Un anno dopo dall'insorgenza

Salve a tutti. Sono uno studente di 20 anni. Due anni fa, improvvisamente ho accusato una strana sensazione alla testa con consequenziale tachicardia, tremore, ipertensione, sensazione di morte. In famiglia c'è stato un episodio di infarto 5 anni fa, scongiurato nel mio caso dalle frequenti visite cardiologiche che ho fatto per un anno, ECG, eco-cardiogramma. Fatta anche una TAC encefalo risultata negativa. Da visite neurologiche (EEG compres) e cardiologiche a venire non è emerso niente di patologico. Un anno dopo dall'insorgenza di quella strana crisi mi è stato diagnosticato da uno psichiatria un disturbo di panico e mi ha prescritto una terapia farmacologica con Paroxetina 20 mg, e Alprazolam 0.25 3 vv al giorno consigliandomi una psicoterapia di supporto che non ho mai considerato. Sembrava che la cura con SSRI e benzodiazepine avesse avuto i suoi effetti per un anno, negli ultimi mesi specialmente avvertivo un senso di benessere. Tuttavia, da un mese a questa parte, l'incubo è tornato. In più si è associata la parestesia degli arti e del volto e completa perdita di sensibilità che mi fa sospettare qualcosa di più grave, arrivo a non sentire nulla a livello cutaneo e in quei frangenti diventano fredde le estremità del corpo e sento la testa scoppiare come stessi impazzendo. Qualche giorno fa sono stato portato in pronto soccorso e dal tracciato è emersa una tachicardia sinusale con "alterazioni della ripolarizzazione verosimilmente atipiche". Mi è anche stata riscontrata una lieve ipokalemia. In questi giorni mi capita spesso, senza essere agitato o ansioso, di perdere per qualche minuto la sensibilità e mi sento morire in quei frangenti. Cosa posso fare? Ho già in programma di fare tutta una serie di prelievi che non facevo da tempo come ormoni tiroidei T3, T4, aldosterone, esami su ormoni surrenali e un esame ecocardiogramma color-doppler. Vivo col sospetto che la tachicardia, l'ansia, il tremore, il sudare freddo siano solo conseguenza di questa strana sensazione alla testa con perdita della sensibilità che appaiono improvvisamente ultimamente sempre più spesso. Mi rivolgo a voi per cercare di capire meglio.
Grazie mille della disponibilità
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Quindi se ho capito bene nonostante Lei stia ancora assumendo la cura con paroxetina e benzodiazepine si sono ripresentati questi fenomeni. In realtà dopo un anno le benzodiazepine dovrebbero essere da tempo non essere più in terapia, adesso ovviamente vi è assuefazione, quindi non hanno ruolo terapeutico e non possono essere sospese bruscamente ma dovrebbero essere gradualmente ridotte e sospese sotto guida medica.

Detto questo, quale dose di paroxetina sta assumendo ? Sempre 20 mg ?

L'ipocaliemi, che può corrispondere a quelle atipie all'elettrocardiogramma, a va indipendemente corretta e ricontrollata.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Salve Dottor Pacini,
il dosaggio di Paroxetina è di 20 mg al giorno e Alprazolam 0,25 x 2 al giorno ma talvolta si arriva a 3-4 vv al giorno quando ho episodi di attacco di panico. Nonostante la terapia si sono ripresentati gli attacchi. Per l'ipokalemia mi hanno prescritto KCl Retard 600 mg 2 vv al giorno, un integratore. Il valore di K nel sangue era di 3.1, un po' basso se si considera che nella mia dieta ci sono molti cibi che sono fonti di potassio: banane, frutta secca, cioccolata.. etc.. Va aggiunto che da quando assumo il Sereupin sudo moltissimo.
In ogni caso tutti gli specialisti che continuo a vedere altro non fanno che suggerirmi una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale che inizierò a breve nella mia città.
Grazie mille.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
La cosa che più mi insospettisce e mi fa pensare a crisi adrenergiche o a crisi di tipo neurologico e la perdita di sensibilità e la strana sensazione alla testa si presenta improvvisamente. A tal proposito Le chiedo, a chi potrei rivolgermi? Che tipo di accertamenti potrei fare?
Grazie mille.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"po' basso se si considera che nella mia dieta ci sono molti cibi che sono fonti di potassio: banane, frutta secca, cioccolata.. etc"

Gentile utente,

il potassio è bene che stia in determinati valori, non è che più alto sta e meglio è, né per fortuna un'alimentazione ricca di potassio riesce a farlo elevare senza nessun controllo.

La terapia ha di anomalo che dopo un anno c'è ancora l'alprazolam a cui è assuefatto, quindi senza un preciso ruolo terapeutico, anzi con un possibile limite al completo funzionamento dell'altra cura. Inoltre Lei lo usa in caso di attacco, cosa non sensata poiché l'uso al bisogno non previene né controlla gli episodi, crea solo un legame con un uso improprio dell'ansiolitico.

La terapi andrebbe adeguata, se la diagnosi è confermata senza alcuna aggiunta che giustifichi periodici peggioramenti.

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile dottore,
grazie ancora per i suggerimenti.
Volevo inoltre chiederLe se le improvvise e strane sensazioni alla testa e la conseguente perdita di sensibilità senza esser per forza agitato o impaurito fanno pur sempre parte del disturbo di panico o deve far sospettare altro?
Grazie mille.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

"le improvvise e strane sensazioni alla testa e la conseguente perdita di sensibilità"

in che senso "conseguente" ?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

"le improvvise e strane sensazioni alla testa e la conseguente perdita di sensibilità"

in che senso "conseguente" ?
[#8]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile dottore,
ho delle strane sensazioni alla testa. Dapprima partono come un senso di groviglio allo stomaco e poi d'improvviso avverto una strana sensazione alla testa, quindi la mancanza di sensibilità agli arti, al volto e a livello cutaneo e per cui inizio ad avere paura e a darmi schiaffi per cercar di sentire qualcosa ma non sento davvero nulla. A volte mi ritrovo pieno di graffi e ne sento il bruciore solo dopo aver riacquistato la sensibilità, dopo qualche minuto. E' davvero difficile per me, se non impossibile, descrivere questa sensazione che parte dagli arti inferiori, sentendoli sempre meno e poi raggiungere lo stomaco, gli arti superiori e la testa. Ma alla testa è una sensazione strana. Il mio curante mi ha detto che durante l'attacco di panico il sangue, essendovi anche una vasocostrizione e un aumento della pressione arteriosa, tende a confluire nei distretti "vitali": cuore, intestini, cervello e con ciò ha spiegato la sensazione alla testa e la perdita improvvisa di sensibilità a livello cutaneo. La cosa che mi stranisce molto è che questa perdita di sensibilità non avviene durante l'attacco di panico. A volte i due eventi avvengono in momenti diversi. Semmai l'attacco vero e proprio ne è la conseguenza di quell'insieme di sensazioni che registro e di cui ho tremendamente paura, perdendo totalmente il controllo del mio organismo. Iperventilazione, tachicardia, ipertensione, brividi e sensazione di morte. Avviene un po' così l'attacco.
Lei crede che quanto da me riportato sia totalmente ascrivibile alla sintomatologia dei disturbi di panico?
Grazie per la disponibilità.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

il sangue confluisce nei distretti durante qualsiasi reazione di stress o di pericolo. I sintomi che lei descrive sono spesso presenti durante queste situazioni, mentre nel panico creano allarme perché c'è uno stato di allarme. Banalmente, la tachicardia, il respiro veloce, la sudorazione, sono sintomi analogamente presenti sia nel normale sforzo che nel panico, ma in quest'ultimo sono riferiti come sintomi.

Per diagnosticare il panico, oltre che l'approccio per esclusione che passa in rassegna le ipotesi sulla base dei sintomi, vi è anche la visita psichiatrica che prevede dei criteri di pensiero, emozioni e comportamento propri del panico.

Se la cura non è attualmente adeguata andrebbe quindi adeguata, come già detto, e andrebbe chiarito il perché del peggioramento dopo lungo termine. Con gli esami alla mano capiranno meglio anche i medici.
[#10]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile dottore,
la ringrazio infinitamente per i consulti.
Ho già provveduto a fare tutta una serie di prelievi e sopratutto una visita psichiatrica nella mia città. Mi sono anche deciso a iniziare un cammino serio e importante di tipo psicoterapico. Spero queste cose possano aiutarmi. Cercherò di non stressarmi troppo studiando, per altro sono al I anno di medicina :).
La ringrazio ancora.
Distinti saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

quale tipo di psicoterapia le è stata prospettata, e in riferimento a quali obiettivi ?
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile dottore,
mi è stato suggerito di intraprendere una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale (costruttivista). Tra una ventina di giorni farò una visita psichiatrica in un Ambulatorio che si occupa di Attacchi di Panico del dipartimento della mia Università e successivamente procederò con la psicoterapia.
Ho anche deciso di fare nuoto perché penso lo sport possa solo essermi d'aiuto nel vincere molte paure.
Ha dei suggerimenti sulle psicoterapie? Quale pensa sia la più indicata nel caso di disturbi di panico?

Grazie mille.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

la terapia che le è stata proposta è tra quelle utili nei disturbi d'ansia, restano da stabilire gli obiettivi e da confermare la diagnosi senza ulteriori varianti che potrebbero giustificare questo decorso. Per questo ha in programma comunque la visita mi pare.
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