Voglio smettere di desiderare i transessuali

Buona sera. E' dalle 9 di ieri che sono sveglio a pensare. Sono in un periodo di crisi relazionale, ossia che da quando sono nato non ho ancora avuto una relazione con una ragazza. All'inizio credevo che ci fosse qualcosa che non andasse in me, poi il pensiero era rivolto al fatto che non ci fosse qualcosa che non andasse alle ragazze con cui ci ho provato. Qualche giorno fa mi imbattei in un racconto pubblicato su internet (non so se fosse vero o falso), ma la storia era abbastanza conturbante, dove un tizio, il cui modus operandi vedeva dei randevou con donne (intesi proprio come genere femminile, con cromosomi XX) e prostitute, ma una sera decide di andare con un trans perché voleva sentirsi umiliato ed è rimasto piacevolmente soddisfatto. Descriveva alla fine una nota alquanto positiva sul transessuale, che ha dimostrato un certo desiderio nel voler godere con il suo cliente. Insomma, non è da poco che mi masturbo, di tanto in tanto, anche su video con transessuali, che già trovavo stranamente eccitanti, ma una sera, da ubriaco, chiamo alcune trans per mettermi d'accordo con una di loro per un incontro fugace. La prima che ho chiamato mi ha colpito molto per il fatto che mi avesse chiamato "Amore", cosa che mi ha lasciato molto conturbato, ma non c'è stato nulla perché non volle accettare la mia richiesta. Ne chiamai altre due, finché l'ultima accettò. C'è stato solo un rapporto orale, perché, senza voler essere ipocrita, voglio preservarmi fino al matrimonio, ma ispirato dal racconto (e forse anche dall'alcol) sono andato con un trans. Un'esperienza che mi ha deluso molto, se posso dire: molto nei riguardi del mondo trans e ancora di più nei miei confronti. Vomitai parecchio la mattina dopo, soprattutto a causa del ricordo che ho ancora, anche se incomincia ad affievolirsi. Non potevo credere di essere andato con un transessuale, iniziavo ad avere dubbi sul mio orientamento sessuale, che fino ad allora era prettamente etero. Chiamai allora, due giorni dopo, una ragazza per avere con lei un rapporto orale, come a voler avere conferma della mia eterosessualità e devo dire che sono già più convinto. Ma non posso togliermi dalla testa la prima trans che ho chiamato, quasi me ne fossi innamorato al solo sentire la sua voce che mi chiamava "Amore". Lo so che chiama così tutti i clienti e non perché prova qualcosa per me, però non riesco a smettere di tornare sul suo annuncio e masturbarmi su una sua foto molto provocante, sebbene, il più delle volte, termino l'atto con immagini di donne degli altri annunci o con le immagini dei calendari delle modelle.
Per concludere, io mi sento etero, eppure non ce la faccio a smettere di masturbarmi con l'annuncio di questo transessuale. Ormai non so più cosa fare, all'inizio sembrava andare bene dopo l'incontro con la ragazza, ma continuo a sentire qualcosa per quel transessuale e adesso ci sto perdendo il sonno. Cosa posso fare?
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

probabilmente ha sviluppato un pensiero ossessivo su questa storia forse su una certa predisposizione gia' presente.

Il problema quindi non sara' solo "transessuale si o transessuale no" ma si dipanera' su numerosi aspetti della sua vita.

Sarebbe il caso di intervenire in modo deciso iniziando da una visita psichiatrica.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
concordo nel consigliarle una visita specialistica. Aggiungo di non ritardare oltre perchè il tempo potrebbe favorire il cronicizzarsi del problema.

Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Vi ringrazio per l'attenzione che mi avete dato, sebbene mi aspettassi un aiuto preliminare. Ma, forse, è un problema più grande di quanto credessi.

Ringrazio gli esimi dottori e provvederò a prendere un appuntamento con uno psicologo della mia città.

Arrivederci e grazie ancora.
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Buona sera a voi. Non sono riuscito a prendere appuntamento, visti i miei impegni di studio, ma penso di sapere cosa non andava in me. Non voglio peccare di superbia, ciò che voglio esprimere una mia considerazione, ma prima o poi riuscirò a prendere appuntamento con uno psicologo. Se vi espongo questa mia considerazione è solo per poter ragionare con voi nel frattempo.

Ho capito cosa non andava in me in questi ultimi giorni, più che altro quelli relativi a quelli del fattaccio. E il bello è che credevo di averla già trovata la risposta, eppure questa è arrivata quando ho smesso di pensarci!
Ora, proverò a descriverla nel modo giusto, perché ho bisogno di esporla.
Da piccolo avevo visto "Chicken Park", con Jerry Calà. Non so se avete presente, era la parodia del film "Jurassic Park". Beh, una scena in particolare mi era rimasta fissa nella memoria, ed era quella della scena di sesso nel gabbiotto e la parte in cui la scienziata lega Jerry alla parete e rinchiude il suo membro nel panino. Beh, allora non capivo quello che stava facendo, ma vedendo Jerry emettere quei gemiti mi aveva fatto capire che si stava divertendo. Quando poi, molto più avanti, ho scoperto la pornografia (dove mi soffermavo soprattutto nelle scene di sesso orale, perché mi piaceva immaginare cosa potessi provare nel ricevere tale gesto), ed ho visto che le donne che facevano quello mostravano una espressione tra l'essere beati e il godere al tempo stesso, cosa che mi ha indotto a pensare che ci fosse da godere a sua volta. Cosa più sbagliata, perché non è tanto l'atto in se a far godere chi lo compie, bensì è l'emozione dell'essere desiderati in quel gesto a far provare il piacere. Quando sono stato con... quella persona io non ho provato questa emozione dell'essere desiderato, perché cercavo di capire in cosa la persona provava godimento nel farlo. Quando poi sono stato con la ragazza ho provato la sensazione dell'essere desiderato in quel gesto, cosa che vedevo sempre nella pornografia, poiché mi soffermavo anche in quella scena in cui era l'uomo a eseguire il rapporto orale con la ragazza (nel senso di vera ragazza, non un trans). Insomma, ora sono del tutto convinto della mia eterosessualità, anche perché, fin da piccolo, "correvo dietro" alle bambine, visto che la mia prima cotta è stata per una biondina alle elementari. Questo spiegherebbe anche il perché ho una certa fissazione per il trans che mi "tormenta" nella mente, visto che è biondo/a anche lui/lei. Inoltre, assomiglia in modo neanche tanto incredibilmente all'ultima ragazza per cui avevo una cotta. Insomma, la mia era solo fame di affetto, ma dato da una persona che non avesse legami di sangue con me e che dunque, il più delle volte, potesse provare dell'amore familiare incondizionato per me. Adesso dormo tranquillo la notte, riesco a studiare meglio. Non credo di essere guarito del tutto, ma perlomeno adesso riesco a vedermi allo specchio la mattina.
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

"Ma, forse, è un problema più grande di quanto credessi."

Forse invece no, e si pone in problemi diversi. Il fatto è che Lei sta cercando una spiegazione razionale, romanzata a partire da elementi che di per sé sono molto meno bizzarri poiché riguardano istinti e fantasie sessuali, che come tali sono abbastanza variegati nella popolazione. Chiedersi il "perché" delle cose spinge a creare dei problemi fini a sé stessi, se mai l'aspetto da correggere è questa tendenza a chiedersi perchè in maniera angosciosa e ripetitiva. E' chiaro che chiedersi il perché delle cose secondariamente crea comunque un'idea di anormalità.
Inoltre, eviti di chiedere consulti per poi elaborare teorie sue in una specie di gara-confronto con i tecnici della situazione. La diagnosi e la terapia psichiatrica e psicologica non sono uno sforzo per trovare teorie convincenti né un'occasione per parlare nel dettaglio delle proprie esperienze o inclinazioni. Questo può anche alimentare il problema, e non è sempre un canale per raggiungere una soluzione.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini