Possibile depressione in disturbo bipolare

Gent.
m*,
sono stata in visita da uno psichiatra per la prima volta la scorsa settimana.

Diagnosi sindrome ansiosa-depressiva.
In trattamento con Zoloft e Lexotan.

La seduta è stata molto breve e non ho potuto (o forse saputo) dare un quadro più completo oltre i sintomi severi attuali (da 4 settimane insonnia, confusione mentale, rallentamento psicomotorio e grave anedonia).

Sono una donna di 46 anni, separata da due anni e con due figli adolescenti.
Ho la SM da 10 anni con sintomatologia invisibile, se non fatica a periodi spossante, e occasionali parestesie e difficoltà visive.

Sono anche una ricercatrice in antropologia purtroppo precaria, che salta da contratti di docenze e collaborazioni/consulenze.

Ho trascorso l'autunno pendolando tra Milano, Genova e Torino in viaggi ferroviari e con continue richieste e multitasking che ho inizialmente intrapreso con grande energia, salvo poi trovarmi oltre portata.

Alla pausa natalizia sono arrivata in crash e non riesco più a rialzarmi.

Salvo poche attività lavorative da remoto e un minimo di gestione pranzi dei figli, non esco più di casa, non mangio e sono trasandata tanto che starei a letto a dormire tutto il giorno.
Ho detto ai colleghi che non sto bene, ma dovrò rientrare nei ritmi al più presto (e trovare altri contratti brevi entro l'estate).

Negli ultimi 6 anni, ricordo altri momenti di ipomania seguiti da relativa depressione, sempre concomitanti con ansie di precariato lavorativo (e dolorosa separazione da ex compagno dopo 20 anni), ma queste settimane sono veramente il fantasma di me stessa.
So anche che la perimenopausa, la SM e l'ereditarietà familiare non giocano a mio favore (mia madre è bipolare tipo II, con lunghe fasi depressive da oltre trent'anni).

Come posso recuperarmi decorosamente e poi evitare di rientrare in altri picchi e cadute rovinose?

Grazie per qualsiasi commento e suggerimento.


Grazie della co