Ricadutadepressione

Gentili Dottori,
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete dedicarvi.
Mia madre,46 anni, da circa 13 anni soffre di depressione e ansia. La sua cura è fatta da :Eutimil al mattino e alla sera prende dinuovo Eutimil e Alprazolam.
Purtroppo non ha mai fatto un cotrollo da allora e adesso sta vivendo un momento di ricaduta. Pur continuando a prendere gli stessi farmaci, ci siamo rivolti al nostro medico di famiglia e lui ha ritenuto opportuno far svolgere a mia medre delle sedute da una psicologica e solo successivamente a fine ciclo verrà sottoposta a visita da parte di uno psichiatra. Quello che volevo dunque chiedervi è ...secondo voi serve andare prima dallo psicologo?..Non sarebbe meglio passare direttamente dallo psichiatra o neurologo che sia??...E soprattutto qual'è il fine di questo ciclo psicologico?..
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
la depressione di sua madre è complicato dall'abuso di alcol, almeno secondo la richiesta che ci aveva fatto in ottobre, per cui la "ricaduta" è pesantemente condizionata da questo problema, che sua madre nega. Se non si affronta il problema alcol, né lo psicologo, né lo psichiatra possono fare niente. Chieda chiarimenti al suo medico di famiglia, che spero sia stato informato della situazione della sua mamma.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente

in ogni caso le sedute psicologiche sono senza un fine logico mentre andrebbe rivisto il trattamento farmacologico da uno psichiatra in quanto la diagnosi ha una evoluzione rispetto a quella di depressione.

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Utente
Utente
Gentili dottori vi ringrazio per avermi risposto. Il medico di famiglia conosce in ogni dettaglio la situazione....del fatto che a volte abusa di alol...e ha stabilito sulla base di queste informazioni di fare prima il ciclo psicologico e successivamente visita psichiatrica.Io per non peccare di presunzione non ho voluto dire al dottore ma sei sicuro che serve lo psicologo...
Mia madre ora si è decisa a farsi curare....Per quanto riguarda l'alcol non saprei dire se si tratta di alcolismo puro ...perchè ci sono dei giorni che non beve...per es ora sono 4 giorni consecutivi che non ha bevuto...sabato l'ha fatto....è sempre così...un giorno beve ..poi qualche giorno no..poi dinuovo....Secondo voi si tratta di alcolismo?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Assolutamente sì, è alcolismo perché quando beve non riesce a controllarsi. Lo psicologo è del servizio pubblico (Sert)?
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Utente
Utente
No lo psicologo non appartiene al Sert ma è convenzionato cmq con il sistema sanitario nazionale....
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Utente
Utente
No lo psicologo non appartiene al Sert ma è convenzionato cmq con il sistema sanitario nazionale....E Lei cosa consiglia di fare???Dato che si tratta di alcolismo e depressione??...bho come dobbiamo procedere?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Esponga al suo medico i dubbi che ha espresso a noi, soprattutto il motivo dell'invio allo psicologo: un "ciclo" di cure ha poco senso, se invece si trattasse di verificare le motivazioni che portano la mamma a bere e valutare il tipo di intervento d'accordo con lo psichiatra che la vedrà successivamente, allora si capisce un po' meglio la ragione dell'invio.
Sua madre ha già fatto un passo avanti accettando di essere un'alcolista e di volersi curare, ma è solo l'inizio. Le ricadute, con qualunque trattamento, sono la regola e occorre prevedere tempi lunghi.
L'importante è che la famiglia sia coinvolta e convinta, se no comincia il pellegrinaggio dai "luminari" che non serve a niente.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Vi ringrazio moltissimo per avermi risposto.
Appena rientro a casa andrò dal medico curante a verificare quanto vi ho chiesto. Noi come famiglia siamo molto convinti e io come figlia cerchero' di essere piu' coinvolta tornando a casa per qualche settimana dato che risiedo fuori per studiare.
Cordiali Saluti.
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Utente
Utente
gentili dottori siamo ad un mese da quando scrissi l'ultimo post.....mia madre ha cominicato ad andare dalla psicologa....ha fatto 4 sedute in una delle quali ero presente anh'io.....una di queste sedute è stata affiancata da uno psichiatra che ha detto di non poter ancora prescrivere niente....intanto la situazione peggiora.....lei continua a bere e io l'altra sera rientrando a casa l'ho trovata stesa per terra in evidente stato di ubriachezza......mi chiedo se sia normale non essere giunti ad una prescrizione ancora da parte dello psichiatra.....sembra quasi che loro sottovaltino la situazione....dico quasi per non peccare di presunzione...dato che nn sono un medico....Non so' dobbiamo cambiare dottori secondo voi...???nn so' a che santo votarmi......Secondo voi come si affronta questa situazione? con chi in che struttura???..Scusate tutte queste domande...ma sono impreparata per afforntare una simile situazione...
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Dr.ssa Michela Giugiario Psichiatra, Psicoterapeuta 15 1
Gentile Utente,
la valutazione dello psichiatra è stata fatta nella seduta in cui anche lei era presente? Ha provato a chiedergli le motivazioni di questa attesa?

Dr.ssa Michela Giugiario

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Utente
Utente
No non ero presente io quando c'era lo psichiatra...prima visita(quella in cui io c'ero) e seconda solo con la psicologa , nella terza c'era lo psichiatra anche , ma io non ero presente.Ora abbiamo un appuntamento il 18 dinuovo dalla psicologa.Non so' se ci sarà pure lo psichiatra...Sinceramente hanno detto che devono capire quando io ho provato a chiedere perchè tanto tempo.....Lei che ne pensa??? devo andare al sert???
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Dr.ssa Michela Giugiario Psichiatra, Psicoterapeuta 15 1
Immagino che avendo fatto anche un seduta con lei siano informati di tutte le problematiche attive (alcool, umore depresso e ansia). Se così è, è verosimile che stiano facendo una valutazione spalmata su più sedute per programmare un intervento terapeutico adeguato e mirato. Con una storia clinica di questo tipo può essere una strategia utile quella di prendersi qualche seduta per approfondire la situazione. Inoltre, dal momento che sua mamma è stata così restia a farsi aiutare, stanno probabilmente anche valutando la motivazione al cambiamento e nello stesso tempo creando una relazione con lei che le permetta di fidarsi delle proposte terapeutiche che le verranno fatte.
Pertanto, prima di pensare ad un cambio di curanti, se ci sono nuovi sintomi o peggiorano i sintomi e la durata/intensità delle bevute, non esiti a parlarne con i due terapeuti che la stanno seguendo.
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Utente
Utente
Grazie dottoresssa....attenderemo qualche altra settimana....nella prossima seduta aggiornerò i dottori che la stanno seguendo di tutto questo....Vorrei chiederLe come vengono afforntati questi casi? Qual'è l'atteggiamento che bisogna avere nei confronti di mia madre.....ma poi soprettutto se questi casi vengono risolti con successo in genere....anche se so' bene che una persona è diversa dall'altra....Ho letto in qualche post che se la depressione è causa di alcolismo allora viene risolta la prima questione e in automatico anche la seconda....e poi ho anche letto che l'abuso di alcol non è necessariamente alcolismo ma è vero il contrario...Può darmi qualche delucidazione a tal proposito???...inoltre cosa rischia quando beve datoc he prende eutimil e alprazolan?grazie per l'attenzione...in anticipo...
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Dr.ssa Michela Giugiario Psichiatra, Psicoterapeuta 15 1
Gentile Utente,
l'atteggiamento che può aiutare di più sua madre è che la famiglia abbia una buona alleanza con i terapeuti che la seguono e fiducia in loro. Messaggi contraddittori e che mettano in dubbio il percorso che sta facendo peggiorano solo la situazione. Se ha dubbi sul loro operato ne discuta con loro o con il medico di base e lasci che sua mamma segua la sua terapia serenamente. Inoltre, entrare nell'ottica che sarà un percorso molto lungo e con elevati rischi di periodi di ricadute è altrettanto importante. Accetti che non sarà facile e che non esiste la bacchetta magica, è il primo passo per aiutarla!
Quanto alle sue domande su depressione, alcolismo e abuso di alcol, di nuovo, non esiste nulla di automatico e ogni caso va valutato nella sua unicità (e questo non può essere fatto online).
Sull'assunzione concomitante di eutimil, alprazolam e alcol dipende molto dalle dosi che assume, di farmaci e di alcol. Sicuramente starà assumendo delle dosi controllate dal medico di base o dallo psichiatra e se così non fosse anche in questo caso informi i curanti.
Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
grazie dottoressa...ma quando intende famiglia intende tutta la famiglia???..Noi non siamo tutti qui ...ho due fratelli ch sono fuori casa....mio padre è fuori tutto il giorno per lavoro..io metà mattinata...secondo lei dovrei far rientrare i miei fratelli?..dovremmo essere maggiormente presente...??....Comunque io personalmente non ho mai creduto nella bacchetta magica...piuttosto il contrario...la verità è che vedo questa cosa senza via d'uscita....ma è un pensiero che ho tenuto per me soltanto....La ringrazio ancora....Cordiali saluti...
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Dr.ssa Michela Giugiario Psichiatra, Psicoterapeuta 15 1
Gentile Utente,
è normale che i familiari abbiano i propri tempi e i propri ritmi, specie lavorando o abitando ormai fuori casa. Poi è ovvio che non è compito di questi consulti stabilire con quali tempistiche stare vicino alla mamma. Anche in questo caso la invito a discuterne con i due terapeuti.
Ps: tra la bacchetta magica e l'assenza di via uscita ci sono molte situazioni intermedie, spesso positive....e i primi passi sono stati fatti....
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa....allora chiederò ai due teraupeti tutti questi dubbi...Le rinnovo i miei più cordiali saluti.