Somministrazione del metadone

ho 40 anni e da circa venti ciclicamente ho problemi di tossicodipendenza.
il mio problema è questo: a volte ricado nell'uso di eroina e il mio organismo è diventato molto sensibile e gia' dalla prima dose vado in assuefazione, comunque affidandomi subito al sert per una disintossicazione tramite metadone a scalare. Negli ultimi anni ripetuti problemi con il sert mi hanno indotto a risolvere il mio problema con metodi illegali, ossia aquistando metadone da altri tossicodipendenti o da amicizie in altri paesi europei in grado di avere farmaci in particolare oxycontin per uso antidolorifico. Il mio problema è questo: io ricado e mi faccio 2, 3 giorni, ossia 2, 3 buchi, e per tornare alla vita regolare ho bisogno di uno scalaggio veloce di 4, 5 giorni di metadone o morfina, in termini di dosaggi, 25 mg il primo giorno, 20 il secondo, 15 il terzo, 5, (sia di metadone o derivati di morfina) in questa maniera riesco a disintossicarmi senza nessun problema. Purtroppo il problema lo incontro con il sert (che ormai è abituato a fornire metadone a mantenimento), perchè non distingue che la mia tossicodipendenza è un pò rara, e quindi intenta di propormi i soliti programmi terapeutici che propone a tossicodipendenti che si iniettano 2, 3 grammi di eroina al giorno e magari da mesi e mesi, quindi la proposta del sert è sempre quella di iniziare con dosaggi di metadone più alti e uno scalggio più graduale, questo nel mio caso ho constatato che non è idoneo, 1) perchè ovviamente il mio organismo si assuefa al metadone e lo scalaggio diventa più duro. 2) andando tutti i giorni al sert mi ritrovo sempre in contatto con altri tossicodipendenti e spacciatori che nella vita giornaliera evito. 3) nei fine settimana non è possibile iniziare il programma terapeutico, quindi se arrivo di venerdì dovrei continuare a usare eroina fino alla domenica e iniziare il programma del metadone il lunedì. 4) anni fa mi ricordo, accetando il loro metodo, mi trovavo a 15 mg di metadone e stavo scalando 2 mg ogni due, tre giorni, dovendo partire per un viaggio in spagna ho chiesto l'affido per 1 settimana, il sert me lo ha negado dicendomi che questo non è possibile, perche se mi fossi trasferito in un'altra città loro mi avrebbero affidato al sert piu' vicino senza problemi, ma per l'estero non sarebbe stato possibile, per ragioni legislative, inoltre una volta tornato iin italia non avrei potuto proseguire lo scalaggio perche secondo loro dopo 1 settimana io sarei stato disintossicato (senza fare nessun test) ovviamente da quel giorno non sono più tornato al sert e ho sempre soluzionato il mio problema da solo come già pecificato. Oltretutto mi sono reso conto che in materia legislativa nemmeno sono aggiornati perche secondo la legge Turco accompagnati dal piano terapeutico non ci sarebbero problemi a viaggiare in paesi europei.
LA MIA DOMANDA é QUESTA: COME POSSO FAR VALERE IL MIO DIRITTO A FARMI PRESCRIVERE IL METADONE DAL MEDICO DI FAMIGLIA E ACQUISTARLO IN FARMACIA?
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

"quindi la proposta del sert è sempre quella di iniziare con dosaggi di metadone più alti e uno scalggio più graduale, questo nel mio caso ho constatato che non è idoneo"

Questo tipo di terapia non sussiste, né è mai sussistita. La terapia metadonica nella tossicodipendenza da eroina è a lungo termine, poiché questo consente di ottenere l'obiettivo che è la prevenzione delle ricadute. La prevenzione delle ricadute è IL sintomo della tossicodipendenza, non è un "forse" che può o non può accadere di volta in volta. Ergo, la cura previene questo decorso, lo fa a dosaggi che hanno una media statistica efficace, e devono agire nel tempo.

La terapia dell'astinenza non è la terapia della tossicodipendenza. L'inizio è lo stesso, ma le linee guida della comunità scientifica italiana e non su questa malattia non prevedono rapidi scalaggi, e le dosi devono essere incrementate per raggiungere quella efficace contro il desiderio di "farsi", non ridotte perché l'astinenza è finita. Questo perché mediamente le dosi utili contro un'astinenza in corso, o per prevenirla, sono più basse delle dosi contro l'istinto patologico di farsi.

Lei se vuole può ottenere il riconoscimento di una necessità di cura specifica, se ha una diagnosi di dipendenza da eroina, che combaci con quelle che sono le risultanze scientifiche. Per inciso, dagli anni '60 e non da ieri.

L'autogestione del metadone è sconsigliabile per due ragioni, la prima di sicurezza e controllo sulla qualità del prodotto, la seconda è che una persona con tossicodipendenza tipicamente utilizzerà questo farmaco in una maniera subordinata ad altre spinte, quindi tipicamente per piccoli cicli di disintossicazione, oppure tenendola per periodi più lunghi ma a dosi contenute, oppure assumendola al bisogno per contrastare determinati sintomi chiave.

Questo non coincide con quanto può dirsi una cura, e la terapia è pertanto bene che sia diretta da fuori, perché il suo obiettivo non è ottenibile in maniera autogestita per la natura stessa della malattia.

Pertanto, si faccia se mai consigliare e assistere da un medico di fiducia per reimpostare le strategie di trattamento presso i SerT. Non cerchi in ogni caso di autogestirsi o fare prove da solo.


Se vuole, consulti pure nella sezione Minforma gli articoli

http://www.psichiatriaedipendenze.it/oppiacei2.htm

https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/564-metadone-domande-e-risposte.html

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini