamento.
Sin da piccola ero una bambina malinconica, ma riuscivo a trovare qualche soddisfazione nella scuola, ero comunque produttiva.
Con l'adolescenza la mia produttività è andata a mancare, la mia tristezza si trasformava sempre di più in qualcosa di insopportabile, finché alle superiori non sono andata dalla mia prima psicologa, poi dalla prima psichiatra; avevo scoperto di essere depressa.
Non sto ad elencare tutte le mie problematiche riguardanti il cibo, le droghe, i problemi sessuali, scriverei un romanzo.
Mi limito a dire che ciò che mi spinge a vedere il suicidio come unica soluzione è il fatto che tutte le cure psicoterapiche e psichiatriche che ho fatto (brintellix, prozac, venlafaxina, aripiprazolo) mi hanno dato lievi miglioramenti apparenti; non pensavo più al suicidio, ero un po' meno triste, un po' più energica; ma niente di tutto questo mi ha aiutato con il mio rifiuto verso la vita, primo fra tutti la mia assenza di produttività.
Io sono un peso per la società, consumo senza produrre niente: non studio (con o senza energie) non lavoro, ho un rifiuto per tutto ciò che mi serve a costruirmi un futuro, odio vivere con i miei eppure mi faccio bocciare ripetutamente, aumentando la mia permanenza con loro.
Non riesco a migliorare, rifiuto la vita, il movimento... La mia depressione è più forte di qualsiasi farmaco o droga... Neanche sotto anfetamine riesco a studiare! Mi rifiuto e quando penso al lavoro penso al suicidio; ma non ho ancora il coraggio di uccidermi.
Sono disperata e mi odio, mi odio con tutta me stessa.
Sono io stessa la mia rovina e non riesco a cambiare, voglio solo morire e finirla di essere un peso per tutti.
Vi è mai capitata una paziente come me?
Che pur rispondendo leggermente ai farmaci continua a peggiorare il suo comportamento?
La depressione alle volte è solo un sintomo che va inserito in un contesto di personalità, di famiglia, di ambiente. Se si cura solo l'umore depresso si va poco lontano. E poi cosa vuol dire essere produttivo o non esserlo?
Franca Scapellato
Utente
Non sono produttiva nel senso che ho un rifiuto per lo studio, per il lavoro, per l'impegno in generale. Le cose utili mi spaventano, ma non posso continuare così, io voglio staccarmi dalla mia famiglia, ottenere la mia indipendenza, ma ho un rifiuto fortissimo verso ciò che mi servirebbe per ottenerla... Inoltre i problemi con la mia famiglia sono veramente ostici, irrisolvibili, solo staccarmi risolverebbe le cose, ma non riesco
Quindi le servirebbe un supporto psicologico, perché la depressione è un sintomo di un problema più complesso.
Franca Scapellato
Utente
Ho avuto un supporto psicologico per anni, il problema sono io evidentemente, io e il mio odio per la vita, non so attualmente cosa mi potrebbe far cambiare, attivare, stimolare... Non trovo stimoli, tutto è grigio, io vedo la gente che va in terapia e prima o poi migliora, e poi ci sono io che con psicologi, farmaci, palestra e tutto rimango bloccata, immobile... Ho paura di essere incurabile e che soffrirò per sempre se non mi tolgo la vita prima
Anni di psicoterapia? Complimenti per la pazienza, però se non ci sono risultati entro qualche mese, si cambia terapeuta, si cambia terapia, si cerca di capire cosa non funziona. Ha relazioni familiari difficili, a che cosa serve andare in palestra? Per la depressione le ho già risposto, se è solo un sintomo assumere farmaci non risolve il problema, che è complicato e non riguarda solo lei.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 951 visite dal 05/01/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Suicidio
I dati del suicidio in Italia e nel mondo, i soggetti a rischio, i fattori che spingono a comportamenti suicidari, cosa fare e come prevenire il gesto estremo.
Consulti simili su suicidio
Consulti su disturbi dell'umore
Altri consulti in psichiatria
- depressione persistente: cosa fare con efexor 150mg?
- Depressione cronica: terapia attuale efficace?
- Libido intensa, sintomi post-orgasmo invalidanti e ansia: aiuto?
- Paura di perdere il controllo: cos'è?
- Come ritrovare la felicità nel mangiare e nel stare bene?
- Sindrome post-SSRI: cosa dice la scienza?