Disturbo della personalità

Gentili Dottori,

vi scrivo perchè comincio ad essere seriamente preoccupata per il ragazzo con cui sto da più di un anno. Premetto che ha 36 anni, ha avuto un'infanzia difficile (a quanto mi ha raccontato, a causa di una certa "noncuranza" da parte dei genitori), gli anni dell'adolescenza ha preferito infatti passarli a casa dei nonni piuttosto che con i suoi. Mi ha anche raccontato che una volta, quando era molto piccolo, fuggì da scuola e fece un altro tentativo di fuga, da adolescente.
Sono una persona a cui piace ascoltare e anche abbastanza comunicativa, insomma credo nel dialogo soprattutto all'interno di una coppia. Con lui ho molte difficoltà in questo senso, a volte provo ad affrontare conversazioni e mi ritrovo davanti un muro di silenzio. Quello che vi ho scritto del suo passato me lo ha confidato dopo molti, moltissimi tentativi di dialogo con lui.
Un'altra cosa che mi ha confidato è che a volte è come se vedesse la sua vita dall'alto e gli apparisse frammentata, scissa in pezzi differenti.
Mi ha anche detto di aver avuto comportamenti non proprio "leciti" (furtarelli) quando era molto giovane ed aver fatto uso di droghe in passato. Ho anche notato una certa tendenza a mentire per cose per cui davvero non ci sarebbe motivo di farlo (del tipo che la vicina gli chiede cosa abbia mangiato e lui risponde pollo quando in realtà ha mangiato un'altra cosa!).
Ora ha una vita che dall'esterno si definirebbe per alcuni aspetti "normale", nel senso che ha amici, un lavoro, una casa, coltiva i suoi hobbies...ha anche smesso di fumare, sforzo non da poco per lui incallito fumatore!
Tutti questi sintomi e aspetti però, peraltro ben celati, mi inducono a pensare che sotto tutta questa gran confusione (sua e mia) si celi un qualche serio problema o disturbo.
Che ne pensate? di cosa potrebbe trattarsi? Quale può essere il modo migliore per consigliargli di rivolgersi ad uno specialista?

Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che vorrete darmi.
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

se il suo ragazzo non ha disagio della sua situazione, e non vi sono elementi per pensare che possa essere presente un disturbo psichiatrico, e' inutile considerare la possibilita' di sottoporsi a visita specialistica.

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dopo
Utente
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Buonasera Dottore,

in realtà un certo disagio lo avverte anche lui, ci sono stati momenti in cui mi è sembrato stesse davvero male, anche se cerca di darlo molto poco a vedere. Più di una volta mi ha detto, dopo uno dei suoi interminabili silenzi, che si chiude a riccio anche se non vorrebbe, che vorrebbe trovare il bando della matassa e sente che c'è un problema anche se non sa quale.
Riguardo i sintomi, a me il mentire gratuito anche per cose futili, il fatto che a volte si senta come "dissociato"...mi sembrano segni più di una persona che soffre o comunque non sta bene, per qualche motivo, con se stessa. Poi ovvio, stabilire se ci siano o meno gli elementi per pensare ad un disturbo psicologico sta solo ad uno speialista stabilirlo, non di certo a me che parlo solo in base ad intuizioni (magari errate) o sensazioni.
Proprio per questo vi avevo rivolto la domanda.

Grazie comunque della risposta.