Stato d'ansia

Sono un dirigenza d’azienda, padre di famiglia. E sono stanco, tanto. Nelle ultime settimane sono caduto in uno stato di profonda tristezze ed ansia. Non riesco a pensare ad altro che al lavoro e alle possibili conseguenze dei miei azioni al punto che quando arrivo a casa non ho neppure la forza di parlare con i miei figli. Non riesco neanche a confidarmi con mia moglie anche se le ho detto che ho qualche problema al lavoro. di notte dormo poco e male e durante il sonno la mia testa pensa incessantemente al lavoro, ho paura e mi sento in un vicolo cieco. A volte mi viene anche da piangere ed ho la nausea tutte le volte che mi avvicino all’ufficio. Lo stomaco mi brucia. Sto nascondendo il mio stato a tutti, sono abituato a tenermi sempre tutto dentro, anche se le persone che mi stanno più vicino mi chiedono spesso come mai “abbia sta faccia”. Vorrei poter staccare ma non so come. Vorrei anche andare dal dottore, ma poi non saprei come fare a gestire eventuali periodi di malattia che mi costringerebbero a stare a casa. Vorrei solo poter dormire, stare con la mia famiglia, vivere normalmente. Ho paura del giudizio di mia moglie ma soprattutto ho paura di riconoscere le mie debolezze.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
Quello che lei descrive potrebbe rientrare nell'ambito di una sindrome depressiva. Sarebbe opportuno chiedere il parere di uno specialista psichiatra. Se necessario lo specialista la indirizzerà verso il miglior trattamento per il suo caso. Non è obbligatorio assentar si per lunghi periodi dal lavoro. Potrebbe ricevere già alcuni benefici normalizzando il riposo notturno e poi, successivamente, ristabilendo una condizione migliore anche per l'amore.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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