Depressione o solitudine?

Sono una studentessa universitaria e da un paio d'anni non sto bene. Fisicamente sono sana ma credo di avere una leggera depressione. Nonostante abbia molti amici e tanta gente intorno a me spesso mi sento sola e mi sembra di essere in un buco nero senza uscita.
Spesso la notte ho un senso di angoscia che non mi fa dormire e piango. Sono consapevole che questa cosa può essere dovuta in parte al fatto che la mia famiglia è sempre stata molto fredda con me e mi ha cresciuto in un clima privo di sentimenti, e forse ora ne risento.
Durante i primi anni dei miei studi universitari ero più tranquilla da questo punto di vista, forse anche più attiva, avevo degli scopi, che ora, in parte, ho raggiunto. Ma ora mi sembra di non avere uno scopo nella vita, mi sento vuota e inutile. Non ho molta voglia di fare e passo le mie giornate a letto piangendo. Forse è un circolo vizioso che non mi permette di uscire da questa situazione..
Quando sono con altre persone sto più o meno bene, ma appena resto da sola mi sento triste e ho subito bisogno di distrarmi. Ho un costante senso di colpa perchè devo laurearmi, perchè non ho uno stipendio, ecc. e non mi sento mai all'altezza degli altri, anche se oggettivamente non ci sarebbe motivo per pensarlo.
Mi sento continuamente in dovere di dimostrare qualcosa alla mia famiglia, a chi mi sta intorno, un senso di insicurezza che mi perseguita e che vorrei scomparisse. Vorrei non mettermi sempre alla prova, non dover per forza fare qualcosa, vorrei stare tranquilla. Prendermi cura un pò di me. Ma non è facile.
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Potrebbe trattarsi (va valutata di persona da uno Specialista, ovviamente) di una depressione "con umore reattivo". Tende ad essere subdola e ad avere un decorso anche prolungato. Al posto suo ne parlerei con un esperto, le cure esistono e sono solitamente molto ben sopportate.
La qualità di vita risente di questa condizione "sottotono", di bassa autostima, scarsa energia vitale, sensi di colpa, etc

Un bravo psichiatra potrà esplorare eventuali fattori predisponenti, familiarità, condizioni internistiche, etc, così come suggerirle una eventuale terapia farmacologica e/o psicoterapica atte a farle recuperare la opportuna serenità

Un caro saluto

MS

Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria