Scompenso psicotico o dissociazione?

Buongiorno,
sono una ragazza con diagnosi di disturbo borderline di personalità.

Sto seguendo una psicoterapia psicoanalitica e ho alle spalle diversi anni di percorsi psichiatrici, ricoveri e terapie farmacologiche.

Vi scrivo per avere un parere clinico su un dubbio che sento forte da tempo: quello che mi è successo era davvero uno scompenso psicotico o piuttosto un grave episodio dissociativo?


Cercherò di spiegare in modo sintetico:

Alcuni anni fa ho vissuto un’esperienza in cui una parte più piccola e fragile di me ha preso il controllo: avevo cambiamenti corporei visibili (pupille dilatate, labbra gonfie, cambiamento della postura) e la sensazione di essere "posseduta" da una parte bambina.


In quel periodo ho avuto amnesie significative che ho tutt'ora (ad esempio non mi ricordavo le conversazioni con altri, non ricordavo di essermi fatta del male, non ricordo la mia ultima relazione di 6 mesi fa nel senso non ricordo assolutamente di cosa parlavamo e la dinamica della relazione, ho fatto un anno di DBT ma non ricordo nulla, ho fatto 5 mesi di psicoanalisi che sta ancora procedendo ma continuo a non ricordarmi il contenuto delle sedute);

Provavo esperienze corporee alterate: arti deformati, difficoltà a riconoscermi allo specchio, sentirmi come paralizzata;

Vivevo forte disorientamento nel tempo e nello spazio, senza mai perdere completamente il contatto con la realtà;

La mia identità sembrava spezzata.
In una seduta EMDR, alla domanda Dov’è Giorgia?
, ho risposto piangendo: È morta;

Per molto tempo ho sentito che c'erano due parti dentro di me: una adulta (assente) e una bambina autodistruttiva che ha guidato le mie azioni, compresi gesti autolesivi e tentativi di suicidio.
Questo è durato anni.



Non ho mai avuto veri deliri, né allucinazioni uditive o visive nel senso stretto.

Secondo gli psichiatri si è trattato di uno scompenso psicotico, ma io mi ci ritrovo poco.

Sto iniziando a pensare che si tratti piuttosto di un disturbo dissociativo non altrimenti specificato (OSDD) o comunque di un quadro dissociativo grave legato al trauma.


Chiedo gentilmente un parere: ha senso approfondire questa ipotesi?

Ringrazio in anticipo chi vorrà rispondere.


Cordiali saluti,
Giorgia
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Ha una diagnosi codificata e ben precisa, inoltre è seguita da diversi specialisti. Eppure di tanto in tanto comincia a dubitare della diagnosi e cerca di attaccarsi a suggestioni di qualche tipo per trovare una differente condizione diagnostica.

Ciò è anche parte del disturbo da cui è affetta.


Non ha senso perseguire questa come altre ipotesi.

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Infatti lo psicoterapeuta che mi segue mi ha appena scritto che ho un disturbo dissociativo oltre che un disturbo borderline. Io dubitavo della mia sola diagnosi perché ne avevo motivi e ho ragione
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
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