Vatran e noan, terapia mista

Buongiorno, da un anno assumo 10 mg di Vatran, suddiviso in due somministrazioni giornaliere da 5 mg. Lo prendo per una diagnosi di ansia e attacchi di panico.
Da circa un mese ho iniziato a scalarlo su consiglio dello psichiatra.
Sono quindi passata a 5 mg di Vatran la sera e 2 mg di Noan la mattina.
So che il principio attivo è uguale, ma forse la formulazione e l' assorbimento no... Il dottore mi dice che non ci sono differenze tra i due farmaci e mi ha rassicurato che non vado incontro a effetti da sospensione, togliendo 2 mg al mese.
Ma sono piena di dubbi a cui non so trovare una risposta perché nell' ultimo mese mi sono ritornate le "brain zap", di cui ho già sofferto per molto tempo dopo una sospensione da antidepressivo ssri.
Non riesco quindi a capire se è un effetto da astinenza anche in questo caso come con l' antidepressivo (perché forse bisogna scalare più lentamente?) o se è perché il Noan lo assorbo diversamente dal Vatran.

Mi rivolgo a voi perché il mio psichiatra continua a rassicurarmi su tutto, e le spiega dicendomi che dipendono dalla mia tendenza ad agitarmi ma io non sono per niente tranquilla sentendo ritornare queste insopportabili scosse.
Grazie se qualche dottore può aiutarmi a capire.
Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentilissima,

Sebbene sia il Vatran che il Noan contengano lo stesso principio attivo (ovvero il Diazepam), possono comunque differire tra di loro per il fatto che essendo medicinali differenti, possono avere assorbimento e relativa concentrazione del sangue leggermente differente.

A prescindere dal cambio di farmaco, è comunque probabile che, considerando l'assunzione di Diazepam per un periodo di tempo così prolungato, una riduzione del dosaggio stia determinando una sintomatologia d'astinenza, sebbene le "brain zaps" siano tipiche della sospensione degli antidepressivi e non generalmente associate alla sospensione delle benzodiazepine.

È possibile dunque che l'ansia di base stia amplificando il quadro, come suggerito dal suo specialista di fiducia, ma che in parte possa entrare in gioco anche la sintomatologia d'astinenza con relativo conseguente aumento ulteriore dell'ansia.

È comunque sempre fondamentale seguire le indicazioni dello specialista prescrittore, anche considerando che comunque la sospensione del Diazepam, dopo un periodo di tempo così prolungato, è consigliabile, e la sintomatologia che riporta è generalmente transitoria.

Monitori la situazione e riferisca sempre i sintomi al suo specialista di fiducia per un monitoraggio costante nel tempo.

Spero di aver chiarito i suoi dubbi, resto a disposizione per eventuali necessità. Cari saluti

dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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La ringrazio per la sua chiara e gentilissima risposta.
Lei dice che le "brain zaps" sono di solito associate alla sospensione degli antidepressivi e transitorie.
A riguardo se posso mi permetto di ampliare il consulto.
Io ho preso l' Efexor a dosaggio 140 mg per circa 17-18 anni, con una sospensione fatta in un anno circa. E mi sono iniziate queste scosse, durate per mesi. Poi con il ritorno di una sintomatologia depressiva e ansiosa ho iniziato prima con il diazepam (che ne le ha diminuite un po') e poi successivamente ho aggiunto da 4 mesi il Brintellix a dosaggio pieno.
Con il nuovo antidepressivo erano sparite del tutto inizialmente per poi ripresentarsi nell' ultimo mese. Quindi nel mio caso non sono transitorie.
Mi chiedo ma possono essere causate da uno stato ansioso di base?
O è un sintomo da sospensione da Efexor con cui dovrò conviverci tutta la vita?
Ci sono esami che possano dimostrare e spiegare questa condizione, oltre all' EEG che ho già eseguito e non ha mostrato nulla di anomalo?
Grazie
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentilissima,

La persistenza delle "brain zaps" per mesi è insolita.

Potrebbero riflettere un’ipersensibilità del sistema nervoso centrale, oppure più probabilmente uno stato ansioso di base che amplifica la percezione delle scosse.

Sarebbe tuttavia utile effettuare una visita neurologica completa per escludere eventuali cause neurologiche; se escluse, una rivalutazione psichiatrica per indagare le cause approfonditamente potrebbe essere necessità.

Rinnovo cari saluti restando a disposizione

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Buongiorno Dott. Tortorelli,
Grazie mille per la sua risposta e i suoi consigli.
Il primo passo sarà fare una visita neurologica, sperando di trovare una causa e anche una soluzione.
Cordiali saluti.
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Sono lieto di averla aiutata, se vuole può tenerci aggiornati.

Le faccio i migliori auguri per tutto.

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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