Dipendenza benzodiazepine

Sono nato nel 1974, ho 35 anni, ho vissuto una esperienza di attacco di panico molto intenso nel 2001, ricordo che una parte del mio corpo era fredda e l’altra calda, avevo paura di un ictus, o un infarto, così andai al pronto soccorso, mi diedero un tranquillante…e dopo qualche giorno non riuscivo a dormire, rimasi circa 10 giorni senza dormire neanche un’ora, arrivai dal dottore come in preda a scosse elettriche, mi diede del Lexotan, per andare avanti…

Il primo psichiatra che mi ebbe in visita, mi mise in cura con il Dominans, che smisi di prendere dopo qualche mese, perché ero sempre troppo debole e stanco. Cambiai psichiatra perché insisteva che dovevo continuare con questo farmaco, stranamente curava solo con il Dominans e non si interessava ai nuovi farmaci.

Il secondo psichiatra provò a curarmi con l’ Elopram a cui associò il Tienor perché non dormivo affatto nemmeno un ‘ora per notte, proprio niente e mi sembrava d’impazzire.
Cosi Elopram 20 gocce e Tienor 10-20 gocce per 9 anni, in quegli anni cercai di eliminare i due farmaci ( in modo graduale togliendo una goccia al giorno) perche pian piano riuscivo a gestire meglio le mie fobie e attacchi di panico, con respirazione e altro stratagemma, ma era tutto inutile.

Avvolte sono riuscito a rimanere senza Elopram per qualche mese, tenedo il Tienor a 10-20 gocce, altre volte rimanevo senza Tienor, tenendo l’Elopram per qualche mese.

Ricordo 4-5 anni fa sono riuscito a eliminare tutti e due (ELOPRAM E TIENOR) per circa 20 giorni, ma poi sono dovuto tornare alle solite 20 gocce di Elopram e 18-20 gocce di Tienor, perche stavo malissimo e non dormivo nemmeno un’ora per nottata.
2009-2010 cambio dottore gli spiego che voglio curare i miei disturbi del sonno perché pensavo fosse questa la vera causa delle fobie e pensieri negativi, allora mi dice che il Lantanon e più efficace dell’ Elopram cioè va a interessarsi di più dei sistemi che regolano il sonno….

Cosi vado in cura con il Lantanon da 10 passare a 35 gocce e ridurre a zero il Tienor (sotto programma togliere 2 gocce al giorno e Stilnox al bisogno…)

Niente non sono riuscito… tornavo ad almeno 10 gocce di Tienor … lo Stilnox non mi dava alcun effetto…
Così mi fu detto dal medico in cura di aumentare il Lantanon da 35 a 40 gocce e di prendere il Songar al bisogno e ridurre gradualmente il Tienor.

Niente non ci riesco interrotto il Tienor , ho dovuto prendere almeno15-10 gocce di Songar al giorno, per compensare la mancanza del Tienor.

Situazione attuale Lantanon 40 gocce Songar 10-15, ma ce di più, da quando prendo il Lantanon circa 7-8 mesi ormai, mi sento molto più depresso e più stanco e ho molti più pensieri negativi, che con l’Elopram non avevo.

Vorrei tornare all’ Elopram o al suo predecessore e eliminare il Songar, trovare ad ogni modo un metodo migliore per eliminare le benzodiazepine.
Molti in rete consigliano che da un farmaco con emivita intermedia tipo appunto Tienor per andare a eliminarlo, bisogna passare ad un farmaco con emivita più alta .

Allora perché il mio dottore mi ha dato Songar che ha emivita minore del Tienor non capisco (Si dice anche che benzodiazepine con emivita breve hanno più effetti di rimbalzo e creano più dipendenza di quelli con emivita più lunga) e alla prossima visita domanderò, ho solo bisogno adesso di qualche consiglio, sono confuso…

Grazie e scusate la lunga spiegazione.
[#1]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

il Songar è un BDZ ipnoinducente, il Tienor no,

Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

ha anche ipotizzato di asociare alla terapia un approccio psicoterapeutico?

Nella mia esperienza, per esempio, molti casi di attacchi di panico trovano largo beneficio con la tecnica che può visitare sul sito www.EMDRitalia.it

Provi a discuterne con il suo psichiatra.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#3]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile utente,

sembra che sia più interessato a sospendere i farmaci piuttosto che a trovare una soluzione ai suoi problemi che potrebbero necessitare di terapie a lungo termine.

Se di disturbo d'ansia si tratta, le terapie attuali sono farmaci antidepressivi a dosaggio pieno e per mesi di seguito.
Il disturbo del sonno va inquadrato meglio, perché potrebbe essere legato o slegato dagli altri disturbi.

Le metodiche di rilassamento, respirazione etc non sono inutili ma complementari in caso di crisi, come anche l'applicazione di igiene del sonno, preambolo a qualunque cura.

Le terapie psicologiche possono aiutarla ad afforntare e anche a risolvere il problema, ma prima bisogna capire di quale problema si trata.

Detto questo sembra indispensabile farsi consigliare dal suo medico curante o dallo psichiatra cosa fare.

Cordiali saluti

Massimo Lai, MD

[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
ringrazio tutti della prontezza e dell'interesse mostrato parlerò al mio medico e speriamo bene ...
io seguo metodicamente le cure e vorrei associare qualche terapia o massaggio riflessologo comunque associare anche metodiche mirate al rilassamento...

ancora grazie
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

Nella sua storia vi sono due errori strategici.
a) cercare di sospendere le cure "tutte insieme" in una sequenza che non è corretta. Il primo segno di benessere stabile in corso di una terapia con farmaci tipo elopram è la capacità di distaccarsi dalle benzodiazepine con la dovuta gradualità. Solo in un secondo tempo si considera l'opportunità di sospendere il farmaco base.
b) non si capisce perché il suo scopo ad un certo punto sembra quello non di star bene ma di togliere le medicine, che poi significa togliere quella che non induce dipendenza, e tenere le benzodiazepine o aumentarle.

La cura per un disturbo d'ansia va svolta definendo:
-la diagnosi, che non è chiara
-la dose efficace che si raggiunge su base clinica
-la durata presunta tanto per evitare che il paziente faccia tentativi autogestiti prematuri o abbia idee sbagliate su quale deve essere il suo rapporto con le medicine

Detto questo, se un farmaco a dose adeguata non funziona se ne usa un altro. I farmaci nuovi non sono più efficaci di quelli vecchi, se dominans non funzionava è un conto, ma il punto non è che fosse vecchio.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
...ancora grazie dell'attenzione prestatami.
rispondo a l dottor Matteo Pancini:
forse mi sono spiegato male...comunque il mio obbiettivo è(naturalmente dopo essermi consultato con il mio medico)
quello di eliminare le benzodiazepine, che prima erano tienor gocce mentre ora sono songar(che come giustamnete ha indicato un medico e più efficace per quanto riguarda il sonno)
Quindi eliminare le benzodiazepine e rimanere con un psicofarmaco curativo fino ad eliminare, spero, il problema.

Ora terò il lantanon fino a che il mio psichiatra riterà opportuno, ma visto gli effetti indesiderati molto più accentuati.., gli chiederò se si può cambiare.

Tra l'altro il mio psichiatra mi aveva accennato ad un nuovo psicofarmaco più efficace nella cura dell'insonia.
la molecola è L'agomelatina se non sbaglio...

Vi prego di avere pazienza se sbaglio qualche termine ho se vi ho dato l'impressione di essere qualificato nel comprendere appieno il mio disturbo, non sono un medico, ma sono solo uno che cerca di acquistare più possibile conoscenza del suo problema, per poter agire.., naturalmente collaborando con chi è realmente qualificato...

ancora grazie davvero apprezzo la vostra considerazione e partecipazione...
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

dalla cronostoria che ci ha inviato in alcuni punti sembra che perda "il filo" dello scopo della cura e finisca invece per tenersi le benzodiazepine che in teoria sono la cosa da toglier per prima.
Per questo richiamavo quel discorso.
L'agomelatina sarà introdotta come antidepressivo presumo, e non come sonnifero.
[#8]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Dottor Pacini grazie dei suoi commenti molto analitici...e che mi aiutano a cogliere più dettagli, del mio problema...

Al momento non riesco a eliminare le benzodiazepine( in modo graduale) perchè non ho grandi benefici dal lantanon
mi fa sentire molto più depresso e quando gradualmente ho scalato le bdz per la prima volta con questo farmaco, ho avuto una brutta crisi(sveglio tutta la notte senza poter chiudere occhio)
Ora prima di interompere dinuovo le bdz voglio essere sicuro, che l'antidepressivo che prendo mi aiuti nel dismetterle...
Credo che quindi debba prendere in considerazione con il mio psichiatra, una volta trovato l'antidepressivo giusto, anche un programma di dismissione bdz adatto a me...
comunque la prossima settimana a partire da oggi 17 febbraio, ho la visita, e terrò aggiornata questa conversazione...grazie ancora a tutti soprattutto al dottor Pacini...
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
La cura di fondo dovrebbe controllar bene il disturbo d'ansia, poi sotto guida medica lo scalaggio delle benzodiazepine non offre particolari difficoltà, anche se la difficoltà a sospenderle è indice di una incompleta copertura del disturbo. L'ostacolo principale alla sospensione delle bdz quando sono a dosi basse è la suscettibilità ansiosa, cosicché la semplice astinenza, sopportabile e prevista, diventa insopportabile ed evoca comportamenti di ripresa delle benzodiazepine, come per la fobia dell'ansia che potrebbe salire.
[#10]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Eccomi qua... dopo 4 anni...ecco cosa è successo.
nel 2011 ero ridotto malissimo dalla cura con il lantanon e benzodiazepine
Grazie al consiglio di un amico ho cambiato dottore, sono stato in cura da un medico con molta esperienza,(età 80 anni) che mi ha subito detto che il mio problema in questi 10 anni non e stato capito bene...

Aveva ragione, ora sono circa due anni che ho sospeso il minias (finalmente, si sempre scalandolo naturalmente...) ciò che è azzeccato e l'antidepressivo il sereupin (che mi ha detto il dottore che il primo farmaco a cui pensa un psichiatra quando si parla di depressione)
La cura: 1 pastiglia mattina e una la sera, avanti così per circa 2 anni, ma poi da ormai un anno che prendo solo più 1/4 di pastiglia solo di sera e mi fa dormire senza usare niente altro.( sono arrivato a questo facendo molta attenzione)

E ringrazio tutti voi dell'aiuto i vostri consigli mi hanno portato a questi risultati.
perchè va davvero bene, per me sono davvero ottimi risultati, dopo 10 anni di agonia.

ora sto abbinando a quel piccola parte di pastiglia delle cure omeopatiche e fito-teraupetiche, ma ho un po paura ad abbandonare quel piccolo pezzettino di pastiglia.

Posso avvalermi nuovamente dei vostri consigli?

Grazie







[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

Dei nostri consigli per gestire la cura no, c'è già il medico. Non proceda a riduzioni e sospensioni di sua iniziativa.
L'unica cosa che non torna è che quel quarto, o anche se fosse intera, di compressa che prende non è che lo prende per dormire, o che dorme perché lo prende, il sonno regolare è uno dei risultati della terapia assunta regolarmente, che sia la mattina o la sera non c'entra nulla, se non a volte all'inizio.

Le cure omepatiche non sussistono, le cure fitoterapiche non è chiaro cosa siano (a volte sono antidepressivi in preparati erboristici, per cui non è che sia una cosa diversa, solo che di solito nei preparati in vendita libera le quantità sono irrisorie).
[#12]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
grazie della risposta...
Si non intendo seguire i sui consigli senza poi mettermi d'accordo con il mio medico,
ma penso che "nella moltitudine dei consiglieri ce la riuscita" quindi...
Approfitto anche della vostra esperienza...
Vorrei solo trasmettermi questa mia serenità: non sono un tipo impulsivo, ascolto e faccio bagaglio dell'esperienze degli altri e della loro intelligenza, e metto in pratica solo quando sono davvero sicuro.

Scusi la lunga parentesi...
Ho usato l'omeopatia come coadiuvante, si ha fatto il suo effetto ( nux-vomica e sepia; depressione) e per calmarmi in stati ansiosi biancospino (macerato).
Prima di arrivare a questi ausili o provato tanti altri medicinali naturali e trovo che questi che ho citato si comportano bene, ma mai possono sostituire i farmaci, soprattutto negli stati cronici, ciò non toglie che se li conoscevo prima forse il mio problema non si sarebbe cronicizzato.
Ma allora, avevo paura di sperimentare, anche se guidato da un dottore.

Il problema e che questi medicinali omeopatici non continuano a fare il loro dovere
quando interrompo la piccola parte di pastiglia di sereupin,,,
Ho già provato per qualche settimana a smettere e il mio sonno peggiora diventa un dormiveglia, anche se non e più come 10 anni fa che ciò mi rendeva agitatissimo e non si presentava nemmeno il dormiveglia ma proprio era come guardare lo schermo di una tv accesa tutta la notte.

Il sereupin a fatto il suo lavoro bene, ma quando sarò sicuro, spero di abbandonarlo definitivamente per sistemi più naturali.
Scusi se gli racconto tutte queste cose, confido nella sua pazienza,
Spero che mi creda se le dico che mi accerto bene, prima di buttarmi in qualche nuova cura.
E quando avrò delle vittorie possa, nel mio piccolo, arricchire anche la sua di esperienza...sono molto fiducioso...col tempo troverò l' equilibrio giusto.
questa è la mia serenità!
Grazie ancora, della prontezza, e dell'nteresse...
[#13]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Ho riletto la sua risposta e forse non avevo compreso bene cosa voleva dirmi...
Sono d'accordo il sereupin agisce se viene seguita una cura non è un sonnifero.
Ma forse il dottore e partito con un dosaggio troppo elevato per me.
Cmq, io dormo bene con 1\4 di pastiglia e usando quei rimedi naturali come coadiuvanti, e sono contento del risultato visto i miei trascorsi, anche il mio dottore mi a detto di andare con cautela per non perdere i risultati ottenuti.
Quando mi sentirò sicuro farò altri tentativi solo se troverò dei validi surrogati naturali del sereupin lo abbandonerò...spero di essermi spiegato meglio...

Grazie apprezzo molto il vostro consiglio...
[#14]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
" rimedi naturali come coadiuvanti,"

Termini vaghi che possono corrispondere semplicemente a "niente".

"solo se troverò dei validi surrogati naturali del sereupin lo abbandonerò..."

No, ecco, appunto questo non ha senso. Se non ha più necessità di sereupin si decide in base al decorso, non ha senso pensare alla sostituzione con cose "naturali", poiché il termine "naturali" non è una categoria medica, ma un'etichetta commerciale.
[#15]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Quindi il medico naturopata e inutile che si laurei e una disciplina inutile!
mi dispiace che un medico cosi giovane la pensi cosi...
avrà i suoi buoni motivi...
Io non sono un dottore nel campo medico...ma credo che medicina tradizionale e medicina alternativa possano convivere pacificamente e non farsi guerra...

Dottore Pacini non si chiuda nelle sue discipline tradizionali.

L'eccezzione conferma la regola, e se lei e la Regola cosa farà difronte a un uomo che è Eccezzione?

Speriamo non gli capiti mai.



[#16]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

La medicina tradizionale e la medicina alternativa non esistono. Esiste la medicina. E poi esistono le cose che medicina non sono, né tradizionali, né alternative.

Non capisco sinceramente perché chi è così critico, giustamente e accortamente, contro la medicina tradizionale, sia invece così ingenuo e assolutamente acritico verso ogni cosa che si presenta come "alternativa". La tradizione è continuamente verificata, l'alternativa è oggetto di fede e simpatia. In tutto questo di scienza c'è veramente poco.

L'eccezione conferma la regola, le medicine cosiddette alternative spesso invece non ammettono nessuna eccezione, anche perché non hanno regole.

Non è che i medici giovani debbano seguire le mode, le discipline scientifiche non sono questione di "tendenza".

Quindi se vuole compiacersi di termini come naturale, e via dicendo è il benvenuto dal mercato, per il resto visto che non è un dottore nel campo medico, o accetta di ricevere dei pareri o li rifiuta e crede di saperne più Lei. Scelga.
[#17]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
No ero critico anche io...
Ma con il tempo sperimentando su di me o trovato dei benefici (senza escludere la medicina tradizionale) cmq io non voglio convincere nessuno se non me stesso...
Pero parlare di "tendenza" è strano una tendenza di migliaia di anni visto che persino nella bibbia se ne parla...

Io parlerei di evoluzione della medicina tutte e due hanno qualcosa di importante e possono comunicare...lei si definisce una persona ragionevole?
Da quello che a scritto non mi pare...non dovrebbe studiare un po l'argomento prima di giudicare.
Un po di umiltà su! speriamo che i medici naturopati non si offendano...
Dicendo questo non vuol dire che mi chiudo ai consigli suoi o degli altri, ognuno e libero di esprimere un parere, se l'ho offesa, gli chiedo scusa, l'essere umano e in continua crescita dopotutto.

Sono contento dei progressi che ho fatto volevo solo comunicare questo.
E visto che questa conversazione non da alcun "input" positivo ne a me e ne a lei...chiudo!

Grazie al sito "mediciitalia" e ai suoi dottori, perchè parlando del mio problema qui...si è mossa una catena di eventi che mi ha portato a stare meglio.
[#18]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

Ecco, allora vorrà dire che la medicina alternativa è alternativa indipendentemente da ciò a cui è alternativa, in qualsiasi epoca. Ovvero più una parola che non qualcosa di specifico.

Non mi impressione una medicina né per l'etichetta "tradizionale" né per quella di "alternativa". Andrei oltre.


"Un po di umiltà su! "

Sì, appunto, quando esprime le sue opinioni usi più umiltà, se crede, visto che la cosa le sembra più dignitosa.

Quanto a me, le risponderò sempre come credo.

Saluti
Ansia

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