Disturbo dell'umore, ansia

Salve intorno al mese di Ottobre ho iniziato ad essere triste e non avevo voglia di fare niente (nei periodi precedenti ero piena di vita). Dopo una serie di consulti ed una prima cura con antidepressivi e ansiolitici la situazione sembrava peggiorare. Si è deciso di farsi visitare da una pschiatra-psicoterapeuta che dopo un'analisi del mio trascorso (ed esaminando il mio carattere) ha pensato che la situazione dipendeva da disturbi dell'umore II liv..
La cura che mi è stata consigliata è la seguente:
XANAX da0,50mg (metà cp mattina e sera);
EUTIMIL da 20mg (metà cp dopo pranzo per 6/10 giorni e successivamante 1 cp);
TOLEP cp da 600mg (metà cp la sera per 6/10 giorni e successivamente 1 cp.

La situazione che abbiamo notato subito io e mio marito era che non avevo forza, debolezza e di conseguenza sono rimasta a letto per alcuni giorni (la dott.ssa ci aveva detto che nella prima fase della cura ci doveva essere una "ricaduta" per poi avere dei benefici. Così è stato però capita che questa debolezza si ripresenta. L'uso di questi antiepilettici detto dalla dott.ssa serve a regolarizzare l'attività neurologica. La domanda è questa:
è corretto l'uso di questo medicine oppure per il disturbo a me diagnosticato è preferibile sostituire la cura? Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

il trattamento e' adeguato, necessita di 4-6 settimane a dose terapeutica per un effetto positivo sulla sintomatologia e deve essere personalizzato nel corso del tempo.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
L'uso degli antiepilettici nella stabilizzazione di forme depressive è una prassi abbastanza comune, anche se dovrebbe essere riservata alla prevenzione delle ricorrenze. In pratica, se questo è un primo episodio l'aggiunta dell'antiepilettico è un eccesso di prudenza. Se la collega ha invece ravvisato indicatori di possibile ciclicità, allora l'approccio è più che corretto. La scelta della collega andrebbe comunque discussa con la stessa. A distanza, le nostre valutazioni sono pure speculazioni teoriche.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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dopo
Utente
Utente
Salve dottore, grazie per avermi risposto. Quindi secondo lei si potrebbe eliminare qualche compressa oppure modificare le dosi?
Ci sono delle gravi controindicazioni nell'uso degli antiepilettici?
Secondo lei ci sono dei periodi dell'anno più favorevoli al manifestarsi di tali sintomi?
Distinti saluti.
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