Uno psichiatra ma so che oggi,abitualmente, si rivolge al medico

Buongiorno,
Mia suocera di 53 anni soffre di depressione.Assume da anni un insieme di medicinali: minias,cipralex,topomax e tavor.A questi (assunti da anni in modo continuo,senza interruzioni) si aggiunge tra l'altro un uso direi "indiscriminato" di aulin,antidolorifici,ecc al minimo sintomo di dolore (immagino possibili interazioni con i medicinali prima citati).
La mia è una domanda piuttosto superficiale ma vorrei capire se questa situazione rientra nella "normalità" di una casistica dei soggetti che soffrono di depressione o se assomiglia più a un rischioso "fai da te".
Vorrei aggiungere che so che mia suocera è stata in passato seguita da uno psichiatra ma so che oggi,abitualmente, si rivolge al medico di base per il rinnovo delle ricette per l'acquisto in serie di tutti questi medicinali...
Ringrazio per un Vs.commento in merito.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 43.2k 1k
Gentile utente

in merito alla inopportunità della assunzione di alcuni farmaci il problema andrebbe demandato al medico di famiglia, che,
a quanto pare, fino ad ora ha comunque condiviso il trattamento in atto.

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