Depressione e disturbo ossessivo compulsivo

Salve,
Sono in cura da quasi 7 mesi per depressione e doc, senza risultati. Il tutto è iniziato circa 10 mesi fa, quando a seguito di un periodo profondamente stressante è scoppiato il doc: sentivo il bisogno pressante di confessare al mio ragazzo qualunque cosa, di chiedergli continuamente rassicurazioni. Avevo il timore di essere andata a letto con un altro uomo e di non ricordarmelo, temevo che mi potesse piacere qualsiasi altro ragazzo e di smettere di amarlo. Ben presto l'analisi esasperata delle mie emozioni in sua presenza ha portato allo scoppio di un vero e proprio doc. Mi chiedevo continuamente (24h su 24) se lo amavo, cosa provavo, se avevo o no voglia di baciarlo, analizzavo ogni suo particolare fisico temendo che avesse smesso di piacermi.
E così, pur non volendo in alcun modo lasciarlo, il doc si imponeva alla mia volontà. Piangevo di continuo, avevo attacchi di panico. Sono entrata in depressione. Ad oggi sono nella stessa situazione, con pressanti pensieri di morte.

Mi decido a consultare uno psichiatra. Il verdetto è depressione ansiosa e doc, cura: zoloft 50, senza benefici. Nel frattempo consulto 2 psicologi che confermano la diagnosi. Uno di essi mi segue ancora adesso nella tcc.

Aumentiamo lo zoloft a 100: nulla. Migliora vagamente la depressione, ma rimane l'insonnia e le ossessioni.

Passo a fevarin 100. Ancora nulla, nemmeno dopo 3 mesi di cura. Continuano le ossessioni (che nel frattemo si sono incrementate), l'insonnia, la depressione e l'ideazione suicida.

Adesso sono due settimane che assumo xeristar 60, senza alcun beneficio, anzi, con pesanti peggioramenti. Il suicidio che rimane l'unica strada apparente per porre fine a quest'agonia.

Lo psichiatra, pur essendo evidentemente in gamba, sembra quasi "liquidarmi" con poco e "andare a tentoni", non capisce perchè la cura non funziona, insiste col chiedermi se bevo o mi drogo (mai fatto), e mi ha anticipato che probabilmente proveremo tutte le altre molecole. Se non funziona non potremmo far nient'altro.

Adesso, gentilissimi, io vi chiedo: sbaglio a sentirmi sottovalutata? o sbaglia il dott. a minimizzare? la cura è corretta per un caso di doc e depressione per me così pesante e invalidante (mi ruba l'intera giornata, senza un attimo di tregua)?

Vi ringrazio.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

se il suo sintomo non migliora con l'uso di antidepressivi e' opportuno pensare di utilizzare un'altra classe farmacologica.

https://wa.me/3908251881139
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[#2]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
i dosaggi comunemente efficaci nel doc sono più alti di quelli che lei ha usato. Per cui non è possibile definire zoloft e fevarin inefficaci nel suo caso perchè sottodosati. Xeristar non è un farmaco di prima scelta nella terapia del doc.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Grazie per le risposte, siete gentilissimi.

Vi chiedo ancora: per quale motivo un medico può scegliere volontariamente di mantenere il dosaggio così basso nonostante il persistere dei sintomi? Ho già richiesto spiegazioni senza ottenere risposte soddisfacenti. Addiruttura mi è stato risposto che nel caso in cui non funzioni alcuna molecola non potrà aiutarmi in nessun altro modo.

Addirittura alle volte ho come l'impressione che il dott. "non creda" o "non ritenga possibile" che io abbia i sintomi che riferisco.

Sono sinceramente stanca e amareggiata. Se questo è il servizio pubblico italiano mi spiego il crescente numero di suicidi. Io in primis mi ritengo una candidata dato che non sto ricevendo un aiuto adeguato, pur richiedendolo.

Distinti saluti
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

puo' scegliere un altro medico, se vuole.
Pero' vorrei porre l'attenzione sul suo disturbo e sul trattamento.

In presenza di una diagnosi esatta, cosa di cui non si dubita, si deve considerare che il disturbo presenta delle caratteristiche miste ad altri tipi di disturbi psichiatrici da considerare in questo suo scritto
"Avevo il timore di essere andata a letto con un altro uomo e di non ricordarmelo"

Considerato questo tipo di input legato al disturbo, secondo me, sarebbe il caso di far valutare un approccio differente, anche se effettivamente i dosaggi degli antidepressivi sono rimasti bassi, in modo da poter provare se altre classi farmacologiche possano ridurre la sintomatologia in modo piu' decisivo.
[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Mi scusi, dottore, a quale disturbo si riferisce? Con la mia psicoterapeuta abbiamo assodato che ciò fosse dovuto all'eccessivo rimuginare causatomi dal disturbo che si focalizza principalmente sulla mia relazione e su generici e peraltro ingiustificati sensi di colpa.

Ancora grazie
[#6]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Lei ha o non ha un disturbo ossessivo su fenomeni che non sono realmente accaduti o ho capito male?
[#7]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
dottore, ha capito benissimo. Nei momenti di crisi mi risulta estremamente difficoltoso distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. Come se i miei pensieri possano diventar veri solo per il fatto di averli pensati, non so se mi spiego.
[#8]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
dunque, mi consigliate di far rivedere la cura e sostituirla con una più appropriata per il doc?
[#9]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
credo che sia il caso di far rivalutare la situazione. Forse è opportuno utilizzare anche altre classi, ad esempio i neurolettici, secondo le valutazioni che potrà fare chi la visiterà.
E' opportuno fare una considerazione in merito al trattamento proprio per lo scarso o insufficiente compenso sintomatologico ottenuto finora.
[#10]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
il problema è che il medico che mi segue ritiene di poter giungere agli stessi risultati con dosi più basse e magari tempi più lunghi. Inoltre le cure che mi sta dando si focalizzano essenzialmente sulla depressione, che però, a mio modesto parere, è direttamente collegata alle ossessioni (e dunque ciclicamente la depressione torna sempre se non passano le ossessioni).

Non so cosa fare, ho una gran paura a cambiare medico e allo stesso tempo so che la cura non la decido io e quindi non posso chiedergli di cambiarla. Inoltre mi ha già anticipato che, qualora non avessi risultati con questo farmaco, si limiterebbe a cambiarmi l'antidepressivo alle dosi per la depressione.

Sono terribilmente stanca, gentili dottori, e mi rendo conto di che terreno minato sia ancora al giorno d'oggi la salute mentale.

Scusate lo sfogo.

[#11]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Salve dottori,
vorrei sottoporvi un altra domanda.

Ho recentemente cambiato la cura, passando a 75 mg anafranil e 5 mg zyprexa, con un miglioramento repentino nei primi giorni e poi un successivo ritorno dei sintomi ansiosi (ossessioni...) nel periodo successivo.

Lo psichiatra, ritenendo fosse colpa del dosaggio basso, ha aumentato la cura a a 150 mg di anafranil e mantenendo uguale lo zyprexa.

E' passata una settimana e non avverto sostanziali miglioramenti, anzi, tutt'altro.

E' troppo presto? o qualcosa non va nella cura?

grazie.
[#12]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
nessun altro parere? scusate l'insistenza ma si stanno ripresentando i pensieri suicidari e non so cosa fare :(
[#13]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
L'anafranil impiega almeno 3-4 settimane prima di dare effetti terapeutici. Lo stesso vale per zyprexa. In ogni caso contatti il suo specialista in caso di necessità.
Cordiali saluti
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