Sempre supportata dalla psicoterapia

Buonasera,
espongo la mia situazione.
Sono una ragazza di 23 anni. Dal 2008 al 2010 ho vissuto in modo molto stressante, tra studio, tesi, sport impegnativo, trasloco in una nuova casa di cui mi sono occupata materialmente della ristrutturazione.
Su questa stanchezza si sono abbattuti tre eventi dolorosi, nel mese di novembre 2010: morte di mio nonno (che ho assistito nell’ultimo mese di vita), il fatto che un mio ex ragazzo, dopo avermi ricontattata e riconquistata, mi ha detto di doversi sposare di lì a breve ed il trasferimento di mia madre (con cui ho da sempre un rapporto conflittuale) a casa mia.
Ho capito ben presto che non riuscivo ad affrontare questa situazione e mi sono rivolta ad una psicoterapeuta. A gennaio 2011 ho sostenuto 3 esami universitari, e poi febbraio è stato il mese del crollo totale: avevo difficoltà anche ad uscire di casa. A marzo ho ritrovato il coraggio di recarmi dalla psicoterapeuta che ad aprile mi ha consigliato di rivolgermi anche ad una psichiatra che mi ha fatto la diagnosi di depressione reattiva e mi ha prescritto il cipralex 10 mg.
La terapia ha dato i suoi risultati e ad ottobre ho preso in affitto un monolocale, dove vivo da sola, curando attentamente e con interesse ogni aspetto. Avendo ritrovato un certo benessere, la psichiatra mi ha interrotto la terapia (ottobre 2011).
Poco dopo mi sono resa tristemente conto che la mia famiglia non mi aiuta ed ho visto la foto del matrimonio del mio ex.
Sempre supportata dalla psicoterapia, ho cercato di non abbattermi, ma invano.
Sono crollata nuovamente, avevo di nuovo difficoltà ad uscire. A gennaio 2012 sono stata ricontattata da un altro mio ex che è stato carinissimo con me, mi ascoltava su tutti i miei problemi. Ma ne aveva anche lui e mi appesantiva molto; dovetti quindi lasciarlo: la sua reazione è stata molto aggressiva ed è ancora oggi motivo di riflessione da parte mia.
Sia in questo periodo che nel successivo la situazione è stata stabile. Avevo molta difficoltà a fare le cose, uscivo poco (non più per una sorta di paura di stare in pubblico- come era avvenuto un anno prima- ma per mancanza di forze), non riuscivo a studiare ed ero dominata da pensieri ricorrenti e rimurginativi. C’erano, però, anche giornate positive.
Nonostante la psicoterapeuta non fosse d’accordo, a maggio ho ricontattato la psichiatra che mi ha prescritto la paroxetina da 20 mg. Nello stesso periodo ho abbandonato la psicoterapia che non dava più risultati.
Dopo due mesi di assunzione della paroxetina, l’unico miglioramento che c’è stato è stata la diminuzione dei pensieri. Ma la stanchezza e la difficoltà a fare qualunque cosa (anche una doccia) sono rimaste se non aumentate.
A metà luglio la psichiatra mi ha prescritto il wellbutrin da 150 mg ma ad oggi non c’è stato alcun miglioramento.
Sto lottando con tutte le mie forza, vorrei tornare a studiare, fare sport (leggero), avere una vita sociale.
Vorrei un’opinione in merito alla mia situazione.
Grazie.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
la mia opinione, coi limiti del mezzo telematico, è che nel Suo caso è cruciale una buona psicoterapia. Che il percorso psicoterapeutico che ha tentato di fare Lei percepisce come limitato nell'efficacia non significa che tale strada ha esaurito le sue potenzialità o che sia una strada sbagliata. Probabilmente è l'unica strada giusta, ma dipende molto dalla personalità dello psicoterapeuta che incontra, dalla scuola di pensiero alla quale aderisce, da come e quale tecnica utilizza. Ma non per l'ultimo dipende anche da Lei stessa: dalle Sue aspettative, da come percepisce la psicoterapia. La psicoterapia per Lei è semplicemente come unalternativa agli psicofarmaci? è la possibilità di essere ascoltata e supportata? Se così, allora non si tratta esattemente della psicoterapia. Penso che proprio su questi aspetti ha senso di rflettere e riflettere se riprendere la ricerca di uno/una psicoterapeuta che possa aiutarLe.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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dopo
Utente
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Buongiorno dottore,
la ringrazio della sua risposta e dello spunto di riflessione che mi ha dato.
Non posso dire che la psicoterapia sia stata un'esperienza negativa, anzi, mi ha fornito una visione diversa di alcuni elementi; ma probabilmente non è stata sufficiente e penso che cercherò un altro terapeuta con cui approfondire quelle problematiche che non sono state affrontate completamente.
La ringrazio ancora e la saluto cordialmente.