Paura di perdere un amore a distanza: come gestirla?
Buonasera, vorrei raccontare di una situazione che, pur rendendomi molto felice, mi provoca anche molta paura.
Da circa due mesi e mezzo ho una frequentazione a distanza con una persona che conosco da 5/6 mesi.
Anche se non siamo ufficialmente fidanzati, il nostro rapporto è molto intenso: ci sentiamo ogni giorno, passiamo gran parte del nostro tempo libero a parlare, ci trattiamo come una coppia a tutti gli effetti.
Ci diciamo molte volte al giorno che ci amiamo, che ci manchiamo veramente tanto anche stando "lontani" per tipo un'ora, ci chiamiamo amore e c’è un forte coinvolgimento emotivo reciproco.
Nonostante lui mi rassicuri spesso, dicendomi che non vuole perdermi e che tiene molto a me perché dice che da quando parla con me sta molto meglio rispetto a prima che vedeva tutto piatto e non aveva motivazione, che sono l'unica per cui ha provato un sentimento così forte e che si è innamorato nel momento in cui non voleva nulla e non cercava nessuno, dove stava lontano da tutti, io vivo con una paura costante che questa relazione possa finire e di poterlo perdere.
È una paura che non riesco a controllare, anche se razionalmente so che al momento non ci sono segnali concreti che vadano in quella direzione.
È anche la mia prima esperienza di questo tipo, e forse la distanza aumenta le mie insicurezze.
Tengo davvero molto a lui e questa paura mi fa stare male, perché ho il timore che possa rovinare qualcosa di bello e di starci molto male poi.
Vorrei capire cosa ne pensate di questa situazione, come posso gestirla e come vivere il rapporto con più serenità, senza il costante timore di perderlo.
Da circa due mesi e mezzo ho una frequentazione a distanza con una persona che conosco da 5/6 mesi.
Anche se non siamo ufficialmente fidanzati, il nostro rapporto è molto intenso: ci sentiamo ogni giorno, passiamo gran parte del nostro tempo libero a parlare, ci trattiamo come una coppia a tutti gli effetti.
Ci diciamo molte volte al giorno che ci amiamo, che ci manchiamo veramente tanto anche stando "lontani" per tipo un'ora, ci chiamiamo amore e c’è un forte coinvolgimento emotivo reciproco.
Nonostante lui mi rassicuri spesso, dicendomi che non vuole perdermi e che tiene molto a me perché dice che da quando parla con me sta molto meglio rispetto a prima che vedeva tutto piatto e non aveva motivazione, che sono l'unica per cui ha provato un sentimento così forte e che si è innamorato nel momento in cui non voleva nulla e non cercava nessuno, dove stava lontano da tutti, io vivo con una paura costante che questa relazione possa finire e di poterlo perdere.
È una paura che non riesco a controllare, anche se razionalmente so che al momento non ci sono segnali concreti che vadano in quella direzione.
È anche la mia prima esperienza di questo tipo, e forse la distanza aumenta le mie insicurezze.
Tengo davvero molto a lui e questa paura mi fa stare male, perché ho il timore che possa rovinare qualcosa di bello e di starci molto male poi.
Vorrei capire cosa ne pensate di questa situazione, come posso gestirla e come vivere il rapporto con più serenità, senza il costante timore di perderlo.
Gentile utente,
é comprensibile che una relazione così intensa la faccia sentire molto felice, ma anche molto fragile, soprattutto quando la paura di perderla diventa costante e difficile da controllare.
Considerando che, a distanza di pochi giorni, quanto descrive ora sembra riferirsi allo stesso rapporto o comunque a dinamiche molto simili a quelle del consulto precedente è utile fermarsi su questo punto: la paura sembra riattivarsi ogni volta che il legame diventa emotivamente centrale per lei. Anche allora non erano tanto i comportamenti concreti dell’altra persona a creare difficoltà, quanto l’allarme interno che si accendeva e prendeva spazio.
Il rapporto che descrive è molto intenso, soprattutto se si considera che è a distanza, dura da pochi mesi ed è una delle sue prime esperienze di questo tipo. In una fase della vita in cui si stanno ancora costruendo i propri riferimenti affettivi, è comprensibile che un legame così venga vissuto con molta forza e con il timore di perderlo.
Quando gran parte della sicurezza emotiva passa attraverso l’altro, la paura diventa inevitabilmente più presente, anche in assenza di segnali concreti. In questo senso, la distanza e il bisogno costante di rassicurazioni rischiano di alimentare quel circolo di cui avevamo già parlato.
Sul piano pratico, resta valido quanto già accennato: provare a non far coincidere tutta la sua tranquillità con il rapporto, mantenendo spazi, tempi e attività che non ruotino solo attorno a lui. Questo non significa vivere il legame con meno intensità, ma con meno pressione, lasciando che il tempo faccia la sua parte.
Visto che questo vissuto si ripresenta in modo così rapido e intenso, può essere utile valutare uno spazio di confronto più continuativo, per capire da dove nasce questa paura e come stare in una relazione senza sentirsi costantemente in bilico.
Un cordiale saluto.
é comprensibile che una relazione così intensa la faccia sentire molto felice, ma anche molto fragile, soprattutto quando la paura di perderla diventa costante e difficile da controllare.
Considerando che, a distanza di pochi giorni, quanto descrive ora sembra riferirsi allo stesso rapporto o comunque a dinamiche molto simili a quelle del consulto precedente è utile fermarsi su questo punto: la paura sembra riattivarsi ogni volta che il legame diventa emotivamente centrale per lei. Anche allora non erano tanto i comportamenti concreti dell’altra persona a creare difficoltà, quanto l’allarme interno che si accendeva e prendeva spazio.
Il rapporto che descrive è molto intenso, soprattutto se si considera che è a distanza, dura da pochi mesi ed è una delle sue prime esperienze di questo tipo. In una fase della vita in cui si stanno ancora costruendo i propri riferimenti affettivi, è comprensibile che un legame così venga vissuto con molta forza e con il timore di perderlo.
Quando gran parte della sicurezza emotiva passa attraverso l’altro, la paura diventa inevitabilmente più presente, anche in assenza di segnali concreti. In questo senso, la distanza e il bisogno costante di rassicurazioni rischiano di alimentare quel circolo di cui avevamo già parlato.
Sul piano pratico, resta valido quanto già accennato: provare a non far coincidere tutta la sua tranquillità con il rapporto, mantenendo spazi, tempi e attività che non ruotino solo attorno a lui. Questo non significa vivere il legame con meno intensità, ma con meno pressione, lasciando che il tempo faccia la sua parte.
Visto che questo vissuto si ripresenta in modo così rapido e intenso, può essere utile valutare uno spazio di confronto più continuativo, per capire da dove nasce questa paura e come stare in una relazione senza sentirsi costantemente in bilico.
Un cordiale saluto.
Dr. Vincenzo Capretto, psicologo.
Ricevo a Roma e on line.
vincenzocapretto.psy@icloud.com - 3356314941
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3 visite dal 29/12/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Consulti su problemi relazionali
- Paura di perdere un amore a distanza: come gestirla?
- Senso di vita sprecata
- Dubbi sulla relazione: è solo attrazione o c'è altro?
- Quando una relazione diventa tossica: la mia potrebbe essere considerata tale?
- Madre critica e offensiva per la situazione sentimentale: come reagire?
- Gelosia eccessiva in coppia: come gestirla?