Paura di volare, panico ed ansiolitici

Ho 35 anni; tra 3 giorni devo prendere un aereo ed ho una paura quasi "razionale" di volare. Ho usato questo termine, che può apparire paradossale, perchè le mie paure trovano nella mia mente delle spiegazioni nel timore che la tecnologia non sia affidabile, che ci possa essere errore umano, ecc. Non ho malesseri tipo mal d'aria, ma solo paura ed ansia. Poi sopraggiunge una sorta di panico, tipo claustrofobia, per cui ho bisogno di essere seduto in una posizione in cui possa alzarmi e muovermi agevolmente, altrimenti inizio a star male ed avere la sensazione di soffocamento (questo mi accada, talvolta, anche in luoghi affollati). Ma la priorità ora è affrontare questo viaggio: vorrei prendere qualcosa che mi permetta, magari, anche di addormentarmi (anche perchè viaggerò con i miei bambini e non posso mostrarmi ansioso). Sono in vacanza e non posso rivolgermi al mio medico per farmi prescrivere qualcosa. Ci sono farmaci che posso acquistare senza prescrizione? O magari posso chiedere alla Guardia Medica Turistica (ma temo che rifiutino queste prescrizioni).
Grazie per il supporto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

in questa sede non è possibile indicare prodotti da assumere.

La fobia di volare, sia che si tratti di una questione claustrofobica, sia che si tratti di una ossessione per gli incidenti, è trattabile.

Da come parla sembra che però questo blocco non sia assoluto, ma che Lei riesca o sia riuscito comunque con disagio.

La strategia migliore è iniziare un trattamento che le consenta di liberarsi da questa ansia in generale, prima del volo. Non sono consigliabili prodotti al bisogno poiché solitamente non è l'unico sintomo o l'unica situazione, per cui l'uso al bisogno, se autogestito, finisce per divenire un uso frequente e abituale.

Per una soluzione di emergenza necessariamente deve interpellare un medico.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta; comunque l'uso "al bisogno" non ritengo possa creare rischi di "frequenza", in quanto volo molto raramente (l'ultima volta è stato 10 anni fa).
Comprendo la necessità di un trattamento, ma come dicevo in questo momento posso solo cercare di affrontare al meglio la questione, per me ma, maggiormente, per evitare "riflessi" sui bambini. Un farmaco da assumere in via del tutto eccezionale mi sembrava una soluzione "tampone". In seguito affronterei la problematica in maniera più "concreta".
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

non ci sono cure che funzionino entro tre giorni, quindi solo un tampone, per farsi indicare il quale è necessario rivolgersi ad un medico.

Al bisogno invece crea spesso un ricorso abituale, perché se la persona soffre di ansia e il farmaco è autogestito il rischio è questo. In questi casi la terapia vera è ritardata, perché la persona crede sia sufficiente assumere il farmaco in maniera arbitraria.
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