Rimuginio e pensieri ossessivi sul mio aspetto

buonasera, cerco consigli su come interrompere un ciclo di pensieri intrusivi e a tratti ossessivi su cui non riesco ad avere controllo.
Il principio di base è che nulla di me sia apprezzabile abbastanza e la dinamica solitamente segue questo schema: vedo una persona o una rappresentazione/immagine (in presenza, online, reale, un disegno, ecc) con qualità x apprezzabile diversa da me, opposta o che a me manca e inizio a rimuginare ossessivamente sul mio aspetto, spendendo ore a volte giornate intere fino ad avere nausea e crisi di pianto o di ansia e volermi fare male.
L'altra caratteristica è che sono contraddittoria, cioè vedo una persona più magra di me, allora io sono troppo grassa, vedo una persona più formosa di me, allora io sono troppo magra, con colori più scuri, io sono troppo chiara, colori più chiari, io non sono abbastanza "luminosa" ecc, non è cioè mai una aspirazione fissa e, quindi, raggiungibile, il criterio con cui valuto me stessa e gli altri cambia anche più volte al giorno in base a ciò che in quel momento percepisco opposto/diverso da me e quindi migliore, di valore, meritevole.
In pratica non c'è scampo, nessun aggiustamento che possa farmi sentire finalmente in pace con me stessa, perfino la percezione di me cambia in base a come percepisco gli altri, non so bene come spiegarmi ma è una spirale da cui non riesco ad uscire una volta entrata, consumo ore ed ore a guardare profili, foto, immagini notando tutto quello che non va in me.
Mi rendo conto che sia tremendamente ridicolo come problema ma mi rovina intere giornate ed è quasi costantemente nella mia testa, stanotte non sono riuscita a dormire per questo motivo e sono stata fisicamente male, non riesco a concentrarmi o fare nulla a volte. Sfrutto l'anonimato per dire una cosa che mi inbarazzerebbe altrimenti, ma penso che lo scopo di questi pensieri sia quello di confermare a me stessa una convinzione che non riesco a cambiare per quanto, giuro, ci abbia provato tante volte, che non sia cioè meritevole di affetto da parte di nessuno. Cioè la conseguenza che traggo dal pensiero apparentemente stupido come "la mia pelle non è abbastanza liscia", e quello che mi scatena l'attacco di ansia in fondo è questo. In ogni caso c'è qualcosa che potrei fare di utile in quei momenti per interrompere i pensieri?

P. S. non soffro e non ho mai sofferto di dca né di dismorfia nello specifico, sono però stata in terapia ma con poca costanza e da anni ho smesso, comunque sì sto pensando di riprendere
P. P. S.
Non è sempre solo legato al mio aspetto fisico o all'estetica, anche ad altri aspetti, in genere alla mia persona nel complesso, di valore in generale, purtroppo non ho abbastanza caratteri per esprimermi meglio di così.
Dr. Salvatore Valenti Dentista, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicologo, Gnatologo, Odontostomatologo, Medico osteopata 114 4
Buonasera,
la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità una situazione di evidente sofferenza. I pensieri che descrive non sono affatto banali, né trascurabili: mostrano un conflitto profondo con la percezione di sé, alimentato da confronti continui e instabili che la lasciano senza un riferimento interno stabile. Con i limiti di un contatto online, posso dirle che la sensazione di non essere mai abbastanza , in forme sempre diverse, sembra radicarsi in una convinzione dolorosa e persistente di non essere meritevole di affetto.
È comprensibile che questo circolo vizioso le provochi ansia, fatica e sentimenti autolesivi. In quei momenti, può essere utile ricordare che ciò che pensa non equivale a ciò che è: i pensieri intrusivi non sono fatti, ma espressioni di un disagio che ha bisogno di essere accolto. Riprendere un percorso di sostegno, con continuità, potrebbe offrirle uno spazio sicuro in cui lavorare su questi vissuti e ricostruire gradualmente un senso di sé più stabile e equilibrato.

Dott. Salvatore Valenti
Medico Odontoiatra, Psicologo - Agopuntura e Ipnosi
Prof. a c. Università di Roma

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