26 anni di differenza: ci si può innamorare ?
Buongiorno,
ho 63 anni, sposato da 31, due figli di 29 e 20 anni il maggiore prossimo al matrimonio ed una vita famigliare fatta, di alti e bassi, momenti felici e talvolta incomprensioni.
Oltre un’anno e mezzo fa c’è stato un reciproco avvicinamento con una collega che ha 26 anni meno di me, anche essa sposata da 11 anni e con una figlia di 9 anni.
Il rapporto è iniziato da una semplice simpatia reciproca oltre che attrazione, ed abbiamo trovato, da subito molte cose in comune che hanno portato ad un sempre maggior coinvolgimento emotivo e, in un tempo che io considero molto breve, anche fisico.
Questa relazione si è via via consolidata e trasformata in un sentimento d’amore reciproco con tempi che sono stati differenti fra noi nella presa di consapevolezza di questo.
Non c’è momento, nei quali non stia pensando a lei e questo è anche un suo stato d'animo.
Ci viene ansia se non riusciamo a stare insieme ed anche se solo non riusciamo a parlarci e confidarci per telefono o via chat.
Con lei mi sono aperto a 360 gradi ed ho modo di potermi esprimere come mai ho fatto in vita mia perchè che mi ha dato una fiducia immensa, ricambiata al 100%; entrambi abbiamo confidato all’altro cose anche molto personali legate sia al passato che al presente che mai avrei immaginato di poter fare.
Ho trovato una persona alla quale posso dare tutto me stesso mentre con mia moglie, madre splendida e premurosa, c’è spesso una sorta di paura perché la critica nei miei confronti è sempre dietro l’angolo e questo a portato a spegnere il dialogo.
Anche per quanto riguarda l’aspetto sessuale, con mia moglie abbiamo avuto rapporti modo radi e sono oltre 6 anni che non ne abbiamo; lei è entrata in menopausa, io l’ho scoperto quasi casualmente, e questa cosa mi ha fatto capire che non c'è nulla se non l'amore per i figli.
Viceversa, l’aspetto sessuale con la collega, nonostante le difficoltà che io inizio ad avere legate alla mia non più giovane età ed i conseguenti dubbi per il futuro, funziona molto bene.
Già da tempo abbiamo pensato di cambiare vita perché stiamo molto bene insieme e soffriamo la lontananza.
Siamo ormai vicini a voler lasciare alle spalle le nostre vecchie vite ed abitudini, ma i dubbi sorgono spontanei e sono legati più che altro alla capacità di abbandonare le certezze di una vita e la paura per le reazioni dei figli; inoltre la differenza di età mi lascia dubbioso su come potrà essere fra un po' di anni.
Talvolta mi chiedo perciò se sia possibile che una storia come la nostra, di due persone con così tanta differenza di età e così diverse esperienze di vita, in una storia iniziata quasi casualmente possa essere dettata da Amore o da altre motivazioni.
Quando ci penso mi dico che, se penso sempre a lei, è perchè ne sono innamorato, ma è davvero così?
Qualsiasi commento, da chi ha esperienza in merito, sarà ben accetto per permettermi di capire quello che sto vivendo e se potrò avere un futuro sereno con lei.
Grazie!
ho 63 anni, sposato da 31, due figli di 29 e 20 anni il maggiore prossimo al matrimonio ed una vita famigliare fatta, di alti e bassi, momenti felici e talvolta incomprensioni.
Oltre un’anno e mezzo fa c’è stato un reciproco avvicinamento con una collega che ha 26 anni meno di me, anche essa sposata da 11 anni e con una figlia di 9 anni.
Il rapporto è iniziato da una semplice simpatia reciproca oltre che attrazione, ed abbiamo trovato, da subito molte cose in comune che hanno portato ad un sempre maggior coinvolgimento emotivo e, in un tempo che io considero molto breve, anche fisico.
Questa relazione si è via via consolidata e trasformata in un sentimento d’amore reciproco con tempi che sono stati differenti fra noi nella presa di consapevolezza di questo.
Non c’è momento, nei quali non stia pensando a lei e questo è anche un suo stato d'animo.
Ci viene ansia se non riusciamo a stare insieme ed anche se solo non riusciamo a parlarci e confidarci per telefono o via chat.
Con lei mi sono aperto a 360 gradi ed ho modo di potermi esprimere come mai ho fatto in vita mia perchè che mi ha dato una fiducia immensa, ricambiata al 100%; entrambi abbiamo confidato all’altro cose anche molto personali legate sia al passato che al presente che mai avrei immaginato di poter fare.
Ho trovato una persona alla quale posso dare tutto me stesso mentre con mia moglie, madre splendida e premurosa, c’è spesso una sorta di paura perché la critica nei miei confronti è sempre dietro l’angolo e questo a portato a spegnere il dialogo.
Anche per quanto riguarda l’aspetto sessuale, con mia moglie abbiamo avuto rapporti modo radi e sono oltre 6 anni che non ne abbiamo; lei è entrata in menopausa, io l’ho scoperto quasi casualmente, e questa cosa mi ha fatto capire che non c'è nulla se non l'amore per i figli.
Viceversa, l’aspetto sessuale con la collega, nonostante le difficoltà che io inizio ad avere legate alla mia non più giovane età ed i conseguenti dubbi per il futuro, funziona molto bene.
Già da tempo abbiamo pensato di cambiare vita perché stiamo molto bene insieme e soffriamo la lontananza.
Siamo ormai vicini a voler lasciare alle spalle le nostre vecchie vite ed abitudini, ma i dubbi sorgono spontanei e sono legati più che altro alla capacità di abbandonare le certezze di una vita e la paura per le reazioni dei figli; inoltre la differenza di età mi lascia dubbioso su come potrà essere fra un po' di anni.
Talvolta mi chiedo perciò se sia possibile che una storia come la nostra, di due persone con così tanta differenza di età e così diverse esperienze di vita, in una storia iniziata quasi casualmente possa essere dettata da Amore o da altre motivazioni.
Quando ci penso mi dico che, se penso sempre a lei, è perchè ne sono innamorato, ma è davvero così?
Qualsiasi commento, da chi ha esperienza in merito, sarà ben accetto per permettermi di capire quello che sto vivendo e se potrò avere un futuro sereno con lei.
Grazie!
Buongiorno,
Leggere le sue parole restituisce con forza la complessità emotiva e relazionale che sta vivendo. È evidente quanto questa relazione abbia avuto un impatto profondo su di lei, al punto da rimettere in discussione molti equilibri, non solo familiari ma anche identitari.
Quando una nuova relazione ci permette di sentirci visti, ascoltati, desiderati e finalmente liberi di esprimerci, può emergere un senso di vitalità che sembrava perduto. Non è raro che in età matura si apra un tempo psicologico di bilancio, nel quale si senta il bisogno di recuperare parti di sé rimaste inascoltate. A volte questo passaggio prende forma attraverso un incontro significativo, come nel suo caso.
La relazione extraconiugale, tuttavia, tende a svilupparsi in un contesto protetto, idealizzato, dove la quotidianità e le responsabilità familiari restano sospese. Proprio per questo, è legittimo domandarsi se ciò che si prova sia amore autentico o piuttosto il bisogno di sentirsi di nuovo vivi, scelti, desiderati. Ma non è una contraddizione: spesso l’amore e il desiderio di rinascita coesistono, e distinguerli non è immediato.
Anche la differenza d’età può diventare una lente attraverso cui interrogare il futuro: quanto sarà sostenibile nel tempo? Come evolveranno le esigenze, i ritmi, le aspettative? Domande che meritano spazio, perché hanno a che fare con la progettualità concreta, non solo con il sentimento.
Infine, accenna alla sua famiglia, ai figli e alla paura di ferirli o deluderli. È una paura comprensibile. Ma ciò che spesso aiuta non è fingere che tutto vada bene o restare dove non ci si sente più vivi, bensì interrogarsi con sincerità su ciò che si desidera costruire. La libertà non è solo scegliere per sé, ma anche assumersi la responsabilità di ciò che quella scelta comporta per sé e per gli altri.
Questa fase merita un ascolto profondo e, se lo ritiene utile, uno spazio terapeutico dove mettere ordine, dare un senso e prendere decisioni più consapevoli.
Resto a disposizione,
Leggere le sue parole restituisce con forza la complessità emotiva e relazionale che sta vivendo. È evidente quanto questa relazione abbia avuto un impatto profondo su di lei, al punto da rimettere in discussione molti equilibri, non solo familiari ma anche identitari.
Quando una nuova relazione ci permette di sentirci visti, ascoltati, desiderati e finalmente liberi di esprimerci, può emergere un senso di vitalità che sembrava perduto. Non è raro che in età matura si apra un tempo psicologico di bilancio, nel quale si senta il bisogno di recuperare parti di sé rimaste inascoltate. A volte questo passaggio prende forma attraverso un incontro significativo, come nel suo caso.
La relazione extraconiugale, tuttavia, tende a svilupparsi in un contesto protetto, idealizzato, dove la quotidianità e le responsabilità familiari restano sospese. Proprio per questo, è legittimo domandarsi se ciò che si prova sia amore autentico o piuttosto il bisogno di sentirsi di nuovo vivi, scelti, desiderati. Ma non è una contraddizione: spesso l’amore e il desiderio di rinascita coesistono, e distinguerli non è immediato.
Anche la differenza d’età può diventare una lente attraverso cui interrogare il futuro: quanto sarà sostenibile nel tempo? Come evolveranno le esigenze, i ritmi, le aspettative? Domande che meritano spazio, perché hanno a che fare con la progettualità concreta, non solo con il sentimento.
Infine, accenna alla sua famiglia, ai figli e alla paura di ferirli o deluderli. È una paura comprensibile. Ma ciò che spesso aiuta non è fingere che tutto vada bene o restare dove non ci si sente più vivi, bensì interrogarsi con sincerità su ciò che si desidera costruire. La libertà non è solo scegliere per sé, ma anche assumersi la responsabilità di ciò che quella scelta comporta per sé e per gli altri.
Questa fase merita un ascolto profondo e, se lo ritiene utile, uno spazio terapeutico dove mettere ordine, dare un senso e prendere decisioni più consapevoli.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Buongiorno Dottoressa e grazie per la sua risposta.
Ha afferrato in pieno il senso della mia domanda e del senso di incertezza che mi sta cogliendo.
Avevo dimenticato di segnalare che questa relazione è iniziata 19 mesi fa ed in questi 19 mesi, ho/abbiamo sempre cercato di capire e dare una risposta a quanto stiamo attraversando toccando a più riprese tutti i punti che lei mi ha indicato.
Mi mancava solamente il capire effettivamente se si possa parlare di amore o semplicemente di una necessità di sentirsi ascoltati e desiderati.
Ci rifletterò ancora alla luce di qualche spunto che mi ha dato e la ringrazio nuovamente.
Ha afferrato in pieno il senso della mia domanda e del senso di incertezza che mi sta cogliendo.
Avevo dimenticato di segnalare che questa relazione è iniziata 19 mesi fa ed in questi 19 mesi, ho/abbiamo sempre cercato di capire e dare una risposta a quanto stiamo attraversando toccando a più riprese tutti i punti che lei mi ha indicato.
Mi mancava solamente il capire effettivamente se si possa parlare di amore o semplicemente di una necessità di sentirsi ascoltati e desiderati.
Ci rifletterò ancora alla luce di qualche spunto che mi ha dato e la ringrazio nuovamente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 780 visite dal 18/07/2025.
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