psicofarmaci e semaglutide per dimagrire

A causa dell'aumento di peso (Bmi attuale 28 circa, aumento di peso di circa 15 kg) conseguente alla terapia farmacologica, che assumo da almeno 18 mesi, a base di Paroxetina 40 mg (2 compresse), mi viene suggerito dallo specialista, al posto dello scalaggio del farmaco che si è dimostrato inizialmente difficoltoso (la riduzione è stata da 40 a 30 mg), di consultare un endocrinologo per una terapia dimagrante a base di Ozempic o farmaci omologhi.
Personalmente sono scettico riguardo all'utilizzo di questa categoria di farmaci, in primis per via degli effetti collaterali emergenti, oltre a quelli già noti; in secondo luogo mi sembra anomalo l'utilizzo di un farmaco che altererebbe ulteriormente il metabolismo per intervenire su una supposta sindrome dismetabolica.
Lo specialista che mi segue mi riferisce che ciò che si legge in giro è solo allarmismo infondato, scrivo qui per avere un ulteriore riscontro riguardo al mio problema.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
In teoria, lei non sarebbe candidabile per l'utilizzo del farmaco, nella attuale condizione, e se fosse prescritto dovrebbe acquistarlo a prezzo pieno, in quanto non rientra nelle categorie previste per il passaggio con il SSN.

Direi che prima di fare questi passaggi, la terapia psichiatrica va modulata.

Va sempre valutato il rapporto rischio/beneficio personale, prendendo anche in considerazione soluzioni differenti come modifiche alimentari mirate, supporto nutrizionale, o un eventuale passaggio ad antidepressivi meno impattanti sul peso, se tollerati.

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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentilissimo,

Un aumento di peso di 15 kg in 18 mesi sembra essere abbastanza indicativo di un effetto ascrivibile alla Paroxetina, tra l'altro effetto collaterale noto e molto comune di tale principio attivo.

E' sicuramente opportuna anche (come in tutti del resto) una attenzione alla dieta con indicazioni specifiche da parte di un professionista, in modo tale da poter apportare tutti i macronutrienti di cui necessità limitando l'introito calorico; tuttavia, per esperienza diretta spesso ciò non è sufficiente in chi manifesta un importante aumento di peso con la Paroxetina.

Per quale diagnosi nello specifico assume la Paroxetina, per sintomatologia depressiva, DOC o disturbo d'ansia?

In ciascuna di tali condizioni, se non ha già sperimentato molti altri farmaci in passato, in genere sarebbe opportuno valutare un possibile cambio di terapia con farmaci che possano avere efficacia sovrapponibile alla Paroxetina, ma che sono molto meno impattanti dal punto di vista del peso corporeo.

Tutto ciò ovviamente sempre monitorando e valutando se tale cambio sia effettivamente possibile mantenendo un buon compenso psichico. E' insomma una valutazione delicata ma che potrebbe essere presa in considerazione, anche per scongiurare eventuale ulteriore aumento di peso.

Resto a disposizione per eventuali necessità, un caro saluto.

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Gentile Dottore,
assumo il farmaco in seguito ad un episodio di depressione maggiore occorso nel periodo in cui ho iniziato l'assunzione.
Attualmente svolgo attività fisica intensa due volte a settimana e in generale non eccedo con l'alimentazione, ho avuto in questo periodo di tempo un aumento della massa muscolare ma non riesco ad ovviare all'aumento di massa grassa, che suppongo derivi dall'alterazione metabolica che si è instaurata con l'assunzione del farmaco.
Non ho asssunto mai altri psicofarmaci se non inizialmente Amisulpride come terapia di supporto alla Paroxetina, sospesa dopo alcuni mesi.
Dopo aver manifestato la mia preoccupazione per l'aumento di peso allo specialista, si è concordato uno scalaggio da 40 a 30 mg e sono sopraggiunti disturbi del sonno difficili da sopportare. Ho proposto uno scalaggio più blando o una compensazione dell'astinenza con altro ssri, l'atteggiamento del mio medico è tuttavia prudenziale, mi è stato suggerito di ritornare a 40 mg e di tentare la terapia dimagrante, di cui non sono proprio convinto.
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentile Utente,

I dettagli clinici aggiuntivi che hai fornito sono importanti e da tenere in considerazione.

Premetto che nel consulto scritto esistono sempre dei limiti intrinseci, per cui la situazione deve essere attentamente valutata da uno specialista di fiducia che possa visitarti direttamente ed accuratamente.

Sembra però emergere come molto probabile la possibilità che sia appunto la Paroxetina la causa dell'aumento del peso, anche considerando che già svolgi attività fisica e fai attenzione alla dieta.

Un primo consiglio che mi sento di darti è cercare di fare, almeno per un breve periodo, un vero e proprio "conteggio" delle calorie assunte per verificare se effettivamente sono al di sopra o al di sotto del tuo fabbisogno giornaliero.

Per tali valutazioni ti consiglio di effettuare una visita da un nutrizionista, sia per calcolare il tuo fabbisogno calorico che per effettuare una valutazione della composizione corporea, anche alla luce dell'aumento della massa muscolare.

Per quanto riguarda la terapia con Paroxetina, posso comprendere l'atteggiamento prudente da parte del tuo specialista, considerando che con la riduzione del dosaggio vi è stato un peggioramento dei sintomi.

Tuttavia il mio pensiero è che, se tale aumento di peso dovesse continuare nonostante la valutazione dal nutrizionista, l'attività fisica regolare e l'attenzione all'introito calorico, potrebbero essere valutate altre opzioni terapeutiche, magari dei farmaci appartenenti alla stessa classe della Paroxetina ma meno impattanti sulla problematica dell'aumento di peso.

Rinnovo cordiali saluti restando a disposizione.

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
la valutazione della condizione metabolica in questo momento non è secondaria.

Siccome fa palestra in teoria anche il metabolismo del cortisolo potrebbe essere alterato.

La scelta di un trattamento differente, va considerato in presenza di una effettiva condizione di aumento di peso secondaria all'utilizzo della paroxetina, sebbene sia frequente che possa accadere.

Pertanto la situazione richiede che sia chiarito l'aspetto metabolico rispetto al metabolismo dei glucidi e della insulino resistenza che può derivare dalla terapia o da altre condizioni esterne.

Valutare poi una dieta ipocalorica e movimento aerobico per ridurre la massa grassa.

L'opzione terapeutica che abbia una minore azione sul peso, se applicabile.

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Ringrazio entrambi i dottori per le utili indicazioni; chiedo al Dr. Ruggiero se sia possibile, per mezzo di esami del sangue, evidenziare se sono in atto le alterazioni che ha specificato nell'ultimo consulto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
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