Fame d'aria e xanax
Salve
Sono una ragazza di 24 anni e come si puo notare dai miei consulti precedenti sono molto ipocondriaca e soffro di disturbi di panico.
Per questi motivi il 16 di questo mese mi sono rivolta a uno psichiatra che mi ha prescritto una cura a base di Xanax con i seguenti dosaggi: 0,50 al risveglio, 0,25 dopo pranzo e 0,25 dopo cena con la possibilità che se avessi bisogno o dovessi affrontare una situazione a "rischio panico" posso assumere mezza o una pastiglia da 0,50 oltre al dosaggio prestabilito.
Ovviamente a questa cura lo psichiatra ha aggiunto che si tratta solo di una situazione temporanea e sintomatica, per riportarmi con i piedi per terra in attesa di iniziare un percorso di psicoterapia che risolve il problema alla radice.
Inoltre mi ha anche avvisato che per i primi giorni della cura avrei avvertito sonnolenza e debolezza muscolare.
Invece, al contrario, per la prima settimana è andato tutto benissimo, ansia diminuita, nessuna sonnolenza o debolezza e anzi ero piu attiva e volenterosa nell'affrontare le cose di prima.
Dopo una settimana però l'ansia ha iniziato pian pianino a riaffacciarsi e avvertivo delle vertigini improvvise che mi spaventavano e l'agitazione tornava soprattutto alla sera.
Le vertigini ora sono passate però è tornato il sintomo che mi ha sempre tormentato e che mi spaventa di piu, ovvero il fiato corto, la sensazione che non riesca a respirare e che a volte sparisce solo se mi impegno qualcosa. Aggiungo che ho fatto elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo e ecocardiogramma ed è tutto perfetto, il cardiologo mi ha detto di rivolgermi a un psichiatra e nel referto ha scritto "respiro sospiroso di origine ansiosa".
A volte quando ho questo respiro molto corto assumo una pastiglia ma non sempre mi fa passare il malessere.
Anche se so che sono ancora all'inizio di un lungo percorso e che è passato troppo poco tempo dall'inizio della cura, è normale avvertire questo fiato corto anche durante la terapia che sto seguendo? La mia mente da ipocondriaca inizia a pensare che se non sparisce cpn gli ansiolitici probabilmente non dipende dall'ansia è necessario che faccia altri esami per evitare cause organiche? In tal caso, che tipo di esami?
Grazie
Sono una ragazza di 24 anni e come si puo notare dai miei consulti precedenti sono molto ipocondriaca e soffro di disturbi di panico.
Per questi motivi il 16 di questo mese mi sono rivolta a uno psichiatra che mi ha prescritto una cura a base di Xanax con i seguenti dosaggi: 0,50 al risveglio, 0,25 dopo pranzo e 0,25 dopo cena con la possibilità che se avessi bisogno o dovessi affrontare una situazione a "rischio panico" posso assumere mezza o una pastiglia da 0,50 oltre al dosaggio prestabilito.
Ovviamente a questa cura lo psichiatra ha aggiunto che si tratta solo di una situazione temporanea e sintomatica, per riportarmi con i piedi per terra in attesa di iniziare un percorso di psicoterapia che risolve il problema alla radice.
Inoltre mi ha anche avvisato che per i primi giorni della cura avrei avvertito sonnolenza e debolezza muscolare.
Invece, al contrario, per la prima settimana è andato tutto benissimo, ansia diminuita, nessuna sonnolenza o debolezza e anzi ero piu attiva e volenterosa nell'affrontare le cose di prima.
Dopo una settimana però l'ansia ha iniziato pian pianino a riaffacciarsi e avvertivo delle vertigini improvvise che mi spaventavano e l'agitazione tornava soprattutto alla sera.
Le vertigini ora sono passate però è tornato il sintomo che mi ha sempre tormentato e che mi spaventa di piu, ovvero il fiato corto, la sensazione che non riesca a respirare e che a volte sparisce solo se mi impegno qualcosa. Aggiungo che ho fatto elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo e ecocardiogramma ed è tutto perfetto, il cardiologo mi ha detto di rivolgermi a un psichiatra e nel referto ha scritto "respiro sospiroso di origine ansiosa".
A volte quando ho questo respiro molto corto assumo una pastiglia ma non sempre mi fa passare il malessere.
Anche se so che sono ancora all'inizio di un lungo percorso e che è passato troppo poco tempo dall'inizio della cura, è normale avvertire questo fiato corto anche durante la terapia che sto seguendo? La mia mente da ipocondriaca inizia a pensare che se non sparisce cpn gli ansiolitici probabilmente non dipende dall'ansia è necessario che faccia altri esami per evitare cause organiche? In tal caso, che tipo di esami?
Grazie
Gentile utente
e' alquanto inopportuno iniziare una terapia con benzodiazepine se la sua diagnosi e' già evidente e nota.
Il trattamento prevede altre cure.
e' alquanto inopportuno iniziare una terapia con benzodiazepine se la sua diagnosi e' già evidente e nota.
Il trattamento prevede altre cure.
https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Ex utente
Si riferisce alle sedute di psicoterapia?
No mi riferisco a trattamenti farmacologici piu' appropriati che non prevedano il solo uso di benzodiazepine.
Ex utente
Ho capito...Giovedi avro la seconda seduta dal psichiatra...Ma se ho gia effettuato gli esami cardiologici è necessario effettuare altri accertamenti per evitare cause organiche?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 22.3k visite dal 01/10/2010.
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