A tutt'oggi mi chiedo se questo tipo di terapia sia adatta a me e alle mie capacità

Salve, da parecchi anni soffro di attacchi di panico dove prevale soprattutto la paura di perdere il controllo. Negli anni passati aspettavo che l’attacco se ne andasse e tutto “finiva li”. Da qualche tempo a questa parte invece gli attacchi hanno scatenato in me una serie di angosce che vanno aldilà dell’evento in se ma che mi portano ad avere continui dubbi sulla mi sanità mentale, con ossessioni che hanno come sfondo la paura di impazzire. Fino ad arrivare ad avere dubbi su tutto quello che mi succede. A seguito di uno di questi periodi di crisi, 3 anni fa, mi sono rivolto ad un terapeuta con il quale ho intrapreso un percorso di analisi “classica” che mi ha permesso di focalizzare alcuni aspetti della mia personalità (rigidità. Difficoltà ad intraprendere relazioni etc.) ma che non mi hanno evitato di avere nuovi attacchi anche se non frequenti e che non mi pare siano serviti a fornirmi strumenti per evitare di cadere ancora vittima delle mie ossessioni e paure.
A tutt’oggi mi chiedo se questo tipo di terapia sia adatta a me e alle mie capacità (ho la sensazione che sia necessario un grado di consapevolezza che non mi sembra di avere) o se invece sia meglio gestire il tutto con altri tipi di approccio o magari con l’ausilio di farmaci. (5 anni fa per un anno ho utilizzato lo zoloft con risultati buoni).
Grazie per le vostre risposte.
[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
credo che l'opportunità di una terapia psicofarmacologica non possa essere discussa in un contesto simile, fermo restando la sua precedente positiva esperienza con l'utilizzo di terapie psicofarmacologiche.
Tenga presente che un percorso di analisi classica non è di per sè in contrasto con quello che i farmaci possono andare ad attenuare, cioè i sintomi. Tuttavia un'analisi ha come obiettivo una rivalutazione complessiva dell'assetto personologico e non è mirata dal punto di vista sintomatologico (pur di riflesso avendone in tal senso dei benefici).
D'altra parte, e ci tengo a sottolineare che il discorso deve essere contestualizzato e non può necessariamente essere indicativo della sua situazione, alcuni disturbi psichici hanno chiare e precise indicazioni al trattamento elettivo di tipo psicofarmacologico a cui non è (ma ciò deve essere valutato dallo psichiatra) precluso un trattamento integrato di tipo psicologico o psicoterapeutico.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 327 8
Gentile Utente, mi sembra che la risposta del collega sia condivisibile. Per chiarezza aggiungerei che tale disturbo può essere affrontato sia per via farmacologica che psicoterapeutica, in via esclusiva o complementare, la decisione però và accuratamente ponderata con lo specialista, in quanto al di là della sintomatologia, vi sono diversi e varii fattori alla base della scelta di un trattamento. Pur considerando il valore dell'analisi, essa mostra una certa variabilità di risultati, diversamente da altri approcci psicoterapeuti che mostrano più mirate indicazioni.
Cordiali Saluti

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie ad entrambi per il tempo che mi avete dedicato, dott. Ronzani quando fa riferimento ad altri approcci posso chiederle a cosa si riferisce? Sono sempre più convinto che il percorso di analisi classica richieda una "presenza" e consapevolezza da parte del paziente che non sento di avere o sbaglio (intendo sulla necessità di una certa maturità)? Credo che affrontero' questi dubbi con il mio terapeuta quanto prima ma nel frattempo vi ringrazio per il tempo ceh vorrete ancora dedicarmi.
Cordiali saluti
[#4]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Il Dott. Ronzani, mi permetto di interpretare, si riferisce probabilmente ad un approccio di tipo cognitivo-comportamentale, cheè quello per il quale esistono maggiori prove scientifiche di efficacia nella terapia dei disturbi d'ansia. Attendiamo conferme o smentite dal Dott. Ronzani. Ad ogni modo, qualsiasi trattamento psicoterapico non è incompatibile con una terapia psicofarmacologica; la scelta va comunque ponderata con lo specialista di fiducia.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#5]
Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 327 8
il Collega Dott. Martiadis, che saluto cordialmente, ha correttamente interpretato quel che intendevo dire. Mi associo a quanto da Lui esposto circa l'associazione di psicoterapie con trattamento farmacologico.
cordiali saluti