Problemi di coppia: bassa libido e fissazione sul seno. Si può risolvere?

Buongiorno, vorrei richiedere il vostro parare in merito a una problemaitca di coppia.

Io e il mio partner abbiamo un alta compatibilità in ogni ambito di vita ad eccezione di quella sessuale.

Le problematiche che abbiamo riscontrato sono principalmente due:
1.
Lui qualche tempo fa ha avuto una relazione di qualche anno dove la partner di allora non era propensa a fare sesso, per cui ha cercato di reprimere questo lato del rapporto per poterlo portare avanti.

Ciò sembra averlo portato ad provare meno attrazione sessuale all' aumentare del sentimento e legame con il partner.
È possibile risolvere questa "dissociazione" con la terapia?

2.
Lui ha una sorta di ossessione per il seno grande, il che, a suo dire gli fa provare meno attrazione nei miei confronti, nonostante tutto il resto gli piaccia.
Sembra che questo elemento sia indispensabile per lui.

È possibile lavorare su questo elemento?

Questo lo porta a non prendere mai iniziativa e la nostra attività sessuale si sta riducendo a zero, questo mi fa sentire poco desiderata e alle volte meno femminile per l' avere poco seno.

C'è qualche speranza di sanare queste problematiche o il rapporto è destinato a finire?

Grazie in anticipo
Dr. Vincenzo Capretto Psicologo 71 9
Gentile,

le sue domande sono chiare e toccano un punto molto delicato del rapporto. Provo a risponderle in modo diretto, senza semplificare, ma tenendo conto dei limiti di questo spazio.

Sul primo aspetto: sì, è possibile che un’esperienza precedente, in cui il desiderio è stato a lungo represso per mantenere il legame, abbia lasciato una sorta di associazione tra maggiore coinvolgimento affettivo e riduzione dell’attivazione sessuale. Questo non è raro e può essere lavorato in terapia, soprattutto se la persona è consapevole del problema e motivata a capirne l’origine. Non si tratta di forzare il desiderio, ma di comprendere cosa lo inibisce oggi.

Sul secondo punto: le preferenze fisiche esistono, ma quando diventano condizione rigida e imprescindibile e finiscono per bloccare il desiderio verso il partner, non sono più solo un gusto personale. Anche questo è un aspetto su cui si può lavorare, non per cambiare forzatamente ciò che piace, ma per capire che ruolo ha assunto quella focalizzazione e perché è diventata così centrale.

Detto questo, il nodo più importante non è solo lui, ma l’effetto che questa situazione sta avendo su di lei: sentirsi poco desiderata, meno femminile, progressivamente esclusa dalla dimensione intima. Questo, nel tempo, rischia di minare profondamente il legame, anche quando il resto della coppia funziona.

Alla domanda se ci sia speranza, la risposta è: dipende da quanto entrambi siete disposti a lavorare su questi temi insieme. Qui non sembra sufficiente un lavoro individuale su uno solo dei due. Un consulto di coppia, meglio se con un professionista che abbia competenze anche nell’area della sessualità (anche se non obbligatorio), può essere uno spazio utile per capire se queste difficoltà sono trasformabili o se stanno segnalando un’incompatibilità più profonda.

In questo contesto è difficile andare oltre senza rischiare risposte generiche. Quello che emerge, però, è che la sofferenza che descrive merita ascolto e non dovrebbe essere portata avanti in solitudine.

Un cordiale saluto.

Dr. Vincenzo Capretto, psicologo.
Ricevo a Roma e on line.
vincenzocapretto.psy@icloud.com - 3356314941

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