Senso di confusione

Salve gentili dottori,
volevo chiedervi se e' normale nei periodi in cui l'ansia si riacutizza e si somatizza provare una certa sonnolenza, mancanza di concentrazione ma soprattutto un leggero senso di confusione proprio dovuto secondo me alla difficolta di concentrazione.
Grazie
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
quale disturbo psichico Le è stato diagnosticato ? Assume farmaci (di qualsiasi tipo) ? Quali ?

Aspetto le Sue risposte.

N.B.
la condizione di sovrappeso che risulta dai dati che Lei ha fornito può essere associato anche alle problematiche metaboliche o/e respiratorie che possono contribuire, almeno in parte alla sonnolenza e alla ridotta concentrazione.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
dopo
Utente
Utente
Si dottore,
la disgnosi e' di ansia generalizzata, da 10 anni assumo mg,30 di citalopram e niente altro.
Sto bene circa 2 settim e alte 2 piu o meno con sintomi di ogni tipo.
Ogni tanto ritorno dallo psichiatra che continua a dirmi che sto bene.
[#3]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Coi limiti del consulto via internet, penso che l'approccio al Suo disturbo possa essere rivalutato. Rivalutato a partire dalla diagnosi. La ciclicità delle manifestazioni che Lei descrive fa ipotizzare anche un disturbo di umore. Tale ipotesi va valutata da uno specialista dal vivo. Nel caso nel quale si tratta di un disturbo di umore, la cura più indicata potrebbe essere diversa. Va valutata anche l'eventualità che la periodicità delle manifestazioni possa essere data solo apparentemente dal disturbo, ma in realtà determinata da qualche circostanza diversa. Ad esempio, anche alcuni disturbi fisici hanno un andamento ciclico. Nel Suo caso, vista sempre la condizione del sovrappeso, andrebbe fatto un check-up delle Sue condizioni fisiche. Non bisogna dare per scontato che si tratta delle somatizzazioni. Inoltre, bisogna capire se i Suoi problemi possono essere legate in qualche modo ai fattori di stress esterni, che si manifestano con una certa periodicità. Alla fine, anche se la diagnosi verrà confermata, possa aver senso comunque la rivalutazione della terapia. In altre parole, anche se verrà concluso che si tratta comunque del Disturbo d'Ansia Generalizzata e che la cura più adatta sia comunque quella antidepressiva, potrebbe essere valutato il cambio del farmaco.

Se il Suo specialista non riterrà opportuno una rivalutazione, Le consiglierei di rivolgersi ad un ambulatorio psichiatrico presso la Clinica Psichiatrica Universitaria della Sua città, per una valutazione più attenta e dove potrebbero ricorrere potenzialmente con più facilità alla collaborazione di altri specialisti.

Devo comunque farLe comunque la domanda rispetto alla Sua condizione che risulta "fortemente sovrappeso". Da quanto tempo Lei si trova in questa condizione ? Che cosa, secondo Lei, avrebbe potuto determinarla ?

[#4]
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Utente
Utente
Grazie dottore per essere stata presa in considerazione.
Ho avuto una vita priva di affetti e segnata continuamente dall'abbandono, ho 2 figli grandi e sento il peso di rimanere sola. Sono separata in casa con lui assente per lavoro anche per 2 settimane o piu e cio che mi sta pesando e' la consapevolezza che i figli se ne andranno e rimarro' sola con i miei disturbi che spesso mi danno molta sofferenza e poi l'enorme solitudine in cui vivo senza parenti ne' amici ( per un motivo o per l'altro sono sempre solo in casa).
Ricordo il mio primo sintomo legato all'ansia che avevo 6 anni e vomitavo molto prima di andare a scuola, e tutti gli anni fino alla maturita sono stati segnati da sintomi ansiosi che mi torturavano. Gia a 13 anni mi fu diagnosticato dal curante una distonia neurovegetativa......con la nascita della prima figlia a 22 anni e' scoppiato tutto ....con vertigini e ansia e somatizzazioni pesanti. Nemmeno allora sono stata seguita bene e ho cominc la cura solo 12 anni fa quando ebbi una gravissima crisi vertiginosa e angoscia. Sono stata molto bene per molti anni, poi ho subito il trauma di subire un fallimento e perdere 2 case e la rottura del mio matrimonio. In quel periodo ho conosciuto umiliazioni e violenze anche fisiche pesanti ma nn sono mai stata in gradi di lavorare perche la matt quando mi alzo sono scarica, pressione 70/100, e malesseri vari. Pom quasi sempre vanno via ma nn e' detto.
Quindi nn potendomi mantenere da sola ho dovuto sempre sottostare ad un uomo.
Nonostante cio gli specialisti che mi hanno visto ( anche psicologi) hanno sempre TUTTI detto che sono stata e sono ancora una vera e propria ROCCIA.
E veniamo al sovrappeso: il ciclo mestruale e' andato via a 40 anni circa e da allora ho avuto un aumento di peso immediato che ha continuato ad andare avanti .
Mi spaventa MOLTISSIMO il disturbo bipolare ( di psichiatria un po me ne intendo) ( e' la mia passione) e cambiare il farmaco ho una paura perche sono sensibilissima e spesso allergica ai farmaci .Lo psichiatra mi diceva che secondo lui poteva andare bene il ciproxin......ma proprio nn ce la faccio a cambiare, sono fortemente impaurita sono quasi sola ....
GRAZIE
[#5]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
il nostro consulto prende una piega nuova, si capisce di più del Suo problema.

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1)

<<..Mi spaventa MOLTISSIMO il disturbo bipolare..>>

Da quello che Lei ha raccontato non è detto che sia un Disturbo Bipolare (comunque, ho inteso un "disturbo di umore", anche, ad esempio, depressivo monopolare, che, come tutti i disturbi di umore può avere anche le oscillazioni di umore, non solo il Disturbo Bipolare).

Comunque, anche se in internet non è possibile fare o scartare una diagnosi medica psichiatrica, posso dire che la "periodicità" dei disturbi mi sembra di essere determinata da qualcos'altro:

<<..Sono separata in casa con lui assente per lavoro anche per 2 settimane o piu e cio che mi sta pesando e' la consapevolezza che i figli se ne andranno e rimarro' sola..>>

Lei scrive anche:
<<..Quindi nn potendomi mantenere da sola ho dovuto sempre sottostare ad un uomo.
Nonostante cio gli specialisti che mi hanno visto ( anche psicologi) hanno sempre TUTTI detto che sono stata e sono ancora una vera e propria ROCCIA..>>

Da quello che scrive, non è soltanto un problema economico, ma anche di solitudine e di dipendenza affettiva: la paura a rimanere "sola con i miei disturbi che spesso mi danno molta sofferenza e poi l'enorme solitudine in cui vivo senza parenti ne' amici ".

Il termine "roccia" potrebbe essere eloquente, ma preferirei parlare della fragilità di intera struttura psichica che chiede dunque un sostegno "di continuo" e da alcuni va percepita come una "roccia" che non finisce.

Sicuramente Lei ha già un gran parte della vita dietro alle spalle, tutta la struttura psichica è più cristallizzata nelle proprie modalità abituali, e Lei scrive:

<<..ma proprio nn ce la faccio a cambiare..>>

(riferendosi forse ai farmaci, ma forse anche più in generale).

Ma non lo darei così per scontato che Lei non può cambiare ! :Anzi, penso che per Lei sia essenziale cambiare (e sotto più aspetti, non solo psicologico, ma vedi anche il problema del peso) e che l'età che ha è proprio quella della revisione di molti valori nella vita e del significato della vita. Lei non è più una figlia, ma già la mamma e questo ha un suo significato profondo: ogni periodo della vita richiede a noi di cambiarsi un po', ma molti di questi cambiamenti sono naturali se la struttura psichica è abbastanza forte, come la terra che sopporta i cambi di stagione. Non a caso l'allegoria fra la terra e la maternità.

Secondo me, se trova davvero un buon psicoterapeuta o una buona psicoterapeuta, può farcela.

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2)

Rispetto al sovrappeso.

<<..E veniamo al sovrappeso: il ciclo mestruale e' andato via a 40 anni circa e da allora ho avuto un aumento di peso immediato che ha continuato ad andare avanti..>>

Se facciamo i calcoli, circa 2 anni dopo la menopausa è subentrato l'aggravamento della Sua malattia psichica:

<<..ho cominc la cura solo 12 anni fa quando ebbi una gravissima crisi vertiginosa e angoscia..>>

Dunque, penso che sia possibile correlare ai cambiamenti ormonali non solo l'aumento ponderale, ma anche l'aggravamento episodico e poi alla cronicizzazione della malattia psichica, e forse questi due fattori (il peso e la psiche) si sono anche complicati uno con l'altro a vicenda. Ad esempio, il cibo può diventare, purtroppo, anche uno sfogo alternativo per le emozioni.

Penso dunque, che una delle chiavi alla strada verso il Suo miglioramento possa essere anche nelle problematiche ormonali e metaboliche, alle quali bisogna prestare attenzione. Non lasciarle per scontato. Esisterebbero approcci medici validi. Bisogna rivolgersi ai rispettivi specialisti.

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3)

Per quanto riguarda i farmaci:

- non capisco in quale contesto parla del Ciproxin ? Questo farmaco è un antibiotico.

- vorrei notare che il Citalopram è un antidepressivo che di solito non dà problematiche di tipo metabolico né l'aumento del peso, tuttavia indagherei questo aspetto, perché la classe degli antidepressivi di appartenenza (SSRI) tendenzialmente può dare questi problemi. Valuterei questo mio dubbio con il Suo psichiatra e valuterei con lui se può essere opportuno un antidepressivo di un altra classe.

Questo ultimo aspetto forse non è il più importante, ma da tenere eventualmente in considerazione.
[#6]
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Utente
Utente
Grazie dottore del suo interessamento,
le chiedo scusa ma il farmaco che intendevo e' il cipralex.
A 40 anni nn ho piu avuto il ciclo ma i valoi nel sangue dicono che solo ora sto andando in menopausa da qualche mese.
I medici che finora per un motivo o per l'altro mi hanno visto mi hanno sempre detto che sono gia fortunata che il mio disturbo nn sia sfociato in follia.
Mi spaventa e ho paura di perdere il controllo
Da qualche settimana poi sento questo senso che io kiamo di confusione ma in realta' e' di mancanza di concentrazione.
Che ne pensa?
Il mio psichiatra dice che per lui ho una forma di ansia dovuta a tutto cio che mi e' successo.
Grazie
[#7]
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Perche alla mattina sto cosi male? Non mi sento depressa e ho voglia di cominciare la giornata.
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Potrei cominciare a sentire delle voci? ne ho vivo terrore
[#9]
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Utente
Salve dr.gukov,
se le e' possibile rispondermi mi farebbe piacere.
Grazie del servizio che date.
[#10]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
chiedo scusa dell'asssenza.

La definizione data dal Suo psichiatra la vedo un po' sommaria (vedi in seguito), ma che va nella direzione giusta:
<<..Il mio psichiatra dice che per lui ho una forma di ansia dovuta a tutto cio che mi e' successo..>>,

ed invece trovo eccessive le preoccupazioni rispetto alla follia. Tali preoccupazioni sono abbastanza tipiche delle persone che non corrono un tale rischio, anche perché in realtà non ci sono passati abbastanza vicino per averne esperienza, e quello che non conosciamo è più temibiile.

Tuttavia, non vedo corretto (sia nella prospettiva di cura, sia nella prospettiva di fenomeno di malattia) l'attribuire il tutto alle esperienze di vita come al fattore esterno.

Se presumiamo che tutto dipende dalla storia di vita, è come dire che non si può fare più niente. Ma non è così.

Le esperienze di vita diventano col tempo anche parte di noi, nel senso che gli stimoli esterni attivano e formano le nostre modalità di reagire ad esse. Queste modalità possono essere però modificate: dalle esperienze nuove. Per cui, aggiungerei da parte mia le ipotesi anche sugli altri fattori: sul carattere che si è formato, che non bisogna dare per scontato come immodificabile.

Inoltre, aggiungerei le mie ipotesi sui fattori ormonali e metabolici.

Rispetto al disturbo di umore depressivo, non sempre l'umore depresso è avvertito dalla persona. Non di rado si esprime proprio tramite gli equivalenti corporei e non emotivi. Per cui, è un'ipotesi da valutare.

Comunque, non necessariamente un disturbo di umore depressivo a sé. La depressione spesso può essere anche secondaria ad altri fattori. Ad esempio, può trattarsi anche dello stato depressivo conseguente alle problematiche di vita, o/e associato ai fattori ormonali.

Il Cipralex è un farmaco antidepressivo molto simile al Citalopram: il Cipralex è, in parole povere, il Citalopram più purificato. Se Lei ha tollerato il Citalopram, è molto probabile che riesca a tollerare anche il Cipralex, il quale, rispetto al Citalopram ha potenzialmente meno effetti collaterali metabolici e generali, ma potrebbe essere più attivante e, chi sa, forse per il peso corporeo possa essere meglio.

[#11]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
mi sento di dirle un grazie DAVVERO sentito, mi sono sentita da lei capita, presa in seria considerazione, e anche molto delicatamente spronata a migliorare le mie condizioni di vita.
Andro' da una psicoterapeuta , spero che sia brava, per affrontare le mie molteplici fobie, e ci vado con la speranza che mi consideri nella mia interezza e problematiche come ha fatto lei.
Credo che un bravo medico puo' fare moltissimo per i suoi pazienti proprio se usa la sua professione in questo modo.
Grazie di cuore
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