Scalare prazepam
Buonasera,
Attualmente per un disturbo d'ansia generalizzato diagnosticato da psicoterapeuta e psichiatra, sto assumendo Prazepam prima di coricarmi da Febbraio.
Da Febbraio a inizio Luglio ho assunto 10mg prima di coricarmi.
Dopo un nuovo consulto con lo psichiatra a inizio Luglio, ho manifestato la sensazione di avere la necessità di assumere il farmaco solo durante la lontananza da casa, perché sono conscio di essere soggetto a insonnia e/o altre manifestazioni di ansia solo in determinate situazioni fuori dall'ordinario (trasferte di lavoro o vacanze con più notti fuori casa) e non più nella quotidianità, lo specialista mi ha consigliato la seguente strategia: assumere abitualmente tre quarti di compressa (7, 5mg abitualmente) e portare a una compressa e mezza o due durante i periodi lontano da casa, strategia che ho adottato durante l'estate, assumendo quindi 15/20mg solo per una settimana circa passata fuori casa durante l'estate, da inizio Luglio a oggi.
Da domani sarò all'estero una settimana e quindi, se necessario, adeguerò il dosaggio seguendo le indicazioni ricevute.
Dopo questa introduzione, ho qualche domanda, che ho già rivolto agli specialisti e al medico di base.
Il dosaggio riportato, seppur non elevato, può creare problemi di dipendenza e di conseguenza difficoltà nella rimozione graduale del farmaco (cosa che vorrei fare al rientro dalla settimana all'estero)?
Psichiatra e medico di base mi hanno risposto di non preoccuparmi, poiché problematiche simili si registrano con dosi più elevate.
Grazie in anticipo
Attualmente per un disturbo d'ansia generalizzato diagnosticato da psicoterapeuta e psichiatra, sto assumendo Prazepam prima di coricarmi da Febbraio.
Da Febbraio a inizio Luglio ho assunto 10mg prima di coricarmi.
Dopo un nuovo consulto con lo psichiatra a inizio Luglio, ho manifestato la sensazione di avere la necessità di assumere il farmaco solo durante la lontananza da casa, perché sono conscio di essere soggetto a insonnia e/o altre manifestazioni di ansia solo in determinate situazioni fuori dall'ordinario (trasferte di lavoro o vacanze con più notti fuori casa) e non più nella quotidianità, lo specialista mi ha consigliato la seguente strategia: assumere abitualmente tre quarti di compressa (7, 5mg abitualmente) e portare a una compressa e mezza o due durante i periodi lontano da casa, strategia che ho adottato durante l'estate, assumendo quindi 15/20mg solo per una settimana circa passata fuori casa durante l'estate, da inizio Luglio a oggi.
Da domani sarò all'estero una settimana e quindi, se necessario, adeguerò il dosaggio seguendo le indicazioni ricevute.
Dopo questa introduzione, ho qualche domanda, che ho già rivolto agli specialisti e al medico di base.
Il dosaggio riportato, seppur non elevato, può creare problemi di dipendenza e di conseguenza difficoltà nella rimozione graduale del farmaco (cosa che vorrei fare al rientro dalla settimana all'estero)?
Psichiatra e medico di base mi hanno risposto di non preoccuparmi, poiché problematiche simili si registrano con dosi più elevate.
Grazie in anticipo
La diagnosi però non corrisponde ad un trattamento adeguato poiché una benzodiazepina non fornisce miglioramenti clinici tali da poter stabilire una remissione sintomatologica valida.
Questo utilizzo del farmaco, indipendentemente dalle dose, non va proseguito a prescindere ed andrebbe introdotta una terapia adeguata.
Questo utilizzo del farmaco, indipendentemente dalle dose, non va proseguito a prescindere ed andrebbe introdotta una terapia adeguata.
https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Utente
Grazie per il celere riscontro.
Tra una settimana, al rientro, quando avrò il colloquio con lo specialista da cui sono seguito, provvederò a segnalare quanto da lei indicato, con lo scopo di rimuovere l'attuale farmaco in modo graduale, inserendone uno più adeguato, se necessario, visto che comunque nella quotidianità ho riscontrato ampi miglioramenti.
Rinnovo la domanda precedente, su eventuali problemi nella rimozione graduale e ne pongo un'altra, più per curiosità personale, come mai questo farmaco non è adeguato?
Grazie di nuovo
Tra una settimana, al rientro, quando avrò il colloquio con lo specialista da cui sono seguito, provvederò a segnalare quanto da lei indicato, con lo scopo di rimuovere l'attuale farmaco in modo graduale, inserendone uno più adeguato, se necessario, visto che comunque nella quotidianità ho riscontrato ampi miglioramenti.
Rinnovo la domanda precedente, su eventuali problemi nella rimozione graduale e ne pongo un'altra, più per curiosità personale, come mai questo farmaco non è adeguato?
Grazie di nuovo
Le benzodiazepine non agiscono in modo appropriato riducendo solo la sintomatologia trattandola in modo superficiale e non definitivo, a differenza delle altre classi disponibili che migliorano gli aspetti patologici mantenendo stabilità nel tempo.
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Utente
Grazie nuovamente per il riscontro.
Al rientro, provvederò a discutere con lo specialista cercando soluzioni alternative, seguendo i suggerimenti da lei indicati.
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 204 visite dal 18/09/2025.
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