Possono influire e far ritornare l'ansia, e se la terapia per l'herpes labiale a dosi massicce con

Salve, volevo chiedere una consulenza per mio marito.
Nell'agosto 2007 ha avuto il primo attacco d'ansia o panico (non posso definire di cosa si trattasse) con tremori, sudorazione, fatica a respirare, aumento della pressione sanguigna, con conseguente bisogno di urinare.
Gli episodi sono durati 1 settimana, poi è stato visto da cardiologo e da un altro specialista psichiatra-medico internista che gli ha diagnosticato attacchi di ansia e che l'ha curato per circa 6 mesicon Prazene (terapia a scalare) che ha concluso a febbraio 2008.
Faccio presente che in quel periodo avevamo iniziato a costruite casa e che nel frattempo abbiamo vissuto un pò isolati dai centri urbani con conseguente paura di rimanere in questo posto.
La terapia ha dato i suoi frutti da subito. L'ansia è scomparsa nel primo mese ed è stato bene fino a ieri sera. Mentre guardva la tv si è ripresentato lo stesso attacco.
Vorrei chiedere l'ansia anche se curata si ripresenta, se determinate pressioni o preoccupazioni della vita quotidiana (lavoro, casa, genitori...) possono influire e far ritornare l'ansia, e se la terapia per l'herpes labiale a dosi massicce con Aciclovir può influire nell'equilibrio psichico.
ringrazio e mi scuao per essermi dilungata così tanto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

necessariamente e' opportuno effettuare alcuni esami ematochimici che spero siano stati effettuati al momento della diagnosi.
Se la diagnosi e' quindi giusta, il trattamento deve prevedere l'utiizzo di altre classe farmacologiche e non di prazene, che per un periodo limitato e per l'acuzie puo' essere utile mentre non lo e' piu' successivamente.
Il trattamento prevede una continuazione per almeno 24 mesi dall'ultimo attacco, in modo da ridurre in modo esponenziale le possibili recidive, cosa che potrebbe essere accaduta attualmente.
Oltretutto, e' anche possibile valutare, tramite il curante, anche trattamenti combinati.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Il trattamento del disturbo di panico, se tale è (la valutazione di un'ipotesi di questo tipo richiede una visita psichiatrica "diretta" sul paziente).
I fattori stressanti vengono spesso definiti tali "a valle", cioè dopo che il disturbo di è manifestato, per l'idea che ci debba essere qualche movente esterno o qualche sollecitazione abnorme. Di fatto, nella definizione del disturbo e nei criteri diagnostici non vi sono fattori stressanti diversi o superiori a quelli a cui sono esposte le persone che invece non sviluppano il disturbo di panico.
Ovviamente stiamo parlando dell'ipotesi di questo specifico disturbo, e non di ansia in generale o di flessione dell'umore.
Il prazene è un tampone di emergenza e a breve termine, da non utilizzare, per indicazione riportata sullo stesso foglietto, in maniera continuativa.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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