Ipersensibilità ssri/snri
Buongiorno,
Con la presente vorrei chiedervi un vostro parere circa l’ipersensibilità agli antidepressivi.
Soffro ormai da 15 anni di colon irritabile a variante diarroica con forte componente ansiosa.
All’inizio, riluttante all’idea che potesse essere un problema psicologico, feci tutti gli esami per escludere ogni patologia fisica e constatando per forza di cosa la negatività degli stessi decisi di iniziare ad agire sull’ansia.
La diagnosi è un ansia sociale.
Sono in cura dal 2019 con antidepressivi associati a psicoterapia comportamentale, ma la mia qualità della vita non è di molto migliorata.
La problematica principale parrebbe essere il mio organismo che è estremamente sensibile agli psicofarmaci, in particolare gli antidepressivi (riesco ad assumere 4 compresse di valpinax al giorno senza particolari effetti, ma la dose minima di paroxetina mi crea effetti collaterali molto pesanti).
Circa 4 mesi fa ho cambiato psichiatra, e informatolo di questa sensibilità, stiamo testando e ritentando pian piano le molecole a disposizione per valutarne efficacia ed effetti.
Ad oggi, abbiamo testato paroxetina, Venlafaxina, Escitalopram, duloxetina, Clomipramina, Laroxil, Trittico e Mirtazapina.
(Non solo negli ultimi 4 mesi, ma nell’arco degli anni anche con altri psichiatri)
Da quanto ho potuto constatare, gli SSRI mi provocano invalidanti problemi sessuali, senza darmi però benefici sulla sfera psicologica.
Gli SNRI e l’anafranil, mi danno un giovamento a livello intestinale, ma credo personalmente che sia dovuta solo all’azione anticolinergica: se è vero che vado meno o non vado in bagno, è altrettanto vero che nelle interazioni sociali comunque sudo.
Ambedue le classi inoltre mi provocano un disturbo del sonno abbastanza invalidante con forti sogni/incubi, sudorazioni notturne e risvegli continui.
Da circa 7 giorni abbiamo rivisto la cura, inserendo al momento il solo trittico 60mg 25gocce fino a un massimo di 50.
Arrivavo dall’anafranil 37mg a rilascio prolungato, che comunque è stato il farmaco che tra una ripresa e l’altra, maggiormente utilizzato.
Nonostante averlo scalato in modo consono, sto ancora avvertendo modesti effetti da astinenza e, ovviamente, l’intestino ha ripreso a peggiorare, ma aspettiamo di vedere se l’azione del Trittico comporti un effetto migliorativo.
Tutta questa prefazione è per chiedervi, in casi di ipersensibilità a questi classici farmaci per la cura dell’ansia, esistono molecole alternative o comunque atipiche per la cura dell’ansia?
Specie su quella psicosomatica?
Grazie.
Cordialmente,
Con la presente vorrei chiedervi un vostro parere circa l’ipersensibilità agli antidepressivi.
Soffro ormai da 15 anni di colon irritabile a variante diarroica con forte componente ansiosa.
All’inizio, riluttante all’idea che potesse essere un problema psicologico, feci tutti gli esami per escludere ogni patologia fisica e constatando per forza di cosa la negatività degli stessi decisi di iniziare ad agire sull’ansia.
La diagnosi è un ansia sociale.
Sono in cura dal 2019 con antidepressivi associati a psicoterapia comportamentale, ma la mia qualità della vita non è di molto migliorata.
La problematica principale parrebbe essere il mio organismo che è estremamente sensibile agli psicofarmaci, in particolare gli antidepressivi (riesco ad assumere 4 compresse di valpinax al giorno senza particolari effetti, ma la dose minima di paroxetina mi crea effetti collaterali molto pesanti).
Circa 4 mesi fa ho cambiato psichiatra, e informatolo di questa sensibilità, stiamo testando e ritentando pian piano le molecole a disposizione per valutarne efficacia ed effetti.
Ad oggi, abbiamo testato paroxetina, Venlafaxina, Escitalopram, duloxetina, Clomipramina, Laroxil, Trittico e Mirtazapina.
(Non solo negli ultimi 4 mesi, ma nell’arco degli anni anche con altri psichiatri)
Da quanto ho potuto constatare, gli SSRI mi provocano invalidanti problemi sessuali, senza darmi però benefici sulla sfera psicologica.
Gli SNRI e l’anafranil, mi danno un giovamento a livello intestinale, ma credo personalmente che sia dovuta solo all’azione anticolinergica: se è vero che vado meno o non vado in bagno, è altrettanto vero che nelle interazioni sociali comunque sudo.
Ambedue le classi inoltre mi provocano un disturbo del sonno abbastanza invalidante con forti sogni/incubi, sudorazioni notturne e risvegli continui.
Da circa 7 giorni abbiamo rivisto la cura, inserendo al momento il solo trittico 60mg 25gocce fino a un massimo di 50.
Arrivavo dall’anafranil 37mg a rilascio prolungato, che comunque è stato il farmaco che tra una ripresa e l’altra, maggiormente utilizzato.
Nonostante averlo scalato in modo consono, sto ancora avvertendo modesti effetti da astinenza e, ovviamente, l’intestino ha ripreso a peggiorare, ma aspettiamo di vedere se l’azione del Trittico comporti un effetto migliorativo.
Tutta questa prefazione è per chiedervi, in casi di ipersensibilità a questi classici farmaci per la cura dell’ansia, esistono molecole alternative o comunque atipiche per la cura dell’ansia?
Specie su quella psicosomatica?
Grazie.
Cordialmente,
Gentilissimo,
Il Trittico, recentemente introdotto, può aiutare nel miglioramento dell'ansia e del sonno grazie alla sua azione sedativa, con effetti visibili generalmente in 3-4 settimane.
Il peggioramento intestinale e i sintomi da sospensione dell' Anafranil sono attesi e spesso transitori.
Per l’ansia psicosomatica, esistono diverse opzioni alternative che non siano SSRI o SNRI, tra cui ad esempio basse dosi di antipsicotici atipici o altri farmaci alternativi con effetto ansiolitico/sedativo.
L'utilizzo di tali molecole tuttavia va valutato considerando la storia clinica nella sua totalità, analizzando il rapporto rischio/beneficio sulla base della sintomatologia da lei presentata; è inoltre fondamentale un monitoraggio frequente da parte di uno specialista psichiatra per valutare sia l'efficacia che la tollerabilità.
Sono tutti fattori che possono essere valutati solo nel corso di una attenta e completa visita diretta.
Il consiglio è dunque di discutere di tali possibili alternative con il suo specialista di fiducia o con uno psichiatra che la possa visitare di persona, valutando in modo specifico la sua sintomatologia specifica per mettere a punto una terapia che sia personalizzata sulla base delle sue esigenze, per massimizzare i benefici e ridurre al minimo il rischio di possibili effetti avversi.
Resto a disposizione per eventuali necessità, un caro saluto
Il Trittico, recentemente introdotto, può aiutare nel miglioramento dell'ansia e del sonno grazie alla sua azione sedativa, con effetti visibili generalmente in 3-4 settimane.
Il peggioramento intestinale e i sintomi da sospensione dell' Anafranil sono attesi e spesso transitori.
Per l’ansia psicosomatica, esistono diverse opzioni alternative che non siano SSRI o SNRI, tra cui ad esempio basse dosi di antipsicotici atipici o altri farmaci alternativi con effetto ansiolitico/sedativo.
L'utilizzo di tali molecole tuttavia va valutato considerando la storia clinica nella sua totalità, analizzando il rapporto rischio/beneficio sulla base della sintomatologia da lei presentata; è inoltre fondamentale un monitoraggio frequente da parte di uno specialista psichiatra per valutare sia l'efficacia che la tollerabilità.
Sono tutti fattori che possono essere valutati solo nel corso di una attenta e completa visita diretta.
Il consiglio è dunque di discutere di tali possibili alternative con il suo specialista di fiducia o con uno psichiatra che la possa visitare di persona, valutando in modo specifico la sua sintomatologia specifica per mettere a punto una terapia che sia personalizzata sulla base delle sue esigenze, per massimizzare i benefici e ridurre al minimo il rischio di possibili effetti avversi.
Resto a disposizione per eventuali necessità, un caro saluto
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 443 visite dal 16/05/2025.
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