L-acetil carnitina e capacità cognitive

Gentili dottori,
Studio medicina al secondo anno e nel precedente semestre ho avuto alcune difficoltà nello studio perchè i corsi durano spesso 8 ore al giorno. Dormendo circa 6/9 ore al giorno durante la giornata accusavo una diminuzione della concentrazione e una stanchezza continua e tornando a casa la sera studiavo solo per poche ore prima di addormentarmi.
Un giorno per caso ne ho parlato con il tutor del corso di biochimica, lui mi ha detto che un integrazione di L-acetil carnitina a dosaggi medio/alti (circa 2 gr al giorno divisa in 2/4 somministrazioni) può aiutare nel miglioramento delle funzione cognitive per un motivo che adesso non ricordo ma essenzialmente influenzando la quantità di ATP disponibile per i neuroni.
Non me lo sono fatto dire due volte. Ho comprato nella palestra dove mi alleno un integratore in compresse da 1grammo e ho iniziato a prenderle mattina e sera. Dopo una settimana il bisogno di dormire iniziò a diminuire e il senso di stanchezza continuo anche. Studiavo meglio e a lungo. Ho finito tutti gli esami tra giugno e luglio e dopo ho cercato qualche informazione in più riguardo agli effetti di questa sostanza.. Ma non ho trovato nulla. le mie domande sono:
E' possibile che migliori le funzioni cognitive e diminuisca il senso di spossatezza?
In linea teorica può produrre un aumento dell'atp dei neuroni a livello centrale?
O..
Si è trattatto soltanto di un effetto placebo?

Grazie dell'attenzione.
[#1]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.6k 50
Gentile utente,
premetto che è sempre opportuno non approvigionarsi di integratori al difuori del circuito della distribuzione farmaceutica ufficiale.
Ciò detto,sono convinto,perlomeno per quanto riguarda la mia limitata esperienza personale,che quanto dettole dal suo tutor possa avere un suo fondamento e che quato accadutole non possa essere attribuito unicamente ad un effetto placebo.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Gentile utente

Dal suo consulto precedente risulta che lei è affetto da disturbo bipolare, la suggeatione ed il possibile viraggio in fase maniacale potrebbero essere responsabili di questo tipo di atteggiamento che potrebbe considerarsi francamente maniacale o ipomaniacale.

Sarebbe il caso di far valutare la condizione attuale dal auo psichiatra per capire se effettivamente possa trattarsi di una ricaduta del disturbo da cui è affetto.

https://wa.me/3908251881139
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[#3]
dopo
Utente
Utente
Egregio professor Ruggiero,
Innanzitutto grazie per l'intervento, e per il suo impegno costante in questo forum.

Da quando ho iniziato la terapia stabilizzante non più avuto ipomanie (non ho mai sperimentato manie vere e proprie).

Credo di essere abbastanza sicuro nel dire che dormire 8/9 ore al giorno e riuscire a mantenere l'attenzione per tutta la giornata accademica rientri nella normalità, mentre dormire più di 12 ore ed essere comunque disattento e stanco mi sembrando sintomi depressivi anche se attenuati.

Ovviamente sono sempre seguito da alcuni psichiatri di un centro specializzato, mi hanno dato il via libera per il tentativo con la l-acetil carnitina e devo dire che i miglioramenti li ho avuti nei termini che ho indicato precedentemente.

Quello di cui ancora non sono riuscito a venire a capo, e su cui pare litio e tegretol non siano d'aiuto, è una costante ansia generalizzata e resto tuttora costretto a controllarla con Xanax a dosi crescenti (ovviamente regolate dal medico periodicamente).

Mi può dare un opinione sul modo in cui quest'ansia generalizzata è trattata? sono oltre 3 mesi sotto benzodiazepine, mi sembra assurdo...
[#4]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
con quali sintomi si manifestavano le fasi ipomaniacali ?

In che stato è la Sua malattia neurologica (alla quale accenna nel consulto precedente) ?

Inoltre, può ricapitolare la terapia farmacologica che assume attualmente ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#5]
dopo
Utente
Utente
Egregio dottor Gukov,
Innanzitutto la ringrazio per l'intervento.

L'ultima crisi ipomaniacale è stata prima dell'inizio della terapia stabilizzante, circa un anno fa, si è manifestata con intensa eccitazione, difficoltà a dormire, molto ottimismo ed energia e flusso delle idee molto rapido e anormale. Prima della terapia l'andamento dell'umore era prevalentemente depressivo con fasi di eutimia di media durata che poi viravano verso la maniacalità e si esaurivano in pochi giorni per ritornare alla fase depressiva.

La diagnosi fu di disturbo bipolare tipo II a cicli rapidi o ciclotimia.

Dopo l'ultima visita con il medico il dosaggio del Tegretol è stato aumentato di 400mg ed è dal 26 di luglio che quindi stò seguendo questa terapia:

Litio 300mg x2 die
>Tegretol 400mg x2 die

Ho spiegato al medico tutti i sintomi che continuo ad avere nonostante la terapia con gli stabilizzanti dell'umoroe che sono: forte ansia, insicurezza, umore leggermente triste, eccesso di sonno (9/13h), sonno disturbato e incubi, ritiro sociale. E' da segnalare che tutti questi sintomi sono molto ridotti rispetto agli episodi despressivi veri e propri che ho sperimentato prima dell'inzio della terapia, ma sono comunque debilitanti o limitanti in un certo senso.

Purtroppo con l'aumento del tegretol la situazione non è cembiata minimamente e ai sintomi si è agginuta una sfiducia nella possibiltà di stare bene.

Grazie dell'interessamento e cordiaili saluti.
[#6]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,

nel ricapitolare la farmacoterapia, Lei non ha incluso lo Xanax, il quale scriveva di assumere "a dosi crescenti". Di quali dosaggi si tratta ? E' prescritto sempre dallo specialista psichiatra o da un altro medico (medico di base) ?

da quanto ho appreso dalla Sua richiesta precedente di consulto su questo sito
( https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/295942-disturbo-bipolare-problemi-post-terapeutici-e-sintomi-residuali.html ), il Tegretol è stato prescritto come il trattamento di una malattia neurologica (Lei parla di "distonia chinesigenica").

Il nome del principio attivo di questo farmaco è "carbamazepina", ma usero il nome commerciale (Tegretol) per semplificare.

E' vero che lo stesso farmaco può essere utilizzato come uno stabilizzatore di umore, anzi, tale suo uso è abbastanza diffuso. Tuttavia, essendo il dosaggio stato tarato sull'effetto ottimale nella distonia, può essere anche discutibile una sua ulteriore modificazione per motivi non neurologici, e sarebbe ottimale consultare anche un neurologo.

Come stabilizzatore di umore, il Tegretol è attivo soprattutto sulla sintomatologia maniacale o ipomaniacale, mentre può avere una tendenza a peggiorare la sintomatologia depressiva (non in tutti i casi, ma come un possibile effetto collaterale). Come stabilizzatore, va assunto però in continuità a prescindere delle fasi, proprio per garantire una maggiore stabilità di umore. Dunque, per l'assunzione continua, in alcuni casi può essere più adatto e in altri casi - di meno. Inoltre, nel Suo caso è molto probabile che l'effetto stabilizzante sull'umore che Lei ha avuto, è stato grazie all'aggiunta del Litio e non grazie al Tegretol (che assumeva anche prima).

Dunque, in base a queste mie osservazioni, potrei proporrLe di discutere con il Suo specialista psichiatra:

1) piuttosto l'ottimizzazione della cura con il Litio: potrebbe esserci ancora "lo spazio" per aumentarne leggermente la dose, trovandosi la "media di 0,5 mMoli/L" vicino al limite inferiore del range terapeutico. Il Litio è uno stabilizzatore di umore che, oltre al potenziale antimaniacale, rispetto ad altri stabilizzatori, avrebbe un maggiore potenziale anche antidepressivo, o che comunque avrebbe una minore tendenza depressogena.

2) la richiesta di un parere neurologico sull'uso e sui dosaggi del Tegretol e sull'uso di un eventuale altro farmaco che potrebbe giovare sia alla malattia neurologica che alla stabilità di umore. Fra i farmaci della stessa classe del Tegretol ("nati" come antiepilettici) ci sono anche alcuni altri usati sia come la cura del Suo disturbo neurologico, sia come stabilizzatori di umore, ma che hanno un maggior potenziale antidepressivo, senza perdere le potenzialità stabilizzanti e antimaniacali. A titolo di esempio, la lamotrigina. Non si tratta di un mio suggerimento o prescrizione (che via internet non si può fare comunque), ma sempre di un'ipotesi da valutare attentamente, e neanche in prima battuta, essendo il quadro neurologico stabilizzato (da quanto presumo). Comunque, una visita neurologica potrebbe chiarire meglio se è effettivamente compensato e stabile.

3) il ricorso sia allo Xanax (del quale bisogna mettere al corrente lo psichiatra, se non lo è già) che all'L-acetil-carnitina si potrebbe considerare come indici di compenso insufficiente con la terapia di base, della quale parlavamo prima. Nello stesso tempo, bisogna ricordare che alcune forme di distonia sono determinate o co-determinate dalle problematiche metaboliche alle quali l'integazione in modo specifico proprio di l-acetil-carnitina può giovare. Dunque, non potrei escludere che per Lei questo "integratore" possa essere qualcosa di più che un sussidio alla performance negli studi e ne parlerei come di un farmaco cui uso necessita di un monitoraggio specialistico. Non escluderei inoltre che la diminuzione della concentrazione e la stanchezza della quale Lei parlava all'inizio di questo consulto possa essere in qualche modo legata alla predisposizione data dalla malattia neurologica, per altro apparentemente compensata. Lo dico anche perché il regime che descrive (8 ore di lezioni, 6-9 ore di sonno) seguono molti studenti senza accusare il calo di concentrazione. Dunque, nel Suo caso, ci sarebbe qualche fattore in più (e non solo la psicofarmacoterapia; ripeto: forse anche la predisposizione data dalla malattia neurologica o metabolica).

Parlerei di queste considerazioni-ipotesi prima con il Suo psichiatra, e poi in consulenza neurologica.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Gukov,
La ringrazio molto per la sua risposta chiarificatrice.

Lo Xanax è stato introdotto dallo psichiatra e il suo dosaggio è stato aumentato gradualmente negli ultimi 3 mesi ogni qual volta l'ansi ritornava per assuefazione. Attualmente assumo 6mg a rilascio graduato 3 la mattina e 3 la sera, fino al prossimo consulto con lo psichiatra che avrò in questi giorni.

Seguirò alla lettera i suoi consigli che mi sembrano estremamente utili, e in particolare prenoterò quanto prima la visita anche dal neurologo che non vedo da svariati anni.

La sintomatologia motoria (emiplegie sporadiche durante la giornata della durata di 10-15sec) di quel tipo di distonia era scomparso appena iniziai ad assumere tegretol. Il neurologo fu molto accurato, e ricordo che dovei eseguire oltre ai controlli di routine, anche una serie di esami neurologici e test sul dna (sui geni controllati, nessuna mutazione riscontrata); Fui infine rassicurato che la patologia non mi avrebbe più creato alcun problema e infatti così fu, quantomeno dal dal punto di vista motorio. A questo punto, come lei giustamente mi fa notare, visto che è stata cambiata la posologia di un farmaco prescritto per un altra patologia, chiedere un un suo parere è d'obbligo.

Grazie ancora per la risposta e cordiali saluti.

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