Da circa 2 anni e mezzo soffro di attacchi di panico

Salve, ho 28 anni e da circa 2 anni e mezzo soffro di attacchi di panico. Voglio scrivere tutta la storia di come mi sono iniziati, attualmente sono in cura presso uno psichiatra, ma a lui non ho mai detto tutta la verità per paura di essere giudicato e per far sembrare meno grave quello che realmente ho.
Tutto inizia una sera di 3 anni fa. Faccio presente che, cosa che non ho mai detto a nessuno, fumavo marijuana in quantità molto ridotta, ma l'ho fumata per un po di tempo insieme ai miei amici. La sera che ho avuto il mio primo attacco avevo appena fumato. L'attacco mi è preso da li a poco, inavvertitamente e senza nessun preavviso. La testa ha iniziato a girarmi fortissimo, avevo nausera, senso di vertigine, voglia di vomitare, un terrore mai provato prima! L'attacco mi è preso appena mi sono messo a letto ed ero solo in stanza, i miei genitori stavano dormendo. Mi sono dovuto alzare, non riuscivo a stare a letto, sono dovuto andare a giro per casa per calmarmi e far passare questa paura incredibile. Dopo ore sono tornato a letto, ma non sono piu riuscito a dormire quella notte. Da quel giorno è passato un po di tempo, in cui ho smesso completamente di fumare (solo qualche sigaretta) e di bere qualsiasi alcolico.
Il secondo attacco si è presentato ad una serata con amici, in cui loro hanno bevuto e fumato e io no, abbiamo fatto molto tardi la notte. Tornato a casa mi sono messo subito a letto...e il problema si è ripresentato, molto più forte della prima volta. I sintomi posso descriverli come ho letto su internet: aumento della frequenza cardiaca, dolori addominali e coliche, vertigini, paura di impazzire o di perdere il controllo della propria mente, terrore quasi paralizzante, sudorazione, vampate di calore, torpore o formicolio alle dita delle mani o dei piedi e della testa. I giorni successivi a questo attacco sono stati micidiali, ho continuato ad aver paura che queste cose si ripresentassero ogni sera.
Ho deciso quindi di andare da uno psichiatra. Sono in cura da lui da 2 anni e mezzo ormai; mi ha prescritto dei medicinali, quali frontal 0.25mg ed elopram 20mg (compresse), ne prendevo 1 pasticca di ciascuno al di. Da quei giorni, gli attacchi si sono ripetuti 5 o 6 volte, ma sono via via sempre stati meno forti dei primi due attacchi iniziali.
A distanza di 3 anni, faccio delle virite controllo (ogni 3/4 mesi).I dosaggi dei farmaci sono stati ridotti, prendo mezza compressa di frontal da 0.25mg la sera quando ne ho bisogno, e 2/3 volte a settimana mezza compressa di elopram 20mg.
Il problema è che ci ricasco. Magari sto 3/4 mesi senza nessun problema poi, sempre la sera, all'improvviso quando sono nel letto mi riprende un attacco!!!
Sono veramente stanco e demoralizzato.Ho paura di fare tardi la sera, qualsiasi cosa mi possa far perdere il controllo, come appunto alcool, lo evito accuratamente....faccio tardi solo se c'è la mia ragazza che poi dorme con me...
Che devo fare??Vorrei poter cambiare pagina definitivamente :(
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

se lei mente al suo psichiatra il suo trattamento viene sbagliato.

Sarebbe il caso invece di dire tutta la verita' in merito ai suoi sintomi in modo da poter portare la questione ad una soluzione.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
se la sintomatologia persite la cura va rivista in termini di dosaggio oppure anche di molecole. L'assunzione di benzodiazepine per così tanto tempo è sconsigliata, oltre che inutile.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille, non sapete quanto mi fate contenti nel sapere che qualcuno mi risponde!! Ho scritto qui, perchè proprio ieri sera ho avuto un nuovo attacco...oggi è stata una giornata molto triste per me, sono cosi demoralizzato...
Vorrei poter dire tutto al mio dottore, ma ho vergogna di me stesso, non so se riuscirei faccia a faccia a raccontargli tutto questo per filo e per segno come ho fatto adesso...mi sento come se lo prendessi in giro e non voglio.

Se vi capitasse a voi un "cattivo" paziente come me lo "perdonereste"??

Non so davvero che fare..la visita di controllo ce l'ho a metà luglio. Credete che altri tipi di terapire possano aiutarmi oltre al solo metodo farmacologico?

Sono disposto a fare qualsiasi cosa per superare questo mio problema.

Grazie.
[#4]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
il medico non è un censore pronto a bacchettarci per qualche marachella o per qualche presunta mancanza. Se ritiene che il suo medico sia competente gli racconti tutto con sincerità e vedrà che non avrà nessuna reazione di quelle che lei teme. L'eventuale indicazione per una psicoterapia deve essere fornita dallo specialista.
Cordiali saluti
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