Depressione in gravidanza
Gent.
mi dottori
scrivo per chiedere se secondo voi è normale quello che sto provando.
Ho quasi 41 anni, un passato di infertilità, una gravidanza biochimica e un aborto interno alla 7 settimana scoperto tramite ecografia, risolto con aborto farmacologico a settembre 2024.
L'esperienza mi devasta psicologicamente, dopo comunque aver "subito" l'infertilità e la biochimica accanto a amiche e colleghe che restavano incinte senza il minimo problema.
I ginecologi che mi visitano mi consigliano la pma, vista l'età e l'aborto.
Così prenoto la consulenza per il 17 gennaio 2025, ma il 1 gennaio 2025 il test di gravidanza è positivo.
Vengo immediatamente messa "a riposo" (posso solo lavorare), con assunzione di farmaci quali acido folico e progesterone.
Io sarei una sportiva e una appassionata di montagna, mi viene impedito di fare qualsiasi sport e di andare in montagna.
Massimo controllo anche sull'alimentazione (niente verdure se non lavate con amuchina, niente salumi, crostacei, molluschi, e limitare il glutine perchè ho una intolleranza).
La prima ecografia va bene, battito presente.
Andando avanti con la gravidanza si scopre che il feto è più avanti di una settimana rispetto alla mia amenorrea.
Per assunzione di cardioaspirina mi capita di avere perdite ematiche, che sia il mio ginecologo sia il ps (da cui sono andata 3 volte da inizio gravidanza) riferiscono essere normali.
Io passo le giornate al pc lavorando, bombardata dalle telefonate e dalla gente che, nonostante sia a conoscenza della mia situazione, mi pressa molto sul lavoro (lavoro come dipendente all'università).
Il lavoro non mi piace ed è fonte di grande stress.
Quasi tutti i giorni ho nausea e sforzi di vomito, non mi fa voglia di mangiare nulla, e anche cucinare per me è un problema: apro il frigo e devo chiuderlo perchè mi viene da vomitare e non so veramente cosa mangiare.
Ad ogni minima perdita ematica vado nel panico, anche quella di oggi ad esempio (quando giovedì ho fatto la eco al ps era tutto a posto, anzi, l'embrione in neanche una settimana era cresciuto di 1cm, e la dottoressa stessa mi ha detto che la gravidanza va avanti bene e non ci sono criticità).
Io però vorrei soltanto stare meglio, perchè mi viene sempre da piangere, ho paura di tutto, non sono serena.
Penso costantemente all'altro aborto e ho paura che risucceda, faccio ogni ecografia con gli occhi chiusi.
Esco raramente e se lo faccio vado in chiesa a pregare.
Piango per ogni cosa che succede, anche guardando qualcosa al pc.
Ho voluto tanto questo bambino, ma adesso mi sento intrappolata e non riesco ad essere felice.
Questo si ripercuote nel rapporto con il mio compagno, che non sa più cosa fare con me.
Io so solo che mi alzo la mattina e non ho la forza neanche di farmi la colazione, figurarsi a fare il pranzo o la cena anche per il mio compagno.
Sono seguita da una psicologa online, ma con un'ora alla settimana non ottengo molto.
Ho un esaurimento nervoso secondo voi?
Grazie a chi vorrà rispondere
Giulia
mi dottori
scrivo per chiedere se secondo voi è normale quello che sto provando.
Ho quasi 41 anni, un passato di infertilità, una gravidanza biochimica e un aborto interno alla 7 settimana scoperto tramite ecografia, risolto con aborto farmacologico a settembre 2024.
L'esperienza mi devasta psicologicamente, dopo comunque aver "subito" l'infertilità e la biochimica accanto a amiche e colleghe che restavano incinte senza il minimo problema.
I ginecologi che mi visitano mi consigliano la pma, vista l'età e l'aborto.
Così prenoto la consulenza per il 17 gennaio 2025, ma il 1 gennaio 2025 il test di gravidanza è positivo.
Vengo immediatamente messa "a riposo" (posso solo lavorare), con assunzione di farmaci quali acido folico e progesterone.
Io sarei una sportiva e una appassionata di montagna, mi viene impedito di fare qualsiasi sport e di andare in montagna.
Massimo controllo anche sull'alimentazione (niente verdure se non lavate con amuchina, niente salumi, crostacei, molluschi, e limitare il glutine perchè ho una intolleranza).
La prima ecografia va bene, battito presente.
Andando avanti con la gravidanza si scopre che il feto è più avanti di una settimana rispetto alla mia amenorrea.
Per assunzione di cardioaspirina mi capita di avere perdite ematiche, che sia il mio ginecologo sia il ps (da cui sono andata 3 volte da inizio gravidanza) riferiscono essere normali.
Io passo le giornate al pc lavorando, bombardata dalle telefonate e dalla gente che, nonostante sia a conoscenza della mia situazione, mi pressa molto sul lavoro (lavoro come dipendente all'università).
Il lavoro non mi piace ed è fonte di grande stress.
Quasi tutti i giorni ho nausea e sforzi di vomito, non mi fa voglia di mangiare nulla, e anche cucinare per me è un problema: apro il frigo e devo chiuderlo perchè mi viene da vomitare e non so veramente cosa mangiare.
Ad ogni minima perdita ematica vado nel panico, anche quella di oggi ad esempio (quando giovedì ho fatto la eco al ps era tutto a posto, anzi, l'embrione in neanche una settimana era cresciuto di 1cm, e la dottoressa stessa mi ha detto che la gravidanza va avanti bene e non ci sono criticità).
Io però vorrei soltanto stare meglio, perchè mi viene sempre da piangere, ho paura di tutto, non sono serena.
Penso costantemente all'altro aborto e ho paura che risucceda, faccio ogni ecografia con gli occhi chiusi.
Esco raramente e se lo faccio vado in chiesa a pregare.
Piango per ogni cosa che succede, anche guardando qualcosa al pc.
Ho voluto tanto questo bambino, ma adesso mi sento intrappolata e non riesco ad essere felice.
Questo si ripercuote nel rapporto con il mio compagno, che non sa più cosa fare con me.
Io so solo che mi alzo la mattina e non ho la forza neanche di farmi la colazione, figurarsi a fare il pranzo o la cena anche per il mio compagno.
Sono seguita da una psicologa online, ma con un'ora alla settimana non ottengo molto.
Ho un esaurimento nervoso secondo voi?
Grazie a chi vorrà rispondere
Giulia
Buonasera,
Ciò che lei sta sperimentando è abbastanza comprensibile considerando i traumi che ha avuto e come la gravidanza, che è una notizia di per sé bellissima, possa innescare in lei tale sintomatologia.
Tenga anche presente che la gravidanza stessa è una condizione di stress psicofisico non trascurabile per via della "tempesta ormonale" che si scatena a livello corporeo.
Il mio consiglio è di stare serena, senza però sottovalutare la sintomatologia.
Se sente di aver bisogno di aiuto, chieda aiuto. Alla sua rete familiare, supporto psicologico ed eventualmente visita psichiatrica.
Affronti tutto con attenzione, però con il massimo delle serenità.
Le faccio i miei migliori auguri per tutto.
Ciò che lei sta sperimentando è abbastanza comprensibile considerando i traumi che ha avuto e come la gravidanza, che è una notizia di per sé bellissima, possa innescare in lei tale sintomatologia.
Tenga anche presente che la gravidanza stessa è una condizione di stress psicofisico non trascurabile per via della "tempesta ormonale" che si scatena a livello corporeo.
Il mio consiglio è di stare serena, senza però sottovalutare la sintomatologia.
Se sente di aver bisogno di aiuto, chieda aiuto. Alla sua rete familiare, supporto psicologico ed eventualmente visita psichiatrica.
Affronti tutto con attenzione, però con il massimo delle serenità.
Le faccio i miei migliori auguri per tutto.
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 494 visite dal 15/02/2025.
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