Doc, ansia, depressione e famiglia difficile
salve, cercherò di stringere il più possibile ma probabilmente sarà un messaggio lungo, che però vi prego di leggere perché sono arrivata al limite.
Mi chiamo Ilaria e ho quasi 20 anni, da che ho memoria soffro di DOC non diagnosticato mai da nessuno perché non ho mai visto nessuno specialista e non l’ho mai detto a nessuno, ma ne sono certa.
Credo di soffrire anche di depressione e sicuramente soffro di ansia che mi porta anche problemi fisici e ho avuto un paio di episodi di autolesionismo, attacchi isterici ed esaurimenti nervosi.
Una parte di questi problemi credo derivino dalla mia famiglia e in particolare da rapporto con mia madre.
Mia madre mi ha fatta a 40 anni (ho una sorella più grande) e da piccola eravamo molto attaccate, lei mi aveva desiderata tanto, puntava tanto su di me e io le ero attaccata come una cozza.
Verso gli 11/12 anni sono iniziati i problemi un po’ più seri, culminati in vari episodi piuttosto gravi.
Durante questi episodi mia madre letteralmente esplode di rabbia, urla tantissimo, mi insulta pesantemente e a volte mi ha anche dato qualche schiaffo che però sinceramente è la cosa che ritengo meno grave e sicuramente quella che mi ha fatto meno male.
C’è da dire che questi episodi scaturiscono da eventi che visti dall’esterno sono futili, ma che in casa mia sono capaci di scatenare un inferno: dimenticato i panni in lavatrice, bruciato la carne, perso un mascara (poi pure ritrovato).
1 anno fa dopo uno di questi episodi ho fatto la valigia e sono andata a casa di mia sorella che è all’ultimo anno di medicina e tutt’ora vivo lì perché anche io frequento l’università.
Essendo a distanza le cose sembravano andare meglio, ma essendo una distanza breve torniamo spesso a casa e ricomincia tutto daccapo.
Mia madre mi ha sempre accusata dicendo di averle rovinato la vita perché sono un incapace, stupida, dormo in piedi, sono inutile, sciatta e penso solo a studiare.
La verità è questa: non ho amici, ero fidanzata e sono stata lasciata, non esco MAI, non bevo, non fumo, non ho rapporti.
I miei genitori sono sempre stati severi su questo e li ringrazio anche per l’educazione che mi hanno dato, ma sono praticamente un automa e le persone per questo mi hanno anche abbandonata.
Ho provato ad uscire da questa situazione provando a stare il più lontano possibile da lei, ma lei ci ha accusate di essere delle false che l’hanno abbandonata e di nuovo mi è venuto un attacco isterico e sono scappata di casa (ero appena ritornata).
Più che tagliarmi, fare il digiuno e piangere non ho saputo più che fare, lei ha sicuramente bisogno di aiuto e di tanto affetto che i suoi genitori non le hanno dato, infatti a me ora dispiace più per lei che per me, ma il fatto che le diciamo di farsi aiutare lei lo prende come un’offesa quasi.
La mia vita ormai è segnata e forse l’unica cosa che potrebbe salvarmi è andare in cura dentro un ospedale psichiatrico ma scrivere qui è il primo atto di coraggio che faccio e so già che non ne farò altri
Mi chiamo Ilaria e ho quasi 20 anni, da che ho memoria soffro di DOC non diagnosticato mai da nessuno perché non ho mai visto nessuno specialista e non l’ho mai detto a nessuno, ma ne sono certa.
Credo di soffrire anche di depressione e sicuramente soffro di ansia che mi porta anche problemi fisici e ho avuto un paio di episodi di autolesionismo, attacchi isterici ed esaurimenti nervosi.
Una parte di questi problemi credo derivino dalla mia famiglia e in particolare da rapporto con mia madre.
Mia madre mi ha fatta a 40 anni (ho una sorella più grande) e da piccola eravamo molto attaccate, lei mi aveva desiderata tanto, puntava tanto su di me e io le ero attaccata come una cozza.
Verso gli 11/12 anni sono iniziati i problemi un po’ più seri, culminati in vari episodi piuttosto gravi.
Durante questi episodi mia madre letteralmente esplode di rabbia, urla tantissimo, mi insulta pesantemente e a volte mi ha anche dato qualche schiaffo che però sinceramente è la cosa che ritengo meno grave e sicuramente quella che mi ha fatto meno male.
C’è da dire che questi episodi scaturiscono da eventi che visti dall’esterno sono futili, ma che in casa mia sono capaci di scatenare un inferno: dimenticato i panni in lavatrice, bruciato la carne, perso un mascara (poi pure ritrovato).
1 anno fa dopo uno di questi episodi ho fatto la valigia e sono andata a casa di mia sorella che è all’ultimo anno di medicina e tutt’ora vivo lì perché anche io frequento l’università.
Essendo a distanza le cose sembravano andare meglio, ma essendo una distanza breve torniamo spesso a casa e ricomincia tutto daccapo.
Mia madre mi ha sempre accusata dicendo di averle rovinato la vita perché sono un incapace, stupida, dormo in piedi, sono inutile, sciatta e penso solo a studiare.
La verità è questa: non ho amici, ero fidanzata e sono stata lasciata, non esco MAI, non bevo, non fumo, non ho rapporti.
I miei genitori sono sempre stati severi su questo e li ringrazio anche per l’educazione che mi hanno dato, ma sono praticamente un automa e le persone per questo mi hanno anche abbandonata.
Ho provato ad uscire da questa situazione provando a stare il più lontano possibile da lei, ma lei ci ha accusate di essere delle false che l’hanno abbandonata e di nuovo mi è venuto un attacco isterico e sono scappata di casa (ero appena ritornata).
Più che tagliarmi, fare il digiuno e piangere non ho saputo più che fare, lei ha sicuramente bisogno di aiuto e di tanto affetto che i suoi genitori non le hanno dato, infatti a me ora dispiace più per lei che per me, ma il fatto che le diciamo di farsi aiutare lei lo prende come un’offesa quasi.
La mia vita ormai è segnata e forse l’unica cosa che potrebbe salvarmi è andare in cura dentro un ospedale psichiatrico ma scrivere qui è il primo atto di coraggio che faccio e so già che non ne farò altri
Sostiene di avere un disturbo, non diagnosticato da nessuno, ma non si è rivolta ad uno specialista per una terapia che possa in qualche modo ridurre una sintomatologia che non ha specificato.
Poi, lo scritto passa su sua madre che probabilmente avrà le sue problematiche ma che lei non può gestire.
La cosa primaria è di stabilire per se stessa un percorso di cura valido in cui diagnosi, terapia e controlli possono essere un passaggio utile per stabilire un miglioramento che possa renderla più libera di gestire le proprie situazioni senza sentirsi ingabbiata in questa situazione.
Resto a disposizione per eventuali necessità, un caro saluto
Poi, lo scritto passa su sua madre che probabilmente avrà le sue problematiche ma che lei non può gestire.
La cosa primaria è di stabilire per se stessa un percorso di cura valido in cui diagnosi, terapia e controlli possono essere un passaggio utile per stabilire un miglioramento che possa renderla più libera di gestire le proprie situazioni senza sentirsi ingabbiata in questa situazione.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 169 visite dal 20/06/2025.
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