Come scalare mutabon

EGREGI SIG.RI/E,
DA CIRCA 8 ANNI PRENDO IL MUTABON FORTE 1 COMPRESSA LA SERA. IN QUESTI ANNI NON SONO MAI GUARITO DA ANSIA E DEPRESSIONE, HO PROVATO A SCALARE DA SOLO IL MUTABON MA NON CI RIESCO, MI VIENE LA NAUSEA GIRAMENTO DI TESTA, VOMITO ETC...E ATTACCHI DI ANSIA CONTINUI ANCHE SE PRENDO DELLO XANAX DA 0,25 NON SERVE A CONTENERE L'ANSIA, MA è POSSIBILE ELIMINARE IL MUTABON E RITORNARE A FARE LA VITA DI PRIMA ? SCUSATE MA IO MALEDICO IL GIORNO IN CUI HO COMINCIATO A PRENDERE QUEL FARMACO SSENZA INFORMARMI DI QUELLO CHE MI SAREBBE ACCADUTO. IL MIO NEUROLOGO DICE CHE QUANDO STARò BENE NON AVRO' + BISOGNO DEL MUTABON, MA IL FATTO è CHE IO STO' BENE FISICAMENTE E MI SENTO BENE ANCHE DENTRO, SECONDO ME SONO SOLO DIPENDENTE E COME UN TOSSICO DEVO CONTINUARE A PRENDERE LA PASTIGLIA CHE NON MI RISOLVE I PROBLEMI ANZI MI HA INCASINATO ANCORA DI +, HO TANTA FORZA DI VOLONTà E VOGLIO RIUSCIRE A VIVERE SENZA IL MUTABON, QUALCUNO MI PUO'AIUTARE A DISINTOSSICARMI? iN ATTESA DI UNA VOSTRA COLGO L'OCCASIONE PER AUGURARE UN BUON FINE SETTIMANA A TUTTO IL VS. STAFF.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Intanto bisogna che si spieghi un po' meglio: sta bene oppure non è mai guarito dall'ansia etc, perché dice due cose che sembrano l'una il contrario dell'altra.

Non esiste alcuna oggettiva difficoltà a togliere una terapia, se ci sono sintomi da sospensione non comportano particolari problemi, la reazione di paura solitamente significa che l'ansia torna fuori prepotentemente durante la sospensione. Di per sé la cura non produce alcun legame mentale.

Non capisco il paragone con "un tossico" etc. Che c'entra ? Lei assume questa cura per avere un risultato, se lo ottiene ci si regola in base alla malattia. Se la malattia è guarita, la cura può essere sospesa con una minima gradualità, altrimenti per controllare i suoi sintomi puà scegliere di continuare ad assumerla, senza esservi in alcun modo obbligato. La tossicodipendenza mi sembra non c'entri granché come paragone.

Lei sta provando a sospendere una cura che a quanto dice non le è utile, ma allora perché per anni le è stata prescritta se era inutile, anche questo non si capisce.
Ripeto, non sussistono particolari difficoltà a sospendere il mutabon, oltretutto esistono anche formulazioni diverse dal forte con cui si può agevolmente ridurlo. Questo deve indicarglielo il medico, se ritiene opportuna la sospensione, o magari il passaggio ad una cura che funzioni meglio.

Curiosamente però la sua preoccupazione non è rivolta ad una cura che funzioni meglio, solo a sospendere il mutabon.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr.,
io vorrei semplicemente liberarmi di questi farmaci che mi hanno dato dipendenza..., in effetti il paragone con la tossicodependenza non è appropriato, comunque resta il fatto che per 8 anni di mutabon forte e xanax, la mia patologia si stà aggravando infatti invece di diminuire le pastiglie sono costretto ad aumentarle perchè abbiano effetto.
Un mio amico farmacista dice che in linea di massima i farmaci triciclici, sono farmaci antidepressivi a largo spettro, un pò come gli antibiotici di analoga azione, cioè sono farmaci, certamente assai potenti, ma non "mirati" per la specifica diistimia alla quale sono affetto.
Pertanto formulo la presente per richiedere a chi mi posso rivolegere per scalare e arrivare a sospendere gradualmente le medicine.
In attesa di una sua colgo l'occasione per porgere distinti saluti.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

però lei continua a esprimere questo concetto che i farmaci "le hanno dato dipendenza" che invece non risulta.
Se la terapia non sta funzionando non è chiaro per quale ragione la stia assumendo. Se non li ritiene mirati rispetto alla diagnosi perché in questi anni la cura è rimasta questa ? I farmaci triciclici non sono farmaci a largo spettro, e se lo sono lo sono quanto gli altri antidepressivi, direi proprio che non c'entra niente come discorso. Hanno indicazioni precise. Inoltre il mutabon è una combinazione, non è solo un antidepressivo triciclico.
Adesso però lei citava xanax, che prima sembrava un rimedio occasinoale. Se invece è stabile, ovviamente non serve e probabilmente limita anche la riuscita della cura. Xanax è un farmaco che si trova una certa difficoltà a sospendere perché nel tempo crea un legame, terapeuticamente inutile. Sotto di solito c'è un disturbo d'ansia quando non lo si riesce a sospendere seppur si provi con gradualità e sotto guida medica.

La dipendenza ce l'ha dalla malattia, che probabilmente peggiora quando prova a sospendere il farmaco, la sospensione di per sé può anche produrre sintomi transitori da sospensione, se non fatta gradualmente, ma questo non sarebbe un ostacolo tale da spiegare perché per anni lo si assume senza riuscire a interromperlo.

Secondo me la strada è: far ridefinire diagnosi e relativa cura, introdurre la nuova cura e trovare un suo equilibrio. La vecchia cura potrà essere cambiata o mantenuta per essere poi sospesa quando sta meglio. Deciderà lo specialista.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. ,
però Lei continua a spiegarmi delle cose che faccio fatica a capire...io sono un semplice rag. che dirige la sua azienda (mi intendo di attrezzature e utensileria e sono uno specialista delle trasmissioni industriali), ma la domanda è sempre la stessa a chi mi posso rivolgere in Liguria prov. di Savona per ridefinire la diagnosi etc?
Cordiali saluti.

[#5]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Gentile signore,
si rivolga a uno specialista in psichiatria, pubblico o privato.
Dopo la diagnosi e la prescrizione di una terapia adeguata, è importante effettuare visite di controllo regolari; in questo modo la terapia può essere modificata secondo la risposta clinica.
Scopo della cura è quello di stare il meglio possibile, con meno sintomi possibile e meno effetti collaterali. Se poi dopo un periodo adeguato si può sospendere la terapia, tanto meglio, ma l'importante è arrivare a stare bene.
Sono d'accordo col collega Pacini, lo Xanax non è curativo ma solo sintomatico,e in più dà assuefazione, e il Mutabon pare non sia efficace.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

[#6]
dopo
Utente
Utente
Egregi Dott.sa/Dott.,
proprio per evitare di continuare a sbagliare strada continuo ripetutamente a chiedere a chi mi posso rivolgere nella provincia di Sv.
Il primo dott. (era uno psichiatra) che mi ha avuto in cura proveniva da un ospedale psichiatrico dell'imperiese, ma lo psichiatra è "crollato" ed è stato ricoverato a sua volta...., il secondo dott. (era uno psicologo) mi curava con i granuli omeopatici e la psicoterapia, ma non è servito a niente...adesso da otto anni sono in cura da neurologo che dapprima mi ha curato con cipralex 10 mg mattino, zoloft 50 mg sera, ansaren 30 sera, ansaren 15 mattino, pomeriggio, il risultato: "ero un automa" , poi ho cominciato a scalarmi ansaren e tutte le altre "medicine", e sono stato bene per qualche giorno, ma poi avevo nausea vomito e un sacco di altre patologie che erano dovute alla "scalata"...in breve sono tornato dal neurologo il quale mi ha prescrtitto mutabon forte e ansaren 30 solo sera..., poi con il passare degli anni siamo ritornati allo xanax, che qualcuno dice che non è curativo, confermo che dà una assuefgazione incredibile, se mi dimentico di prendere la pastiglia del pomeriggio divento irrequieto (non sono come spiegare).
Vorrei stare bene e poi cominciare a scalare i farmaci con l'aiuto di un buon medico che spero mi indicherete.
Spero che le frasi scritte di getto siano comprensibili, nel contempo colgo l'occasione per ringraziarvi tutti per le pronte risposte.
Cordialità.
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"se mi dimentico di prendere la pastiglia del pomeriggio divento irrequieto (non sono come spiegare)."

Assuefazione per esempio.

Vedo che però continua a non capire il senso delel risposta e va per la sua strada ripetendo che il problema è scalare i farmaci.

Sono farmaci diversi, la "dipendenza" di cui parla lei è dalla malattia che dice di non avere risolto, quindi deve far curare la malattia, lo scopo principale è questo, poi i farmaci che non servono più potranno essere sospesi.

[#8]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr.,
grazie per le precisazioni. A chi mi posso rivolgere per curare la mia distmia?
Cordiali saluti.

Provincia di (Sv) - Liguria
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non ci dovrebbero essere problemi a trovare uno psichiatra nella sua zona.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr.,
perchè mi consiglia uno psichiatra e non un neurologo?
Come ho scritto nei post precedenti sono capitato male ben 2 volte :
1° psichiatra che mi curava aveva dei tic nervosi che sinceramente mi mettevano in inbarazzo..., poi è stato ricoverato per problemi mentali ora non puo'+ esercitare.
2° psicologo omeopata, non puo' esercitare, nonostante ciò continua a prescrivere medicine che non servono a ninte.

Non capisco questa diffidenza nel dare un consiglio su uno specialista nella mia zona, se fossi sicuro che non verrei bloccato come utente le lascerei il mio indirizzo di posta elettronica e il mio numero di cell., la cosa brutta in Italia è che non c' collaborazione tra i medici e in realtà non molti si dedicano alla terapia depressiva, perchè essendo borderline tra la neurologia clinica e la psichiatria, viene spesso ritenuta una patologia di serie B, mentre invece è la più diffusa in assoluto e causa di tantissimi disagi.

Cordiali saluti.
[#11]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr.,
solo adesso ho capito che clikkando sul suo nome mi compaiono indirizzo e numeri di telefono etc..., posso contattarLa telefonicamente? Quando.
Chiedo scusa per l'invadenza, ma vorrei chiudere la beautiful del forum e trovare al + presto soluzione per cura e pronta guarigione.
Ancora cordiali saluti.
[#12]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La distimia è disturbo di pertinenza psichiatrica (se è questa la diagnosi fatta). Quindi il consiglio genericamente non può essere che questo. Lo psicologo non è psichiatra, a parte il fatto che non potrebbe gestire medicinali, la distimia ha delle cure di riferimento, sia psicologiche che mediche.
La psichiatria medica è una branca delle neuroscienze a cui appartiene anche la neurologia, ad oggi è abbastanza corposa e specialistica da costituire una branca a sé.

Non è che ci sia diffidenza, ma i nominativi sono disponibili un po' ovunque, su questo stesso sito c'è una lista di nominativi con relative zone di attività.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr.,
solo adesso ho capito che clikkando sul suo nome mi compaiono indirizzo e numeri di telefono etc..., posso contattarLa telefonicamente? Quando.
Chiedo scusa per l'invadenza, ma vorrei chiudere la beautiful del forum e trovare al + presto soluzione per cura e pronta guarigione.
Ancora cordiali saluti.
[#14]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Quei numeri non sono per proseguire i consulti telefonicamente. Non li usi quindi in questo senso.
[#15]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr.,
la ringrazio ancora per le delucidazioni, purtroppo la distanza non mi permette di , pertanto cercavo solo un nominativo valido (che sicuramente Lei conosce) di un collega nella zona di cui le ho scritto....ho controllato anche l'elenco del sito, ma non ci sono psichiatri.
Cordiali saluti.

[#16]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott.,
ho seguito il suo consiglio e sono andato dallo psichiatra.
La cura che mi ha prescritto è effexor 37.5 per 2 giorni solo alla sera ore 20 dopo 1 compressa al mattino e una alla sera per 3 giorni poi passare a effexor da 75.
Adesso stò malissimo, ho tanta nausea e gli attacchi di panico sono aumentati, ho sempre dei brividi di freddo come se avessi la febbre.
Ho spiegato i sintomi allo psichiatra, ma mi ha detto di continuare la terapia, nel frattempo sono bloccato in casa perchè sono ridotto uno straccio e non riesco a lavorare?
Lei cosa mi consiglia lascio perdere l'effexor e ricomincio a prendere il mutabon?

[#17]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
La terapia inizia a fare effetto dopo un minimo di 3 settimane a dose piena (75 mg). Fermo restando che le modifiche vanno concordate col curante e non con noi, può chiedere allo psichiatra qualcosa per alleviare i sintomi iniziali, che possono essere molto sgradevoli, ma che comunque sono passeggeri. La venlafaxina (efexor) è indicata per la depressione accompagnata da una componente ansiosa, però all'inizio, come tutti i farmaci di questo tipo, provoca un'accentuazione della sintomatologia.
Assuma le capsule a stomaco pieno, per limitare la nausea.
Saluti
[#18]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Confermo quando le ha detto la collega, inoltre lei ha uno psichiatra di riferimento, cosa fare della cura glielo indica e infatti glielo ha indicato lui.
Non è possibile utilizzare questi spazi per avere indicazioni su cosa prendere e come.
[#19]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott.,
continuo a prendere l'effexor ma stò malissimo...nausea, vomito, nausea etc...stavo meglio quando stavo peggio? Nel senso quando prendevo il mutabon stavo bene fisicamente...credo che il mio problema sia "solo" l'agorofobia ho bisogno di parlare con qualcuno, stò mael.
Cordiali saluti.
[#20]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Sta male e sta vomitando quotidianamente ? Si rechi subito al pronto soccorso, però non capisco perché non riferisca questi sintomi al suo psichiatra, le consiglierà una soluzione.

Effettivamente la vicenda inizia con una sua intenzione non meglio giustificata di disfarsi di una terapia che Lei stesso indicava come utile.

Non è però possibile, e questo ormai dovrebbe essere chiaro, utilizzare questo spazio per chiedere istruzioni su cosa prendere o non prendere.

[#21]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore,
sono andato al pronto soccorso e mi hanno fatto delle punture di plasil...lo psichiatra insiste e dire di prendere effexor ma evidentemente non ha capito che da quando prendo l'effexor io stò male, malissimo.
In quanto al mutabon adesso ho la certezza che mi ha dato dipendenza...infatti da 2 giorni prendo mutabon forte alla sera e al mattino e adesso la nausera e il vomito sono spariti.
E' tutto chiaro, ma possibile che nessuno dei medici che mi ha avuto in cura non riesca a farmi stare bene?
Depressione e agorofobia sono curabili?
Grazie.

[#22]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

vedo che sul significato della parola dipendenza proprio si ostina a voler equivocare. Ogni volta che prende un farmaco le risolve un sintomo, se non lo prende il sintomo torna a ridarle fastidio come faceva all'inizio ? E questa la chiamerebbe dipendenza ? Non capisco perché vuole insistere con questo termine, forse per Lei significa semplicemente "una cura che funziona".

Ha ricevuto una cura che a detta sua funzionava, l'ha voluta per ragioni non chiare sospendere, quella provata non sembrava essere ben tollerata, adesso torna a fare dei ragionamenti sinceramente poco chiari.

Di solito in questi casi si valuta con il medico, anzi lo si lascia valutare, se riprendere la cura precedente oppure provarne una nuova.

Non ha comunque risposto sul fatto se stesse o meno vomitando, anche se mi par di capire che l'urgenza sia risolta (ma non è chiaro se come nausea riferita o come vomito).
[#23]
dopo
Utente
Utente
egregio Dott.,
grazie al cielo sono tornato dal vecchio neurologo che mi ha in cura da parecchio tempo... lo psichiatra insisteva con l'effexor che mi aveva ridotto veramente male e in + voleva che prendessi anche zoloft e altri farmaci che non ricordo. ..Si grazie al mutabon adesso non ho + nausea e vomito, 1/2 compressa la sera e 1/2 al mattino e xanax al bisogno sembrano la cura giusta per me ...ma perchè non guarisco? E come mai anche quando prendo lo xanax da 0,50 continuo ad avere agorofobia? non riesco proprio a capire...come si fà ad uscire dalla depressione e dal'agorofobia, come si puo' guarire? Ammesso che il mutabon sia curativo, lo xanax ormai fà poco effetto come già detto....inoltre la mia paura è che un giorno il mutabon finisca e io mi troverei perso, come quando circa 5 mesi fà è sparito dal commercio il serpax 15 che mi faceva stare davvero bene.
Le sarei grato se mi potrà ancora una volta aiutare a capire, come diceva lei ho na grossa confusione e paura specialmente al mattino presto, poi la sera la paura si attenua.
p.s.: è consentito il consumo di 1 birra da 33 cl lontano dall'assunzione delle medicine? Il mio fisico è molto robusto sono 1.87 e peso 98 kg di muscoli sono un ex nuotatore di 40 anni ma faccio ancora molto sport oltre al mio lavoro sono imprenditore nel settore delle trasmissioni meccaniche industriali.
Grazie anticipatamente, e mi scuso per le frasi scritte di getto spero siano comprensibili.
[#24]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

1. Prova una cura, poi una seconda che non tollera, e quindi tutte le altre possibili alternative neanche sono prese in considerazione. Non si capisce perché. Se si trova bene con una cura che in questo caso sarebbe il mutabon, ma l'agorafobia non va via, di solito per questo si provano le cure per l'agorafobia, che non sono certo lo xanax al bisogno. Xanax al bisogno è un sintomatico di emergenza che tampona l'agorafobia ma non la previene né rieduca il cervello, anzi può dis-educarlo nel senso di non fargli più capire la differenza tra timore delle crisi e crisi.
2. se un giorno finissero le medicine per qualsiasi malattia che le richiede, ciascuno avrebbe problemi più o meno gravi, ma questo è un ragionamento a fondo perduto.
3. l'assunzione di alcolici è sconsigliata con queste cure, non c'è niente da "consentire" o meno, si raccomanda di evitare l'assunzione di alcolici perché l'effetto può essere amplificato o meno prevedibile del normale.
4. Perché parte con il presupposto della guarigione intesa come eradicazione della malattia ? Ci sono disturbi che durano, altri che finiscono, altri che tornano e vanno via, altri che dopo un po' si spengono etc.
[#25]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott.,
Lei ha perfettamente ragione, ma io come ripeto di farmaci non ne capisco niente...l'unica cosa che posso dire è che con il mutabon non ho nausea e senso di vomito perchè il neurologo dice che è un tranquillante interno e io come ha ben capito sono nevrotico...pertanto o continuo a farmi sperimentare (forse è brutto, ma...) medicine fino a che non si trova una cura giusta: ma dopo aver provato sereupin, zoloft, anafrinil, seroxat, ciprialex e per ultimo effexor, ho perso le speranze.
Mi rendo conto che lo xanax + passa il tempo e - mi fà effetto...ho chiesto allo psichiatra dell'ansaren da 30 che mi faceva dormire bene, ma mi è stato sconsigliato...Mi scusi se continua a parlare di farmaci, ma credo che le persone che mi hanno avuto in cura non siano molto competenti infatti che ci creda o no l'ultimo psichiatra mi ha detto che una birretta lontano dall'assunzione dei farmaci non "ti fà niente".
Continuo a vivere male, faccio incubi e mi sveglio spesso la notte, al mattino non mi alzrei mai dal letto e in giornata ho sempre paura che capiti qualcosa di brutto a me o alla mia famiglia, come fare a continuare a mascherare tutta questa ansia che ho dentro, come liberare il mio cervello dai pensieri che mi tormentano?
[#26]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Quindi con mutabon non ha alcuni sintomi, però comunque non sta bene lo stesso, la sintesi è questa ?
Zoloft l'ha provato in passato o le è stato proposto adesso e non l'ha preso ?

Le ricordo che non è definita la diagnosi.
[#27]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott.,
è come dice Lei con il mutabon passano la nausea e il vomito, ma a parte un pò di sonnolenza non mi risolve il problema dell'agorofobia (non capisco perchè nel mio ambiente di lavoro dove sono al contatto di lavoro con decine di persone quotidianamente raramente mi vengono gli attacchi di panico e invece quando sono ad es.: in un supermercato mi assale l'ansia di fare tutto presto mi lascio trasportare dalla fretta della gente che mi stà intorno, sono nevrotico e a volte mi sembra di essere osservato...è chiaro che ho bisogno di aiuto, ma come ripeto la psicoterapia non è servita e sono ancora alla ricerca di uno psichiatra o neurologo che come dice Lei mi aiuti anche con l'aiuto di farmaci mirati a rieducare il mio cervello).
La diagnosi mi è sempre stata fatta verbalmente...l'ultima volta il neurologo che mi ha in cura da anni mi ha detto che prendo i farmaci ma non ne avrei bisogno perchè tutto dipende da me e dall'ambiente che mi stà intorno...insomma se non risolvo i problemi familiari non starò mai bene...+ facile a dirsi che a farsi alcuni problemi non si possono risolvere..., inoltre il neurologo mi dice ti nascondi nella malattia (ma allora dico sono malato o no?) e cerchi sempre aiuto nella medicina e aiuto dai dottori....
Dottore mi dia un consiglio su come agire.
Cordiali saluti.
[#28]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La sequenza sensata è questa: definire la diagnosi (ad esempio: disturbo di panico con agorafobia ? perché agorafobia è un sintomo, non è chiaro se sia o meno quel tipo di disturbo).
Quindi: terapia, nella quale non è a priori obbligatorio quando si inizia un farmaco nuovo sospendere il mutabon, cosa che è stata invece fatta mi pare nei tentativi che ha descritto. Nel fare una cura per un disturbo del tipo del disturbo di panico o d'ansia in generale l'effetto si valuta dopo un mese, e nel frattempo l'andamento dei sintomi non è sempre rassicurante, perché inizialmente possono restare o accentuarsi.

Le osservazioni che le malattie devono guarire da sole o che la persona deve farle sparire mi sembrano non comprensibili.

Si faccia seguire da uno psichiatra.
[#29]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott.,
La ringrazio ancora una volta per i consigli.
Mi auguro (dopo innumerevoli tentativi) di trovare un medico o meglio uno psichiatra competente che mi segua e soprattutto mi trovi una cura che mi faccia stare bene.
Cordiali saluti.

[#30]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Prof.,
sono trascorsi alcuni mesi e io non ho ancora trovato una cura che mi faccia stare bene.
A settembre mi hanno prescritto del sereupin dopo i pasti e mutabon forte prima di coricarmi assieme ad un serpax 15, risultato di notte dormivo poco e male e al giorno non avevo voglia di vedere nessuno...sono ritornato dal medico che mi ha in cura mi ha prescritto mutabon forte 1/2 compressa al mattino, 1/2 a mezzogiorno e mezza alle ore 22 poi serpax 15 1 alle 8, 1 alle 10, 1 alle 12, 1 alle 15 e uno alle 17, poi trittico 75 2/3 alle 23 prima di coricarmi insieme ad un altro serpax 15 risultato continuo a non dormire.
Telefono al medico dove sono in cura e ogni volta mi maltratta mi dice delle cose del tipo che cerco sempre un aiuto esterno che non voglio risolvere i problemi e che starò sempre male se io non risolvo questi problemi..., ho cercato di spiegargli che finchè non stò bene fisicamente e mentalmente io i problemi non riesco a risolverli.
Morale mi è stata cambiata di nuovo la cura. Il medico dice che io ho messo il serpax nelle medicine che mi fanno male e che pertanto non funziona e + ne prendo e meno ha efficacia...mi domando io ma se la ricetta me la ha prescritta il medico io seguo lo schema...è vero che con lo xanax stavo leggermente meglio, ma non capisco cosa vuole dire il medico.
Il medico mi dice che dò i numeri e che mi ha tolto lo xanax perchè ha un livello di tossicità superiore al serpax...continuo a non capire ma dopo avergli spiegato + volte che alla notte non dormo mi prescrive un'altra ricetta per telefono 1 mutabon ansiolitico al mattino possibilmente senza ansiolitici (adesso uso di nuovo xanax e devo dire che oggi stò leggermente meglio), 1 mutabon forte alla sera + 10 goccie di minias prima di coricarmi.
Sono stanco e deluso perchè i Professoroni che sanno tutto prima ancora di visitarti, non sono per niente disponibili e ti danno una cura e poi non sei seguito da nessuno.
La diagnosi è ansioso depresso, ma mi creda Dottore io stò veramente male non mi invento le cose e non riesco a trovare una persona che mi aiuti a trovare una cura.
Il mutabon non lo posso sospendere dopo 8 anni al massimo resisto un mese senza prenderlo e poi cominciano gli effetti collaterali vomito ansia fortissima etc, ma questo Lei lo sà già.
Mi spaventa quello che mi ha detto il farmacista e cioè che il mutabon è difficile da togliere e provoca danni, spero non sia vero, perchè adesso ho paura della paura ansia dell'ansia, credo che mi sia accaduto qualcosa le medicine che prendo non fanno effetto e il mio cervello diseducato a capire le situazioni reali e non , insomma non riesco + a rilassarmi e la mia vita è un inferno , ho perso gran parte delle amicizie perchè ho paura di uscire e temo per il futuro della mia azienda mi sembra di non farcela a reggere tutto e la pressione interna ed esterna sono micidiali, incomincio a capire come mai ci sono così tanti suicidi.
Spero di ricevere un suo consiglio stò male e non sò + a chi rivolgermi sono sempre teso e agitato che mi sembra di esplodere...perchè proprio a me deve toccare questa malattia? Non esiste in Italia o all'estero un centro dove curano il "cervello" delle persone malate?
Cordiali saluti.
[#31]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Lei mi riferisce la diagnosi, primo passo logico da fare quando scrisse la penultima volta. Ad oggi invece non è definita "ansioso depresso" non è una diagnosi.
Riferisce una cura da circa un mese (Settembre), non si capisce perché ci siano stati così tanti contatti con il medico semplicemente perché non sta ancora bene, visto che una cura con sereupin ci mette un mese per iniziare a funzionare. Inoltre non è chiaro perché usa tre ansiolitici diversi (serpax, xanax e minias), cioè che sia chiaro il perché in termini di sintomi sì, non è chiaro che senso abbia cmoe terapia.

Non capisco la frase "La diagnosi è ansioso depresso, ma mi creda Dottore io stò veramente male non mi invento le cose". Perché dovrebbe inventarsi le cose ?
Inltre "Non esiste in Italia o all'estero un centro dove curano il "cervello" delle persone malate?" Appunto, perché la psichiatria cosa fa ? Lei assume medicine che vanno a finire su quale organo se non il cervello ?

Mi sembra ancora fissato sulla questione del mutabon, io non riesco a capire sinceramente come si passi dal problema del suo attuale malessere e della cura da mettere a punto per star meglio a questa questione poco chiara della difficoltà di sospendere la cura. Ancora non ho compreso i termini di questo problema, lei continua a insistere nel togliere un farmaco che le controlla parte dei sintomi, perché lo debba assolutamente togliere non l'ho capito.

Il problema sostanziale è che le cure non riescono a proseguire senza interruzioni o cambiamenti vari per il tempo necessario a farle funzionare, questo ammesso che si tratti di un disturbo che risponderebbe agli antidepressivi (visto che la diagnosi non è definita).
Il medico le sta probabilmente dicendo che se lo contatta dopo pochi giorni per riferirgli che sta ancora male, e lo fa ripetutamente purtroppo lo induce a modificare la cura con il risultato di far abortire la cura ipotizzata e di tornare su soluzioni sintomatiche, di efficacia limitata come Lei già sa.
L'unica cosa è che la diagnosi va meglio definita, altrimenti non sappiamo con che disturbo abbiamo a che fare.
[#32]
dopo
Utente
Utente
Gentilisimo Dr,
in effetti ho chiesto piu' volte una copia della diagnosi, ma non è mai stata fatta...il tecnico mi ha sempre diagnostica verbalmente la diagnosi e cioè ansioso depresso, a causa dellla mia dituazione.
Ma non posso risolvere certi problemi con il divorzio da mia moglie e lasciare i figli (che già di problemi ne hanno fin troppo), come non posso andarmene dalla mia azienda perchè sotto certi punti vista è disorganizzata, ma stiamo entrando nella psicologia...e della psicologia fatta per circa 5 anni ho solo un ricordo: non ha funzionato e ho solo sprecato tempo e molti soldi.
Ci tengo a precisare che il sereupin l'ho preso per 33 giorno e non ha fatto effetto,anzi di giorno stavo malissimo un'ansia incotrollabile.
Adesso la nuova terapia è (aumentare i neurolettici) : 1 mutabon ansiolitico al mattino (possibilmente senza ansiolitici), un mutabon forte alla sera e 10 gocce di minias o xanax.
Sarà una dipendenza fisica o psicologica, ma io al mattino devo prendere un ansiolitico che in questo caso è xanax 0.50, e nel pomeriggio che cosa devo fare? Prendere altri ansiolitici quando stò male? Non si sà perchè il tecnico non mi ha prescritto niente e se gli chiedo qualcosa mi dà "dell'imbecille" o dice che dò i numeri etc.
Per quello che dico in dieci anni ho già cambiato una marea di terapeuti farmaci, e l'unica cura che funzionò era ansaren 30 mg la sera + 1/2 mutabon la sera e tavor expident di giorno al bisogno (sono stati gli unici 3 anni che sono stato bene) adesso ?
Provo la cura che mi ha dato a base di nutabon (di notte dormo sempre poco, ma chi ha il coraggio di chiamare il tecnico?) e spero di stare meglio tra qualche settimana, e poi le faccio sapere.
Resta sempre l'agorofobia e l'agitazione interna, per adesso.
Cordiali saluti.

p.s.: che cosa sarà cambiato nel mio cervello? C' è qualche complesso? Forse l'autodistruzione mi fà godere da una parte e dall'altra mi rende depresso?
[#33]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Gentile utente,
le domande che fa vanno rivolte a uno psichiatra in carne e ossa;la psicoterapia è anche questo, dà un certo ordine alla vita: se uno sa che il giorno tale all'ora tale avrà 3/4 d'ora o un'ora intera per fare domande,forse evita di tempestare lo psichiatra di richieste fuori programma che alla fine inducono risposte affrettate.
Se però non vuole o non può fare questo, concordi con lo psichiatra visite di controllo più frequenti o, se non è possibile, almeno un appuntamento telefonico (non quotidiano!) di pochi minuti, preparandosi le domande da fargli. Sembrano banalità, ma servono a contenere l'ansia a volte più dei farmaci.
Cordiali saluti
[#34]
dopo
Utente
Utente
ok, un ultima domanda facile questa volta:

che cosa succede allo stomaco al fegato etc dopo aver assunto per otto anni le pastiglie.? (ho fatto un breve calcolo circa 58400)

In tutti questi anni non ho mai ricevuto una risposta, nemmeno da un tecnico in carne ed ossa..., immagino che mi dovrò sottoporre ad una gastroscopia.

Grazie anticipatamente e cordiali saluti.
[#35]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Più che una domanda facile, la sua è una domanda provocatoria.
Generalmente un organismo sano tollera i farmaci assunti in dosi terapeutiche anche per anni senza problemi. Le cellule si formano in continuazione, eliminano le sostanze in eccesso (compresi fritti, salumi e alcolici, sempre che le dosi non siano eccessive). Se non ha sintomi, la gastroscopia è inutile.
[#36]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Se per 3 anni è stato bene con la cura indicata, in quei tre anni il farmaco che funzionava in maniera continuativa era il mutabon. Ma secondo quanto riferiva all'inizio comunque non stava bene, su questo continua ad esserci un po' di confusione.

La considerazione sulla tossicità mi sembra un po' strana. Innanzitutto Lei è seguito da medici, pensa che non la informerebbero di questo aspetto se ci fosse una tossicità prevista ?
Il calcolo del numero di pastiglie a cosa dovrebbe corrispondere ? Che senso ha contare come numero le pastiglie prese ? Perché si preoccupa del fegato ? Il corpo è fatto anche di altri organi. Non vedo il nesso con la gastroscopia.

Sembra che fegato, stomaco per Lei abbiano un senso più immaginario che reale. Non capisco perché non si faccia dare spiegazioni dal medico, oppure le sue affermazioni vanno intese in senso provocatorio o di sfogo, come diceva la collega.
[#37]
dopo
Utente
Utente
Egregio Prof.,
sinceramente non avevo nemmeno letto quello che diceva la collega che ogni tanto risponde alle mie domande.
E sinceramente non ho voglia di provocare proprio nessuno nemmeno la dottoressa, che ci legge.
Allora quando uno non stà bene le prova tutte, guarda su internet legge e si fà delle domande, nel corso degli anni l'unica cura che mi ha fatto bene era l'ansaren 30 mg e il mutabon forte, poi non si capisce perchè è stata cambiata, comunque io non sono un tecnico.
La cura che faccio adesso è mutabon forte la sera insieme a 10 gocce di minias e 1 mutabon ansiolitico al mattino e quando sono agitato 1 xanax da 0.50 e devo dire che finalmente da qualche giorno incomincio a stare meglio, quindi vuole dire che la cura comincia a funzionare.
Per quanto riguarda l'apparato digerente ho paura che tutte le pastiglie che ho preso e che prenderò possano provocarmi dei danni, ma...come dice lei professore sono solo paranoie [(mia madre l'anno scorso ha subito un intervento dove lo sono stati asportati stomaco, milza e un pezzo di pancreas dio benedica il chirurgo che l'ha salvata)un male sicuramente non dovuto ai farmaci assunti nell'arco della suai vita]che mi faccio quando leggo i bugiardini e i forum.
Poveri dottori quando vado da loro li tempesto di domande e forse non gli avevo mai chiesto gli effetti collaterali dei farmaci presi per lungo tempo...., l'importante adesso è stare bene e assumere pochi ansiolitici che come mi ha già spiegato non sono curativi e danno dipendenza.
Grazie professore per rispondere alle mie domande e mi perdoni se ho articolato male le nei post precedentti.
[#38]
dopo
Utente
Utente
Egregio Professore,
sono trascorsi alcuni mesi e nel frattempo è stata cambiata la cura, adesso prendo il seroquel 25 mg. 1 alle 8 e 1 alle 21, alle 12 1 compressa di trittitol da 25mg e xanax da 0.50 al mattino alle ore 8 e nell'arco della giornata al bisogno.
In pratica non ho notato nessun miglioramento con il mio problema di agorofobia, l'ho segnalato allo dottore il quale insiste sulla terapia.
Nel frattempo la malattia stà divenendo sempre + invalidante, ho perso gli amici e il lavoro stà andando a rotoli non riesco a uscire da questa depressione che probabilmente mi porterà alla pazzia...niente sport, niente ristoranti etc, la psicoterapia non mi aiuta e il bambino che è in me è sempre + egoista...sono un brutto esempio per i miei figli.
Aspetto con ansia un suo consiglio e nel contempo porgo distinti saluti.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto