Assunzione di ecstasy e l'improvvisa scomparsa delle somatizzazioni

Come ho detto in più post soffro di disturbi di somatizzazione come gambe pesanti pressione alle tempie rigidità muscolare fascicolazioni dolori migranti pressione alle tempie senso di tensione generalizzato a volte la rigidità mi prende anche al collo è un inferno.Psicologicamente sono a terra apatico fissato sui miei sintomi ho scarsissima progettualità insonnia la notte e ipersonnia con ansia la mattina talvolta anche oppressione toracica e sensazione di bruciore calore oltre a incapacità di concentrarmi e difficoltà mnemoniche.Insomma un vero e proprio rottame dolorante.
Devo dire che le cure psicofarmacologiche soprattutto quelle che ho protratto più a lungo dopo un peggioramento iniziale dei sintomi mi hanno aiutato molto ora è da qualche mese che non assumo nessun farmaco provando con la sola psicoterapia ma senza risultati.Inizieró quindi presto una terapia farmacologica indispensabile.
Peró volevo sottolineare una curiosità di tanti anni fa.Un giorno dove i sintomi erano piuttosto invalidanti ero in vacanza a ibiza e assunsi un'ecstasy in discoteca.E da un momento all'altro mi sparirono tutti i sintomi soprattutto la rigidità il mio movimento era automatico fluido non mi sembrava vero.
Ovviamente non assunsi più ecstasy perchè so che non fa bene.Ma secondo voi come mai ho avuto questo effetto? Tutt'ad un tratto ero leggero scattante il corpo rispondeva ai comandi del cervello.L'impaccio la rigidità scomparsi come per magia.Il fatto è che l'ecstasy è una sostanza eccitante e da quello che sento nei disturbi d'ansia dovrebbero peggiorare la sintomatologia.Nel mio caso stranamente non è così anche se bevo la redbull o il caffè non mi peggiora assolutamente la sintomatologia anzi mi conferiscono un po' di energia e nulla più.
Secondo voi è normale?
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30 24
Gentile utente,

ha posto diverse volte domande simili sull'effetto di droghe sul cervello o sui sintomi che presenta.

E' possibile che la sensazione che lei riferisce sia un effetto temporaneo dell'assunzione dell'ecstasy, ma sebbene temporaneamente fortunato per la scomparsa dell'ansia, potrebbe al contario avere alimentato l'insorgenza del'ansia aggravando il suo disturbo.

La strategia migliore e sospendere tutte le sostanze che possono causare ansia, e gli eccitanti possono farlo, sulla guida di uno psichiatra esperto e in seguito instaurare e seguire le terapie che le vengono proposte.

Si può trattare di una strada lunga ma che può essere affrontata

Cordiali saluti

Massimo Lai, MD

[#2]
dopo
Utente
Utente
Mhà non è stato molto convincente...
Anche perchè l'assunzione dell'ecstasy in un caso singolo non ha assolutamente peggiorato la sintomatologia che pre esisteva prima dell'assunzione quindi non ha fatto insorgere nulla...
Poi l'ansia non ce l'ho sempre ma la sintomatologia pseudoneurologiga permane comunque... Le benzodiazepine non rimuovono assolutamente la sintomatologia... E se invece di ansia fosse depressione mascherata e fosse coinvolta anche la dopamina?
Sa rigidità movimenti poco fluidi impaccio difficoltà di pensiero progettualità voglia di fare libido praticamente azzerata apatia...

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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30 24
Mah, anche lei non è stato molto convincente.

Sa, mi occupo di ansia, depressione, disturbo bipolare, scihzofrenia e altro che le risparmio, ma le considerazioni che fa lei mi lasciano alquanto perplesso.

Non le ho risposto per cercare di convincerla su qualcosa di cui lei sembra già convinto.
Ho risposto per darle un'informazione e eventualmente uno spunto di riflessione per lei, poi ne fa l'uso che vuole.

A prescindre dall'esordio precedente dei suoi disturbi, se lei è convinto che l'ecstasy le abbia fatto bene e non prende neanche in considerazione il fatto che è una droga potenzialmente molto pericolosa e continua a cercare risposte a vuoto, mi sembra che abbia ancora molta strada da fare.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dottore ma stà scherzando?
Io ho 30 anni il disturbo ansioso somatoforme è insorto a 18 anni.E l'unica volta che ho assunto l'ecstasy è stato ad ibiza quando avevo 20 anni.
È chiaro che non assumeró mai più l'ecstasy e sono ultraconsapevole che faccia malissimo al sistema nervoso questa sostanza predisponendo a mallattie psichiatriche.
La curiosità era relativa al fatto che durante un'esposizione acuta di ecstasy avevo ottenuto la remissione dei sintomi somatoformi e/o sensazioni strane corporee causate dal mio disagio psichiatrico.
Mi chiedevo in che modo avesse agito l'ecstasy nel mio cervello?
Forse è perchè in acuto l'ecstasy è in grado di eliminare l'ansia o i pensieri ossessivi per poi accentuarli dopo esposizione prolungata??
Poi ho notato che in realtà l'eliminazione dell'ansia non necessita per forza di cosa la sedazione.Anzi quando l'ansia mi diminuisce divento energico motivato reattivo.Questa era l'effetto sui miei disturbi tramite terapie protratte nel lungo termine con antidepressivi.Mentre le benzodiazepine è vero che in acuto riducono l'ansia ma sedano rimbambiscono un po' come l'alcool... Il vero senso di benessere è dato dalla lucidità mentale e concentrazione più estrema senza un filo d'ansia.
Il discorso dell'ecstasy era solo per comprendere perchè come una sostanza che di sedativo non ha proprio nulla aveva agito neurotrasmettitorialmente in acuto circa 10 anni fa eliminandomi la sintomatologia?
Altra domanda che le rivolgo.A che punto siamo con lo studio del cervello nei disturbi d'ansia? Stanno per essere messi a punto farmaci sempre più efficaci e curativi nel lungo periodo per i disturbi ansiosi?
Per quanto ne so io attualmente possono essere d'aiuto certe molecole antidepressive anche se non sono ultraspecifiche per i disturbi d'ansia quanto lo sono per la depressione.
Mentre le benzodiazepine magari efficaci durante le prime assunzioni le considero dei pessimi farmaci in quanto alla lunga perdono efficacia e anzi possono peggiorare lo stato ansioso compromettendo anche le capacità cognitive.Non sono tanto differenti dall'alcool...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
"Devo dire che le cure psicofarmacologiche soprattutto quelle che ho protratto più a lungo dopo un peggioramento iniziale dei sintomi mi hanno aiutato molto ora è da qualche mese che non assumo nessun farmaco"


A cosa si deve questa decisione ? Chi l'ha presa (il medico ?) e quale cura assumeva prima, traendone beneficio ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Dunque avevo cominciato la cura a dicembre 2006 e verso aprile 2007 da un giorno all'altro ho cominciato a sentirmi meglio.Quell'estate stavo piuttosto bene.Ho protratto la cura per un bel po' mi era pure stato ridotto il dosaggio ma stavo piuttosto bene e con meno effetti collaterali sessuali.Poi ho protratto la cura ridotta a oltranza.Fino a metá 2009.
Dopo di che di mia iniziativa dopo una vacanza dove avevo dimenticato il farmaco e non potevo comprarlo senza particolari problemi avevo ridotto la dose ulteriormente senza particolari problemi.Fino a quando non ho vissuto un forte stress con la mia ex dove si è scatenato il patatrak.Dopo poco son tornato ad assumere dosaggio pieno per circa 2 mesi ma senza benefici sostanziali e sbagliando ho smesso troppo in fretta... In realtà perchè volevo provare la strada con la sola psicoterapia e vedere cosa sarebbe successo una sorta di esperimento.
Ora è da circa 9 mesi che non tocco farmaci e i miei disturbi purtroppo sono ultrapresenti.
Tra qualche giorno riprenderó sicuramente una cura che seguiró scrupolosamente è inutile continuare a rimandare...
Peró prima ho fissato un checkup completo in una clinica che verifichi il mio stato di salute generale esami del sangue valori ormonali test neurocognitivi e se necessario risonanza magnetica.E mi sembrava opportuno aspettare di fare l'esame prima di incominciare qualsiasi trattamento farmacologico.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Queste dimenticanze "sospette" sono uno dei modi in cui le persone tentano di dare una spiegazione (assurda) del perché poi non hanno più proseguito le cure. Se uno si dimentica una cura, appena può la riprende. Se non lo fa, significa che aveva in cuore di sospenderla.

Sempre il solito errore sul fatto di smettere le cure, e cioè l'unica preoccupazione è non smetterle in fretta, e invece il problema principale è il risultato finale, ovvero che smettendole, in fretta o senza fretta, si resta senza cura.

Il tutto viene fatto contro il parere del medico, quindi è come dire che il risultato è scontato, ci si ritrova senza una cura che il medico non avrebbe sospeso.

Non vedo francamente il senso di eseguire degli esami a tutto tondo e alla ricerca di che. Interpelli il suo medico e gli chieda se e come riprendere la cura. Gli esami da farsi li decide lui.

Ci si rivolge ad un medico proprio perché altrimenti si finirebbe per fare esperimenti poco sensati, che tanto sono sempre gli stessi, ovvero evitare le cure efficaci e durature e inventarsi che per qualche motivo una cura "gradita" nel concetto che uno ne ha dovrebbe forse essere sufficiente. Non è da 9 mesi che non tocca farmaci, è da 9 mesi che non assume quelli che le erano stati consigliati per curare un disturbo.

Per inciso, non è chiaro quale fosse il disturbo e quale la cura.
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dopo
Utente
Utente
Guardi vorrei fare un checkup completo più per valutare la mia condizione fisica generale slegata al mio disturbo.Esami del sangue di routine eccetera in realtà mi fa paura fare questi esami e tendo sempre a rimandarli ma una volta ogni tanto andrebbero fatti a scopo preventivo.Conscio di non trovare niente che possa mai spiegare la mia sintomatologia spero che per il resto sia tutto nella norma.
Siccome mi sono deciso a fissare quest'appuntamento preferirei fare il checkup prima di riprendere una terapia farmacologica di qualsiasi tipo.
Il checkup è tra una settimana quindi già il giorno dopo potrei ricominciare una terapia.
La diagnosi sinceramente non l'ho mai ben capita nemmeno io.
Le uniche cose che ho sentito é Disturbi d'ansia con disturbo Ossessivo Compulsivo.
I farmaci assunti in passato sono stati Maveral per breve tempo Elopram per molto più tempo con diverse sospensioni.Cymbalta quello che ho assunto più a lungo e con i risultati a mio avviso migliori in assoluto dal punto di vista della sintomatologia fino a farmi credere di essere finalmente arrivato a qualcosa che poteva somigliare a una guarigione.Il cymbalta mi era stato prescritto da una seconda psichiatra che peró non mi aveva classificato con qualche termine diagnostico come la precedente.
Riguardo ai miei sintomi ce ne sono una marea.Praticamente di secondo nome potrei fare effetto collaterale.
Gambe dure e pesanti mi fa fatica a stare in piedi devo spesso trovare un'appoggio.Doloretti muscolo scheletrici migranti.Senso di rigidità muscolare e impaccio nei movimenti specie nelle mani che non sono fluide ma contratte.Pressione alle tempie.Senso di tensione generalizzato.Rigidità che spesso prende anche il collo.Senso di intorpidimento generale.E frequenti formicolii alle mani appena tengo il telelfonino in mano ogni 2 x 3 devo mollare la presa per far passare il formicolio.
Ritornando all'impaccio quando provo a eseguire movimenti fini con le mani ho dei piccoli tremori.
A volte sensazioni di calore bruciore immotivato.
Altro sintomo è la sensazione di oppressione toracica che va e viene.
Dulcis in fundo l'unico Sintomo oggettivabile sono le FASCICOLAZIONI migranti in tutto il corpo ma prevalentemente negli arti.
Ecco queste fascicolazioni in se non mi danno fastidio ma mi ricordano che ho un sistema nervoso malandato.
Per il versante psicologico sono apatico assente spesso focalizzato sui sintomi disagiatissimo in tutte le situazioni di vita quotidiana.La libido è azzerata praticamente mi serve solo per pisciare tranne in rarissimi casi.Faccio una fatica bestia a concentrarmi sono nervoso non ho voglia di socializzare tutto diventa stressante non riesco a fare progetti.Sono stanco ma non nel senso che ho voglia di andare a dormire ma perchè tutta sta continua tensione mi rimbambisce.
Ho zero iniziativa non ho voglia di far nulla fatico pure a guardare la televisione e un'invidia fortissima nei confronti del mondo circostante che si gode la vita alla faccia mia...
L'azzeramento della libido è sicuramente l'aspetto più frustrante avendo io 30 anni essendo un bel ragazzo e ricco che se stesse bene potrebbe divertirsi alla grande.
Dottore son stufo questa non è vita...
E ste fascicolazioni che significano? Che ho un sistema nervoso sputtanato?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Non è utile utilizzare la medicina a caso, questo concetto del chek up a 360 gradi oltretutto da Lei deciso abbiamo già detto non rispondere a nessuna logica diagnostica. Potrebbe farlo chiunque in qualsiasi momento, e chiunque ripeterlo in continuazione.

Deve seguire le indicazioni dei suoi medici, non fare come a Lei sembra più logico ragionando su questioni in maniera obbligata (per rassicurarsi, per escludere tutto, e così via). Facendo così perde anche il filo del discorso terapeutico. Come dice Lei "Tra qualche giorno riprenderó sicuramente una cura che seguiró scrupolosamente è inutile continuare a rimandare..."
Invece sta facendo il contrario.

Vada dal medico che già l'ha valutata e l'ha curata, e faccia rivalutare a lui se e quali esami deve fare, accettandone le indicazioni e non premendo Lei per eseguire questo o quell'accertamento secondo suoi personali timori.
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dopo
Utente
Utente
Guardi so benissimo di soffrire di uno squilibrio neurochimico del cervello e che nel mio caso è necessario seguire una terapia psicofarmacologica per migliorare la mia qualità di vita generale.
Non mi aspetto assolutamente di trovare alcunchè dagli esami che andró a fare.È una visita completamente scollegata dal mio problema dal punto di vista diagnostico.
L'unica ragione per la quale vorrei farla prima di assumere la terapia è per avere un'idea dei mie valori ematici e/o ormonali senza farmaci.
Sa meglio di me che terapie prolungate potrebbero portare ad alterazioni ormonali tipo prolattina alta quelle robe la.
Nulla mi vieterebbe di incominciare subito la terapia ma si tratta in fondo di soli 4 giorni...

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

"Non mi aspetto assolutamente di trovare alcunchè dagli esami"

Detto così quindi non ha senso. E poi non è assolutamente detto, cosicché spesso si fanno accertamenti a 360 gradi e si trovano diverse cose che, in assenza di un motivo per aver fatto gli esami, diventano dei reperti di interpretazione spesso incerta. Non si fanno esami a caso. Queste indicazioni deve riceverle dal medico.
Così come non è in grado di far diagnosi, non è in grado di sapere quali esami servono a cosa. Inoltre questo cocnetto magico che gli esami (ma quali poi ?) debbano svelare dalla A alla Z è fasullo, non vedo su che base deve scegliere quali fare.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Caro dottore andrei a fare un checkup generale anche perchè gli ultimi esami del sangue gli ho fatti non so quanto tempo fa forse 7-8 anni addietro.
È solo un controllo.
Gli unici esami che potrebbero farmi in relazione ai miei disturbi sarebbero l'elettromiografia e la risonanza magnetica ma siccome li ho già fatti in passato e più volte non ho alcun interesse a ripeterli a meno che non siano loro a prescriverli e quindi per correttezza dovrei seguire l'indicazione del medico.Ma sono completamente inutili soprattutto l'elettromiografia essendo il mio un problema del cervello.Anche la risonanza magnetica sarebbe inutile in quanto non ho lesioni che possono spiegare i miei disturbi.
Non credo nemmeno che esistano esami che possano indicare una malattia psichiatrica.Forse l'unico esame che ho fatto in passato e che confermava strumentalmente la mia diagnosi ansiosodepressiva era l'alto livello di cortisolo per quel che ricordo.
Ho sentito che ultimamente vengono utilizzate modernissime tecniche di neuroimaging per lo studio dei disturbi psichiatrici c'è un'articolo di innopsy recentissimo dello scorso maggio dove un autorevole professore psichiatra spiega dei progressi in questo campo.
Le cito un passaggio interessante:
"Le tecniche di neuroimaging permettono di fotografare con estrema precisione il cervello e di “colorare” in maniera differente le aree cerebrali anomale: quando la “spia” segnala neuroni atrofici nel lobo temporale, lo psichiatra sa di trovarsi probabilmente davanti a uno schizofrenico soggetto a voci e allucinazioni, mentre le anomalie del lobo frontale rivelano disorganizzazione temporale e incapacità di progettualità. L’atrofia dell’ippocampo è invece caratteristica di una depressione – bipolare o maggiore – caratterizzata da un rallentamento psico-motorio con gravi difficoltà di concentrazione. Il neuroimaging cerebrale è in grado non solo di fotografare il cervello, ma anche di prevedere le aree che negli anni successivi diventeranno atrofiche, permettendo così di tarare la terapia."
È realtà o fantascienza? Perchè sarebbe una svolta epocale se fosse vero...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Sì, ma attualmente le tecniche di neuroimaging non costituiscono un modo per individuare delle categorie di malattie, forse un giorno lo saranno al pari di altri approcci come la genetica o la neuroendocrinologia, che già in parte si utilizzano comunque a integrazione delle diagnosi cliniche.

Rispetto agli esami, poiché il concettoo di check-up è pi
corrispondente ad un "pacchetto" che non ad una serie di esami tesi a verificare determinati parametri di interesse, a mio avviso ha senso che sia un check-up deciso e definito dal medico.

[#14]
dopo
Utente
Utente
Guardi per il checkup andró ad eseguirlo al centro diagnostico italiano dove non sono proprio degli sprovveduti.Ovviamente gli spiegheró anche dei miei disturbi nervosi che mi affliggono e mi affideró totalmente a loro riguardo gli esami che vorranno effettuarmi sia strumentali che neuropsicologici.In base alle loro considerazioni inizieró la terapia che secondo loro possa essere più adatta al mio problema seguendola meticolosamente.
Più di affidarmi ai medici in questo modo che devo fare?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
"Guardi per il checkup andró ad eseguirlo al centro diagnostico italiano dove non sono proprio degli sprovveduti."

Bene, non ci capiamo proprio.

Di solito si procede in un senso diverso. Ci si fa visitare, si riferiscono i sintomi, si ricevono prescrizioni di cure ed esami, a volte nessun esame e solo cure, a volte solo esami e poi eventualmente cure.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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