Disturbo bipolare,quando, e se la terapia viene cessata??

Salve, ho 56 anni e da 10 in terapia con Priadel 400 x2; Depakin chrono 300(1+1/2);Gabapentin 300(1c la sera).Tale terapia mi è stata prescritta dieci anni orsono da uno specialista in seguito a diagnosi di Disturbo bipolare 1 a cicli rapidi.
Il disturbo era già presente sin da molti anni prima,forse 20(ricordo un episodio di depressione maggiore ai tempi dell'università),con le relative
coseguenze,insuccessi nel lavoro,manie di grandezza,instabilità nelle relazioni affettive; mi sono comunque laureato a 25 anni con una buona votazione.
Dicevo, dieci anni arsono il disturbo si è di parecchio accentuato in seguito ad eventi luttuosi in famiglia e pertanto mi sono rivolto alle cure di uno specialista. Il risultato è stato dopo circa un anno di terapia una sensibile riduzione degli episodi di polarita opposta e dopo circa 2 anni la totale scomparsa e pertanto fino a tutt'oggi una buona stabilizazione clinica,che mi consente una costanza nel lavoro, nelle relazioni, pratico sport 2 volte a settimana. La mia domanda è se potrei interrompere la terapia, e quindi se la risposta sarà no, e una terapia che faro a vita?? Anche a 80 anni,pensando come conforto che ci sono quelli che prendono farmaci per il diabete a vita e per la pressione arteriosa;Dimenticavo di dire che ho preso 12 Kg fino ad oggi dopo la terapia. Grazie tante. marco.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

Il disturbo per quanto la risposta sia ottima va considerato nella prospettiva di prevenzione delle ricadute. Al momento non c'è moodo di sapere se e quali casi siano "spenti" al punto da non necessitare più di cure. In linea teorica nessuno, quindi la ripresa del disturbo può essere più o meno rischiosa a seconda di come era in passato. Il problema vero è che una ripresa del disturbo può comportare problemi maggiori anche solo con una singola fase maniacale. Se mai alcuni di noi negli anni verificano l'opportunità di usare dosi ridotte o terapie semplificate.

Quindi in conclusione la terapia di mantenimento è corretta per un D.Bipolare I che era a cicli rapidi al momento dell'inizio del trattamento.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
il disturbo bipolare è cronico e pertanto la terapia andrebbe effettuata in maniera continua. Anzi, il fatto che lei sia stabilizzato da molto tempo depone a favore dell'efficacia di quest'ultima. Se non visono problemi di tollerabilità la terapia andrebbe proseguita tal quale, oppure sotto stretto controllo specialistico si potrebbe cercare di trovare un dosaggio più basso, ma tale pratica non sarebbe esente da possibili rischi.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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