Effetti collaterali prozac e minias

Buongiorno, vi chiedo cortesemente un parere anche se mi rendo conto che senza un'accurata visita sia molto difficile formulare una "diagnosi".
Ho una zia di 83 anni, fisicamente tutto sommato in buono stato fisico, che però da quando è morto il marito 3 anni fa, fa uso di prozac per la depressione (che nella sua vita ha preso comunque più volte a periodi alterni.. ha vissuto 40 anni in America da sola quindi noi sappiamo molto poco delle sue reali abitudini in quel periodo) e minias per dormire.
Ultimamente però, da circa 4 mesi, ci sta facendo impazzire perchè asserisce di sentire una ventola nel muro e il letto tremare ad orari diversi e, guarda caso, sempre quando noi non ci siamo.
Davanti a casa sua c'è una centrale del teleriscaldamento, e quindi all'inizio abbiamo pensato che fosse quella tarata male.. attraverso conoscenze siamo anche riusciti a far aprire addirittura tutta la strada per effettuare controlli!!!!
Ma nulla. La centrale funziona correttamente e nessuno sente nulla.
Da 3 giorni sto dormendo con lei, ma quando lei dice di sentire un ronzio che secondo il suo racconto da 4 giorni è diminuito ma non sparito, io non sento NULLA.
E soprattutto non sento il letto vibrare (che è la sua ossessione).. e le coperte sollevarsi come se ci fosse una ventata di aria che le muove.
Chiedo, visto che non voglio pensare che sia "impazzita completamente" (lei non accetterebbe mai una diagnosi del genere e che noi sospettassimo questo) se queste sensazioni possano essere derivate dalla combinazione dei due farmaci. Faccio presente che in gioventù lei ha sempre avuto visioni di persone defunte, premonizioni (purtroppo avveratesi puntualmente), le hanno fatto anche 2 elettroshock a causa di una fortissima depressione.
Il problema grande è che a noi dispiace tantissimo ma non sappiamo come aiutarla. A chi ci possiamo rivolgere per non urtare la sua sensibilità e suscettibilità? Vi ringrazio molto anticipatamente, anche perchè portarla dal medico è impossibile, non ne vuole sapere e minaccia di prendere un volo e tornare in America, dove sarebbe sola e dove ovviamente non sapremmo come aiutarla.
Vi auguro una buona giornata, Francesca.
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

le ipotesi potrebbero essere diverse:
- eccessivo dosaggio farmacologico con confusione mentale
- confusione mentale legata a fattori biologici
- entrambe le cause
- riacutizzazione di aspetti sintomatologici di natura depressiva

Il primo passo, a mio avviso, è una valutazione psichiatrica che tenga conto di tutto ciò e che pertanto metta in campo eventuali indagini specialistiche per una corretta diagnosi differenziale.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com