Passaggio a prozac

Gentili dottori,
a seguito di un disturbo depressivo un mese e mezzo fa mi è stato prescritto FEVARIN portato gradualmente a 150 mg (assunto la sera). A distanza di un mese l'effetto antidepressivo è stato buono, tuttavia mi causava ipersonnia (dormivo 11-12 ore per notte) e sonnolenza diurna, che mi rendevano difficile lo svolgimento delle attività quotidiane. Con lo psichiatra, dopo aver atteso un altro paio di settimane per vedere se l'ipersonnia non fosse soltanto un effetto collaterale transitorio, abbiamo concordato il passaggio a PROZAC, nel seguente modo: passare a 100 mg di Fevarin la sera e insieme prendere Prozac 20 mg la mattina, per poi ridurre gradualmente il Fevarin nelle prossime settimane (il medico mi ha detto che bisogna accavallare le 2 terapie per due tre settimane, per evitare che io abbia una ricaduta durante la fase di latenza del Prozac).
Sto prendendo il Prozac da 5 giorni e da ieri ho notato che in certi momenti della giornata mi sento un po' teso, irrequieto, non tanto a livello mentale quanto più a livello fisico. Non è che non riesca a stare fermo, ma mi sento come proprio gli effetti della tensione nervosa a livello fisico (quella sensazione un po' di adrenalina che può capitare di avvertire prima di una partita importante ad esempio). Inoltre sento che ho tutti i muscoli irrigiditi e mi vengono facilmente crampi, ho un po' di brividi e qualche volta dei lievi capogiri. E infine, devo dire che l'ipersonnia è passata, e questo è positivo, però mi capita di svegliarmi la mattina presto e di fare fatica a riaddormentarmi, cosicché durante il giorno mi sento un po' stordito perché mi sembra di non avere dormito un sonno proprio ristoratore (dormo comunque sulle 6-8 ore adesso).
LA MIA DOMANDA E': E' NORMALE AVVERTIRE QUESTI SINTOMI ALL'INIZIO DEL TRATTAMENTO?? CIOE' SONO NORMALI EFFETTI COLLATERALI DOVUTI AL FATTO CHE IL MIO ORGANISMO SI DEVE ADATTARE AL NUOVO FARMACO, OPPURE VI E' MOTIVO DI PREOCCUPARSI??
Ne ho parlato anche con lo psichiatra al telefono e lui mi ha detto che è da tanto che non prescrive il Prozac (preferisce usare molecole più nuove) quindi non sa dirimere le mie preoccupazioni, di proseguire la terapia e stare a vedere.
Vi ringrazio, Cordiali Saluti.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"Ne ho parlato anche con lo psichiatra al telefono e lui mi ha detto che è da tanto che non prescrive il Prozac (preferisce usare molecole più nuove) quindi non sa dirimere le mie preoccupazioni"

Beh, la risposta gliel'ha data alla fine, ovvero di proseguire e stare a vedere.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dott. Pacini la ringrazio per la solerzia.
Sì mi ha risposto però vorrei sapere se è tipico avere un po' di irrequietezza all'inzio con il Prozac e se poi passa.
Cordialmente.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la solerzia.
Sì lo psichiatra mi ha risposto, però non mi ha detto se è tipico che il Prozac causi un po' di irrequietezza all'inizio e se è una cosa che poi passa col tempo.
Per questo mi sono rivolto a voi.
Cordialmente
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Capisco ma la risposta più pratica gliel'ha già data il medico. E' previsto un programma di passaggio da un farmaco all'altro, e ovviamente se le dice di aspettare e poi si vedrà vorrà dire che lo ritiene un fenomeno possibile e quindi niente per cui invertire la rotta sul programma prestabilito.
[#5]
dopo
Utente
Utente
D'accordo grazie mille buon lavoro.
[#6]
Dr. Giovanni Portuesi Psichiatra, Psicoterapeuta 634 37 1
La fluoxetina può dare in rari casi acatisia ( una sensazione di irrequietezza interiore, sgradevole) e qualche sintomo extrapiramidale ( come la rigidità). Può essere che non sia il farmaco più adatto a lei.

Dr Giovanni Portuesi

[#7]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta dottore.
Ma non credo si tratti di acatisia, non ho problemi a stare seduto e non mi muovo in continuazione. Ho soltanto una sensazione di irrequietezza. Come di ansia ma non tanto a livello mentale (non provo sentimenti di paura, non mi sento preoccupato), piuttosto a livello fisico (brividi, qualche volta palpitazioni), ma non motorio. Solo ogni tanto comunque.
Provo un effetto simile anche se bevo troppo caffè o fumo tante sigarette. Credo di dovermi solo abituare al farmaco, ho letto che spesso il prozac viene associato a benzodiazepine nei primi periodi proprio perché il suo effetto attivante può dare irrequietezza e nervosismo all'inizio.
Comunque se il problema non passa o peggiore valuterò col medico di passare eventualmente ad un farmaco meno attivante.
Molte grazie.
Cordialmente
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
vi aggiorno sul mio stato.
Allora, ieri ho chiamato il medico e mi ha detto che oltre all'effetto attivante del prozac la mia irrequietezza/ansia potrebbe essere dovuta anche all'utilizzo contemporaneo di due SSRI che si potenziano a vicenda. Quindi da ieri sera il dottore mi ha detto di dimezzare la dose di Fevarin (da 100 a 50) e poi fra qualche giorno smettere del tutto. E mi ha chiesto se per caso avevo in casa una benzodiazepina, io gli ho risposto che avevo il Lexotan (che praticamente non ho mai preso) e mi ha detto di prendere 5 gocce un paio di volte al giorno per qualche giorno.
I miei sintomi comunque ricordano un po' quelli dell'ipertiroidismo per ceri versi, cioè difficoltà di concentrazione, nervosismo, stanchezza, palpitazioni, ansia. Ma ho fatto di recente gli esami del sangue e la tiroide è ok quindi quella non c'entra, ma i sintomi assomigliano.
Cordiali Saluti
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il suo medico le sta fornendo tutte le spiegazioni del caso (peraltro è una fase di passaggio, quindi niente di fondamentale), faccia pure riferimento a lui.
[#10]
dopo
Utente
Utente
D'accordo, ho voluto comunque aggiornarvi.
Grazie e buon lavoro.
Allergia ai farmaci

Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.

Leggi tutto