Sesso con mia moglie in menopausa in cura psichiatrica

Buonasera, chiedo questo consulto che sarà un poco lungo per spiegare meglio la situazione.
Sono un uomo di 58 anni normale non molto sportivo ma comunque ancora attivo sessualmente sposato felicemente con una donna di 59 ancora attraente e 2 figli che grandi che lavorano e sono fuori al nord.
È da qualche anno che combatto con mia moglie di 59 anni casalinga in menopausa, per farle capire che ho bisogno di particolari attenzioni sessuali.
Per quanto riguarda mia moglie lei è in cura da un psichiatra da circa un anno, perché da più di una decina di anni che soffre di attacchi di panico e ansia per vecchi motivi dal 2000 con la morte prima del padre e poi della madre, per questo motivo si rivolse al medico di famiglia le ha prescritto le lorans da 1mg tutte le sere e paroxetina da 1mg tutte le mattine.
Oramai sono 10 anni e più che fa questa cura ed è convinta che ha risolto almeno per il 90% i problemi che ha.
Poi è entrata in menopausa ed ho visto che dal lato sessuale diciamo che una volta al mese forse ha qualche sussulto, ma raro.
Io devo dire che ho anche dei piaceri particolari per fare sesso, vista anche la mia età e non proprio atletico, sono amante dei film porno ma non per eccitarmi o masturbarmi, ma il solo fatto di vedere particolari scene e questa cosa la condivido con mia moglie apertamente.
Unico problema che questa condivisione a mia moglie non ha nessun effetto, se non di rado, anzi pochissime volte.
A me piace molto se lei guardando i film si eccita e condivide con me il piacere, ma è raro.
Poi le ho anche consigliato, proprio perché in menopausa, di avvicinarsi alla masturbazione e conoscenza del suo corpo in modo da alleviare anche eventualmente i sintomi della menopausa essendo lei un poco chiusa.
Poi ho letto che se la pratica della masturbazione fatta conuna certa regolarità, senza essere compulsiva, potrebbe avere effetti benefici sia psichici che fisici, per il rilascio di endorfine e altre sostanze che sono ottime a combattere anche questi stati di ansia e stress.
Inoltre essendo casalinga e la mattina sola in casa potrebbe essere un motivo per fare qualcosa e avere un interesse, visto che a volte dice che non sa cosa fare, ma lei non vuole accettare.
Ha provato qualche volta, 3 - 4 volte, ma dice che le porta via troppo tempo non si sente a suo agio.
Come potrei farle capire che potrebbe essere un qualcosa che potrebbe far scaldare le giornate e anche il nostro rapporto renderlo più vivace e con qualche interesse?
Premetto che si esce e si fa comunque una vita sociale più o meno normale.
Come posso convincerla?
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Mi scusi, ma mi sembra che stia facendo un po' di confusione. Lei spera che sua moglie si attivi sessualmente per motivi comprensibilissimi, però da una parte parla di una complicità pre-esistente, visione di materiale porno etc, dall'altra di una persona che non conosce l'autoerotismo e non lo praticava da prima, e che poi ha perso l'iniziativa con la menopausa (la terapia, essendo in corso da 10 anni, non mi pare il fattore fondamentale).
Quindi, non è che si tratta di consigliare a sua moglie uno stile di vita o il sesso come passatempo: se la signora avesse interesse, non avrebbe bisogno di un "consiglio" sul fare ciò che le piace fare. Evidentemente in questo momento, come effetto della menopausa, è venuto meno l'interesse, e forse per la signora ciò non costituisce un problema.
E' comprensibile che ciò sia un problema di coppia, ma non mi pare che uno debba "far capire" all'altro cosa deve desiderare o sentire, non è questione di ragionamento...
La forzatura verso una pratica non condivisa solitamente non produce una buona intesa, anche se può essere soddisfacente per uno dei due, in mancanza d'altro. A volte anzi, che uno faccia sesso perché "deve" peggiora la qualità dei (pochi) rapporti spontanei che rimanevano.
Esistono professionisti che si occupano di problemi sessuali, sia psicologici che medici che psichiatri, ma il presupposto è che la persona abbia un disagio.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Allora la pratica di masturbarsi non l' ha mai fatta. Mia moglie non la ritiene una cosa seria o che potrebbe aiutarla, dice che sono fesserie. Io vorrei capire come potrei spiegare in modo esaustivo che potrebbe funzionare, potrebbe anche riavvivare il rapporto e forse allontanarsi dalle pillole che prende, che è la cosa che penso le fanno comunque male. Farle provare interesse. Ho anche capito che tutto quello che i medici le consigliano lei subito si attiva. Anche per una banalissima analisi, subito esegue alla lettera quello che il medico le dice. Ultimo medico di famiglia, andato in pensione, ha cercato di farle capire che le.pillole non sono la situazione definitiva ma solo un mezzo per poter rientrare in uno stato normale, se possibile. La giornata tipica di mia moglie è questa: sveglia la mattina verso le 9 - 10 prima cosa prende la paroxetina, fa ovviamente dei servizi di casa poi si riposa un poco verso le 13 prepara qualcosa da mangiare, io arrivo verso le 15 tutti i giorni e quasi sempre mangio solo. La trovo a letto che dorme o con il Cellulare in mano a scrollare. Diciamo che verso le 18 di sera si alza se deve fare qualcosa oppure continua a dormire o scrollare con il cellulare. Verso le 21 si cerca di cenare. Poi verso le 23 dopo avere letto qualcosa libro o altro a dormire ma sempre prende la lorans da 1mg e dorme. Raramente mi fa capire quella volata al mese di avere tempo anche per me. Nel letto a grattarla sulla schiena e se va bene capita qualcosa altrim6si addormenta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Scusi, ma mi par di capire che Lei è contrario alla terapia, non si sa perché e cosa c'entri, visto che la prende da 10 anni. Mi sembra una posizione poco costruttiva oltre che totalmente arbitraria. Se ha delle antipatie verso le terapie di un'altra persona, spieghi almeno perché (che le facciano male evidentemente non è opinione condivisa da sua moglie e dai medici che la seguono, come minimo).

Propone un punto di vista abbastanza a vicolo cieco. Vuole cercare di "convincere" sua moglie che un qualcosa le deve interessare. Se non le interessa.... Se qualcuno le proponesse di fare un'attività che non corrisponde a nessuna sua richiesta, solo per un suo interesse personale, le darebbe fastidio presumo. L'effetto che probabilmente ottiene in questo modo nei riguardi di sua moglie è lo stesso.

Qui il problema non è sapere se è comprensibile che Lei soffra della mancanza di attività sessuale, ma di capire che è altrettanto comprensibile che se una persona non ha voglia di sesso non lo cerchi e lo eviti se gli si propone, senza che questo costituisca magari un disagio o una fonte di sofferenza.
Visto che sua moglie riconosce alla medicina un'autorevolezza per altri argomenti, se mai ha senso rivolgersi a chi si occupa di questi problemi per sapere cosa ha senso fare.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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