Confusione mentale - attacchi panico

Salve, sono una ragazza di 24 anni e da circa 5 anni ho iniziato a soffrire di disturbi d'ansia e di attacchi di panico.
I miei disturbi prima dei 18 anni erano sempre legati ad una somatizzazione dell'ansia (mal di pancia, mal di testa...) e a una forte "fobia sociale" che ho praticamente dai primi anni di vita.
Dopo aver sofferto per anni di questi disturbi (e aver fatto tutti ma proprio tutti gli esami specialistici necessari, con esito negativo) ho iniziato ad avere la sensazione di confusione mentale, di testa vuota, come se dovessi svenire pur non essendo mai svenuta, difficoltà di concentrazione e di memoria, paura di impazzire... a queste sensazioni si è aggiunta una fortissima paura, soprattutto perchè non sapevo a cosa ricondurre tali sintomi, urlavo, piangevo e continuavo a vomitare per la paura... vivevo proprio in costanti attacchi di panico.
Sono stata in cura da uno psichiatra ed è stata la mia salvezza... mi ha prescritto paroxetina e ho iniziato a stare bene dopo un mese e mezzo dall'inizio della cura... in questi 4 anni di cura sono stata relativamente bene, ho iniziato ad avere interazioni sociali, mi sono sposata, non ho più sofferto di confusione o panico, di ansia... mi sentivo come "rinata".
e così sei mesi fa ho iniziato a ridurre il farmaco, fino a sospenderlo...
Purtroppo è da circa un mese che ho ricominciato ad avere i soliti tremendi sintomi... testa vuota e confusa, paura di impazzire e moltà difficoltà a concentrarmi e a vivere la mia quotidianità...ed è quì che comincio di nuovo ad avere paura...
Vi chiedo... è normale che una persona che soffre di ansia o di disturbi psichiatrici soffra di confusione e paura di impazzire?
Io non vorrei tornare a prendere il farmaco, ma se la situazione non migliorerà dovrò farlo per forza...
altra domanda: ma questi farmaci (paroxetina) possono essere presi anche "a vita"? io ho davvero paura che tra qualche anno, se non potrò prendere più farmaci finirò per uscire di testa completamente... oppure sarà continuando a prenderli che mi danneggeranno il cervello?
Vi prego, scusatemi se le mie domande vi possono sembrare sciocche, ma io ho davvero bisogno di qualcuno che mi tranquillizzi e il mio medico non ha le competenze necessarie per farlo...
Grazie infinite!
[#1]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

la sospensione di un farmaco come la Paroxetina andrebbe gestita insieme allo psichiatra, con tempi in genere lunghi, poi può succedere che si abbia una ricaduta e anche per questa situazione si dovrebbe nuovamente rivolgere al medico,

Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
i sintomi quali paura di impazzire e confusione sono tipici dei disturbi d'ansia per cui non vi è nulla di anomalo rispetto al suo disturbo iniziale. La sospensione nell'arco di sei mesi non dovrebbe aver causato sintomi "di rimbalzo" che possano spiegare il suo stato attuale. E' verosimile che si possa trattare di una ricaduta, tuttavia questa valutazione va fatta dal suo specialista di fiducia. A tutt'oggi non è noto di danni al cervello provocati dall'uso prolungato di ssri.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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