Gentile dottore ho un rapporto difficile con la mia compagna
Gentile Dottore
io assumo escitalopram 20 mg da tanto.
Ieriandando ad una agenzia viaggi con lei ero serio perche.
preouccupato per la glicemia, lei pensava che non avessi voglia di prenotare il bviaggio.
Mj fa una scenata bestiale tremando e gridando per la rabbia.
Tre ore dopo ritorna a casa e, alterata, mi chieda perche' non rispondo ai messggi di mi sorelle.
Non ci ho visto piu'.
Mi sono alztao e dico un bestemmione (mai fatto) e mi sento costretto ad essere cattivo perche' mi sacoltasse.
Me ne sono pentito amaramente.
Non e' il mio ruolo.
E' ssbagliata questa mia sensazione '?
Grazie
io assumo escitalopram 20 mg da tanto.
Ieriandando ad una agenzia viaggi con lei ero serio perche.
preouccupato per la glicemia, lei pensava che non avessi voglia di prenotare il bviaggio.
Mj fa una scenata bestiale tremando e gridando per la rabbia.
Tre ore dopo ritorna a casa e, alterata, mi chieda perche' non rispondo ai messggi di mi sorelle.
Non ci ho visto piu'.
Mi sono alztao e dico un bestemmione (mai fatto) e mi sento costretto ad essere cattivo perche' mi sacoltasse.
Me ne sono pentito amaramente.
Non e' il mio ruolo.
E' ssbagliata questa mia sensazione '?
Grazie
Buongiorno,
La sensazione che descrive, quella di dover essere cattivo per riuscire a farsi ascoltare, è comprensibile, ma può diventare il segnale di una comunicazione che non funziona più in modo sano. Quando in una relazione si arriva al punto di usare toni esasperati o gesti fuori dal proprio carattere, come una bestemmia, spesso non si tratta solo di un momento di rabbia, ma di un accumulo emotivo profondo, di parole non dette, frustrazioni ignorate e di bisogni inascoltati.
Lei racconta di assumere da tempo un antidepressivo e di essere preoccupato per la sua salute. Questo contesto personale meriterebbe attenzione, rispetto e accoglienza anche all'interno del legame con la sua compagna. Se invece ci si sente fraintesi o messi sotto pressione, come nel caso della discussione che descrive, può crescere il senso di impotenza fino a esplodere in comportamenti che non ci appartengono.
Il pentimento che prova dimostra che lei ha una coscienza empatica e che si riconosce nella responsabilità delle proprie azioni. Ma non è sbagliato il suo bisogno di essere ascoltato: ciò che meriterebbe attenzione è come trovare un modo diverso, più costruttivo e meno doloroso, per esprimerlo. La rabbia, in fondo, è spesso un grido di dolore.
Le consiglio, se possibile, di considerare un supporto individuale o di coppia: a volte serve uno spazio protetto per ripristinare il dialogo, ridefinire i ruoli, e imparare a comunicare senza ferirsi.
Resto a disposizione,
La sensazione che descrive, quella di dover essere cattivo per riuscire a farsi ascoltare, è comprensibile, ma può diventare il segnale di una comunicazione che non funziona più in modo sano. Quando in una relazione si arriva al punto di usare toni esasperati o gesti fuori dal proprio carattere, come una bestemmia, spesso non si tratta solo di un momento di rabbia, ma di un accumulo emotivo profondo, di parole non dette, frustrazioni ignorate e di bisogni inascoltati.
Lei racconta di assumere da tempo un antidepressivo e di essere preoccupato per la sua salute. Questo contesto personale meriterebbe attenzione, rispetto e accoglienza anche all'interno del legame con la sua compagna. Se invece ci si sente fraintesi o messi sotto pressione, come nel caso della discussione che descrive, può crescere il senso di impotenza fino a esplodere in comportamenti che non ci appartengono.
Il pentimento che prova dimostra che lei ha una coscienza empatica e che si riconosce nella responsabilità delle proprie azioni. Ma non è sbagliato il suo bisogno di essere ascoltato: ciò che meriterebbe attenzione è come trovare un modo diverso, più costruttivo e meno doloroso, per esprimerlo. La rabbia, in fondo, è spesso un grido di dolore.
Le consiglio, se possibile, di considerare un supporto individuale o di coppia: a volte serve uno spazio protetto per ripristinare il dialogo, ridefinire i ruoli, e imparare a comunicare senza ferirsi.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Grazie, molto gentile
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 318 visite dal 18/07/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Consulti su problemi relazionali
Altri consulti in psicologia
- Ansia da prestazione: è normale e come affrontarla?
- Ansia, isolamento e futuro: terapia è sufficiente?
- Disagio in terapia: le espressioni della terapeuta compromettono il lavoro?
- Sessualità stravolta: aumento desiderio e attrazione per uomini (genitali).
- Dipendenza dagli orgasmi: è possibile?
- Ansia dubbio voglia di vivere oppure morire