Paralisi del sonno - attacchi di panico

Salve, sono una ragazza di 22 anni e da un po' ho un problema che mi sta portando ad avere frequenti attacchi di panico.Il cosiddetto "ambaradan" è iniziato qualche anno fa, e il tutto generalmente si svolgeva così: Mi svegliavo di colpo durante la notte, solitamente girata su un fianco, totalmente immobile e con gli occhi sbarrati (senza però vedere nulla, poichè immersa nel buio di camera mia), senza riuscire a respirare, come se avessi... il cuscino o il materasso troppo vicini al naso per poterlo fare, ovviamente al primo tentativo di muovermi per girarmi e poter respirare mi rendevo conto di non riuscire a farlo perchè totalmente bloccata.. allora provavo a muovere le estremità del mio corpo e per farmi sentire respiravo in maniera affannosa in modo che qualcuno mi sentisse, e dopo un po' di respiri mi sbloccavo di colpo.
Questo continua a capitarmi tutt'ora, ogni volta con la sensazione di cuscino, materasso ecc ecc.. una notte invece, circa un mesetto fa, ero a letto con il mio ragazzo, stavamo guardando un film, e io, dopo un po' inizio ad addormentarmi, quando ad un certo punto mi ritrovo li a letto, totalmente immobile, con gli... occhi chiusi e un dolore fortissimo al petto, una strana sensazione, come se mi si stesse gelando il cuore, e una fatica assurda a respirare. Nella mia immobilità, l'unica cosa che riuscivo a fare era respirare in maniera affannosa come le altre volte, sperando che il mio ragazzo se ne accorgesse e mi svegliasse. Dopo pochi respiri mi sono "svegliata" da sola, senza accusare nessun tipo di dolore ma terrorizzata, con il mio ragazzo convinto che avessi fatto un incubo (per via del mio modo di respirare). Da quella volta ho iniziato a preoccuparmi tantissimo di avere problemi al cuore, perchè il dolore era talmente forte che non riesco a capacitarmi se fosse reale o frutto della paralisi notturna.
è possibile che certi dolori sembrino così "veri"?

Vi ringrazio anticipatamente per la risposta

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente


nonostante lei non abbia le caratteristiche fisiche di apnee nel sonno, andrebbero valutate le alterazioni del ritmo sonno veglia prima di considerare una diagnosi psichiatrica.

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta, ma mi potrebbe gentilmente dare qualche altra delucidazione? Di cosa si parla esattamente con il termine "alterazioni del ritmo sonno veglia"?

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Lei descrive un sintomo che avviene maggiormente durante il sonno.

Se avesse delle apnee (cosa poco frequente per il suo peso, ma anche possibile) o qualche problema respiratorio o di altri tipo durante il sonno, i sintomi che descrive potrebbero essere compatibili.

Cioe' mentre dorme per esempio trattiene il respiro e quindi si sveglia agitata come se stesse soffocando.

Siccome la cosa sembra avvenire spesso durante la fase di addormentamento, ci potrebbe essere una alterazione del rilascio del tono muscolare durante l'addormentamento.

Lo specialista di riferimento e' comunque il neurologo, meglio se appartenente ad un centro del sonno, diffusi credo soprattutto nel nord Italia.

Qualora non si evidenzi nessun problema del sonno compresi l'addormentamento e la veglia, allora si potrebbe considerare una causa di tipo ansioso.
Dalla descrizione non sembrerebbe.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora per la sua attenzione
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