Scelta dello psicoterapeuta e terapia farmacologica

salve..sono una ragazza di 25 anni..
sono stata sempre una persona molto distratta e un pò depressa.
circa sei anni fa ho avuto delle crisi in cui non riuscivo a muovere le mani e i piedi e non riuscivo a respirare andavo in confusione mentale e dovevo necessariamente dormire.
sono andata al prontosoccorso parecchie volte ma non hanno riscontrato nulla. Da quel momento in poi quando andao in giro mi sentivo sempre distaccata dalla realtà..cioè le mie sensazioni fisiche erano sballate..sentivo le oprecchie tappate..la vista perennemente offuscata o a pallini e mi sentivo pressochè assente. in questi sei anni ho provato a reagire alla cosa..ho seguito una terapia psicologica che non ha portato a grandi risultati..perchè il fatto di non sentire il mio corpo di non vederci bene..di non sentirci..24 su 24 senza tregua mi rende molto stressata e spesso non riesco a uscire di casa e a interagire con le persone.Ho provato a seguire una terapia farmacologica a base di cipralex ma i sintomi non sono andati via affatto..
ho fatto vari esami.. l'unico che ha presentato qualche anomalia è stato l'elettroencefalogramma.
Ora non so cosa fare..anche perchè via via che il tempo passa ho inziato ad avere anche problemi di memoria e sento che la cosa sta peggiorando..non riesco a trovare una soluzione..se è un problema psicologico e basta vorrei un aiuto valido..uno psicoterapeuta che sia preparato sul mio tipo di problema o qualsiasi supporto che mi faccia uscire da questa condizione che è diventata insostenibile!
so che ci sono diversi filoni psicologici..e non so quale faccia al caso mio..anche se da quel poco che ho capito forse dovrei rivolgermi a uno psicologo cognitivo-comportamentale o una terapia bioenergetica..
ma non mi va di mettermi nelle mani sbagliate perchè ormai ho bisogno di una svolta.
la ringarzio in anticipo
cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Lei è stata da psicologo e psichiatra, ha ricevuto un trattamento farmcologico preciso, il cipralex (non è chiaro a che dose). Ma la diagnosi qual'era ?

Non ha senso selezionare in partenza le cure, deve far fare una diagnosi e farsi indicare per quella quali cure sono indicate. Restando nell'ambito della medicina o della psicologia scientifica. Non è che le debba "piacere" un nome di una cura o la debba convincere la descrizione di un metodo, ci deve essere indicazione.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
cipralex 10 milligrammi due al giorno..
la diagnosi è stata attacchi di panico, ansia,depressione.
ma non capisco come l'ansia mi possa far vedere così: http://www.youtube.com/watch?v=l4KbBmZD2Qs
io vorrei uno psicologo che capisse i miei sintomi..invece mi sembra sempre che cadano dalle nuvole..come mi posso fidare di persone che hanno poche competenze sul mio problema...
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dopo
Utente
Utente
forse non vedo le cose obiettivamente..ma le assicuro che il mio stato di sfiducia è arrivato alle stelle
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

la diagnosi non è precisa, perché quelli sono sintomi, non so se valgono come diagnosi. Se c'è panico, poi "ansia" che senso ha essendo oltremodo generico, già panico è un tipo di disturbo d'ansia, poi depressione, ma non si capisce se sono nomi di disturbo o di sintomi.
Comunque la cura non ha funzionato, ammesso che l'abbia assunta per almeno uno-due mesi a quella dose.

Mi sembra che l'approccio sia invertito. Non può stabilire chi ha competenza nel problema, si fa visitare e il medico le dice se riscontra qualcosa di sua competenza.

Molte persone riferiscono sintomi di cui sono preoccupati. Quello è un video, come vede Lei si desume anche dal tipo di interferenze che ha. Esistono anche situazioni in cui la persona "studia" in continuazione la propria vista, fa prove, si misura e pur vedendo in maniera oggettivamente normale si preoccupa angosciosamente di imperfezioni, sfuocature, affaticamenti o elementi di riscontro comune e aspecifico.

Non credo che il suo psichiatra l'abbia semplicemente allontanata sospendendo la cura. Avrà sicuramente altre opzioni da proporre.

Lo stato di sfiducia non è colpa sua, ma le cure effettuate sono poche, può anche essere un sintomo stesso di una condizione ansiosa o depressiva.